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Cronache

Contagi e paure fanno crollare vacanze di Natale

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 Le “condizioni di salute” del turismo italiano non sembrano proprio migliorare, anzi sono in netto peggioramento. Una forte mazzata l’ha data la variante Omicron e poi in questi giorni tra positivi, quarantene, impauriti la situazione e’ ancora peggiorata. A certificarlo oggi e’ l’analisi di Confcommercio in collaborazione con SWG e su dati Istat e Bankitalia secondo cui il 2021 si chiudera’ con dati disastrosi con almeno 60 milioni di arrivi e 120 milioni di presenze che mancheranno all’appello rispetto al 2019 e 13 milioni in meno di viaggi degli italiani all’estero. Solo per le vacanze tra Natale, Capodanno ed Epifania, rispetto ai 25 milioni di partenze programmate dagli italiani appena pochi mesi fa, 5 milioni sono state gia’ cancellate e 5,3 milioni modificate riducendo i giorni di vacanza o scegliendo una destinazione piu’ vicina, ma ci sono anche 7 milioni di viaggi che restano in sospeso. Se non bastasse e’ arrivato anche l’accorato appello sulla situazione drammatica in cui versano le citta’ d’arte dove gli alberghi continuano a chiudere e rischiano di diventare facili prede degli investitori stranieri. “Le prenotazioni negli alberghi romani sono il 50% in meno rispetto al dicembre 2019 a causa del perdurare della pandemia e degli ultimi provvedimenti presi dal governo. Diversi alberghi hanno addirittura chiuso durante le feste dopo le disdette. Spero che il governo prenda provvedimenti a favore di un settore tra i piu’ colpiti: quello turistico” dice il presidente di Federalberghi di Roma Giuseppe Roscioli. Conferma il grave allarme anche il presidente nazionale di Federalberghi Bernabo’ Bocca: “La situazione del turismo e’ in netto peggioramento e non solo nelle citta’ d’arte. Tra positivi, persone in isolamento fiduciario, paurosi, persone che si fanno il tampone e scoprono di essere positivi non c’e’ piu’ nessuno in giro, e’ difficile trovare gente libera di muoversi… Qualcuno parte ma tende ad andare in case di proprieta’, certo non solo in Italia ma in molti paesi europei. Siamo il settore che soffre di piu’, negli ultimi giorni abbiamo assistito a un blocco delle prenotazioni e ora registriamo solo cancellazioni. La montagna – dice Bocca – sta performando meglio, anche se abbiamo anche li’ cancellazioni, ma finita la Befana negli alberghi avranno l’eco… Poi sarebbero dovuti cominciare i long week end sulla neve di inglesi, francesi, tedeschi, svizzeri ma non verranno. Per le settimane bianche e’ ancora tutto sospeso e incerto, ormai si ragiona di 7 giorni in 7 giorni”. “Dopo un’estate e un autunno positivi, l’inverno – dice il presidente di Assoturismo Confesercenti Vittorio Messina – ha portato purtroppo una netta inversione di tendenza. La ripresa dei contagi in Europa, specie nei mercati tradizionalmente forti dell’Italia, ha avuto un impatto pesantissimo sulla domanda estera, cancellando circa un milione di pernottamenti nella stagione. E l’ombra delle restrizioni sta riducendo ai minimi termini anche la domanda italiana”. “La paura del Covid, accentuata dalla rapida diffusione della variante Omicron, – conclude Raffaele Rio di Demoskopika – incide in maniera rilevante sulla spesa turistica con una stima sui mancati introiti per il settore pari a oltre 10 miliardi di euro. In questa direzione non cada nel dimenticatoio il nostro appello rivolto, in piu’ occasioni, a Draghi e Garavaglia di programmare un piano strategico”. La situazione e’ disastrosa anche per quanto riguarda il comparto del turismo organizzato: Aidit, Astoi, Assoviaggi, Fiavet, Fto e Maavi si sono rivolte a Draghi per chiedere interventi ormai urgentissimi. “Nel 2019 il nostro settore – dicono – generava un volume d’affari di circa 13,3 miliardi di euro. Nel 2020 ha registrato una perdita pari a circa il 70% del fatturato, mentre si stima che la chiusura dell’anno in corso condurra’ ad una perdita di oltre l’80% del fatturato. In assenza di urgenti interventi economici e finanziari si stimano chiusure pari ad oltre il 50% delle imprese attive e la perdita di oltre 40 mila posti di lavoro”.

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Nave da Capri contro la banchina, sale ancora il bilancio: 44 feriti, uno in codice rosso

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Il bilancio di feriti e contusi nell’incidente che ha visto coinvolta la nave veloce Isola di Procida della Caremar, proveniente da Capri e finita contro la banchina del molo Beverello a Napoli, continua ad aggravarsi: nell’ultimo bollettino della Asl 1 di Napoli si evidenza che in 44 hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari. Urtata probabilmente a causa del forte vento durante la manovra di attracco, la nave veloce trasportava più di 100 persone, molti appartenenti alle forze dell’ordine in servizio a Capri per il G7 dei ministri degli Esteri.  Solo una persona è stata ricoverata in codice rosso ma non. è in pericolo di vita. La Asl