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Coppa Italia, Atalanta-Lazio show ma in semifinale ci va Gasperini

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Al termine di una partita densa di episodi, di emozioni, di gol, con un espulso, cinque ammoniti e un rigore parato, l’Atalanta si regala la semifinale di Coppa Italia contro la vincente di Napoli-Spezia, battendo 3-2 la Lazio nel proprio stadio. I nerazzurri bergamaschi hanno avuto il merito di crederci forse piu’ degli avversari, sfruttando in particolare una rosa sicuramente piu’ abbondante e meglio assortita rispetto a quella degli avversari, al punto da potersi permettere il lusso di giocare in inferiorita’ numerica per 41′. Alla Lazio, che a un certo punto si era pure ritrovata in vantaggio 2-1, va comunque il merito di essersela giocata senza lesinare energie. Con Immobile in campo un po’ prima e senza Hoedt, distratoso in difesa, magari il verdetto poteva assumere connotati diversi. Fra i nerazzurri di Gasperini e i biancocelesti di Inzaghi junior e’ notoriamente vietato assistere a partite banali. Il primo tempo conferma le attese, regalando un’alternanza di gol ed emozioni d’altri da sfida ai tempi della pandemia. Passano appena 7′ e l’Atalanta sblocca la situazione con Berat Djimsiti, che approfitta di un pasticcio difensivo dei laziali, con Muriqi che liscia il pallone a pochi metri dalla porta, e batte Reina. Un altro gol di un difensore per l’Atalanta. Al 10′ potrebbe arrivare il raddoppio, ma Muriel si fa intercettare il tiro da Reina. La Lazio si scuote e si riorganizza: ci mette solo qualche minuto a trovare il pari con Murioqi che si sblocca al 17′, di testa, su cross dalla sinistra Acerbi, facendosi perdonare l’errore precedente. L’Atalanta accusa il colpo e la Lazio comincia a giocare nella sua meta’ campo. Al 35′ arriva il vantaggio con un altro bomber per caso: Francesco Acerbi. Il centrale difensivo laziale entra nel cuore dell’area dei padroni di casa e, di destro, che non e’ certo il suo piede, supera Gollini. La saga del gol prosegue: passano 2′ e l’Atalanta pareggia con Malinovskyi, che raccoglie un cross rasoterra dalla destra di un incontenibile Muriel e insacca. La ripresa si apre con Parolo e Lazzari nella Lazio: proprio l’ex spallino, al culmine di una delle sue sgroppate, costringe Palomino al fallo da ultimo uomo e, di conseguenza, Pairetto a sventolargli in faccia il rosso diretto. Atalanta in 10. Sembrerebbe la svolta e, invece, la Lazio si fa rubare il pallone nella propria meta’ campo dal pressing micidiale dell’Atalanta, al 12′ Muriel riparte, serve Miranchuck che batte Reina in uscita. La Lazio e’ colpita, ma non affonda, e cerca di riportarsi avanti, ma soprattutto di sfruttare la superiorita’ numerica. Tuttavia, e’ l’Atalanta a rendersi maggiormente pericolosa, quando riparte: come al 20′, allorche’ il nuovo entrato Duvan Zapata penetra in area dalla sinistra, Hoedt gli frana addosso e provoca il calcio di rigore che il colombiano, pero’, si fa intercettare dall’intramontabile Pepe Reina. Nel finale punizione di Correa, colpo di testa di Acerbi che costringe a una gran parata in angolo il portiere Gollini.

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Champions, il Real Madrid di Ancelotti batte il City ai rigori e vola in semifinale

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Il “re” di coppe piazza un altro colpo: il Real Madrid di Carlo Ancelotti raggiunge la semifinale di Champions League dopo una battaglia durissima contro il Manchester City di Pep Guardiola. Raggiunge così Del Bosque come il secondo allenatore del Real Madrid con più presenze in Champions.

Con uno spettacolare pareggio 3-3 nell’andata, i Blancos di Carlos Ancelotti si sono imposti dopo i rigori (5-4) nel ritorno dei quarti di finale all’Etihad Stadium. Nonostante un inizio frenetico, con il Real che si è portato in vantaggio al 12’ grazie a Rodrygo e il Manchester City che ha colpito la traversa con Haaland, il primo tempo si è chiuso sull’1-1, firmato da De Bruyne al 76’. Il ritmo del match è stato incandescente, con entrambe le squadre impegnate in rapidi scambi e azioni fulminee. Nonostante gli sforzi di entrambi i lati nei tempi regolamentari e supplementari, il risultato è rimasto invariato.

La partita è stata caratterizzata da un gioco tattico, con Pep Guardiola e Carlo Ancelotti che hanno orchestrato le loro mosse con maestria. Ma è stata la lotteria dei rigori a decretare il vincitore, con il Real Madrid che ha avuto la meglio, accedendo così alla semifinale per il quarto anno consecutivo. Ora, i Blancos si preparano ad affrontare il Bayern Monaco in un’altra sfida emozionante per un posto nella finale di Champions League.

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Champions, il Bayern va in semifinale battendo l’Arsenal di misura

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Il Bayern Monaco si consola del campionato deludente conquistando l’accesso alla semifinale di Champions League dopo una vittoria cruciale sul campo dell’Arsenal. Con un risultato finale di 1-0 all’Allianz Arena nel ritorno dei quarti di finale, i bavaresi hanno dimostrato ancora una volta la loro forza e determinazione. Il momento decisivo è arrivato nella ripresa, quando Kimmich ha trovato la rete di testa su un preciso cross di Guerreiro al minuto 63’.

La partita è stata caratterizzata da un dominio del Bayern, che ha colpito due volte il palo nella stessa azione all’inizio della ripresa, con Goretzka e Guerreiro, mettendo a dura prova la difesa dell’Arsenal. Nonostante i tentativi dei Gunners di reagire grazie ad un ottimo Jorginho, il Bayern ha mantenuto saldamente il controllo del gioco e ha difeso con determinazione il proprio vantaggio fino al fischio finale.

Questo risultato segue il pareggio 2-2 nell’andata all’Emirates di Londra, confermando la superiorità complessiva del Bayern Monaco nella doppia sfida. Ora, i bavaresi si preparano ad affrontare la vincente tra Manchester City e Real Madrid nella semifinale.

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Calcio, Ronaldo ha vinto l’arbitrato con la Juventus che dovrà versargli quasi 10 milioni di euro

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Cristiano Ronaldo Vince la Controversia per gli Stipendi Arretrati: Terzo Tentativo di Arbitrato Risolutivo

Dopo una lunga disputa legale, Cristiano Ronaldo ha finalmente ottenuto giustizia nel suo reclamo per il pagamento di 19,5 milioni di euro di stipendi arretrati. Al terzo tentativo di arbitrato, l’ex giocatore della Juventus ha visto riconosciuta la sua ragione in sede stragiudiziale. E la Juve dovrà pagare 9.774.166 milioni di euro ai quale aggiungere gli interessi: si tratta di quanto il calciatore avrebbe dovuto incassare al netto di tasse e contributi.

Il collegio di arbitri incaricato di decidere sulla controversia è composto da Gianroberto Villa, Roberto Sacchi e Leandro Cantamessa. Questa squadra di esperti ha esaminato attentamente il caso e ha concluso che Ronaldo aveva diritto ai pagamenti richiesti.

Il team legale che ha rappresentato Cristiano Ronaldo è stato guidato da professionisti di alto livello, tra cui Emanuele Guastalla, John Shehata e Fabio Iudica. Quest’ultimo, oltre a essere un avvocato stimato, è anche docente di diritto sportivo all’Università Bicocca di Milano, portando una vasta esperienza e competenza nel settore.

La decisione dell’arbitrato rappresenta un importante traguardo per Ronaldo e il suo team legale, che hanno lottato strenuamente per far valere i  diritti contrattuali. Il riconoscimento della sua ragione sottolinea l’importanza di risolvere le controversie in modo equo e trasparente, garantendo che i professionisti dello sport siano trattati con giustizia e rispetto.

La vittoria di Ronaldo in questa battaglia legale non solo ha un impatto finanziario significativo per lui personalmente, ma invia anche un messaggio importante all’industria dello sport riguardo alla necessità di rispettare i contratti e gli accordi stipulati con i giocatori.

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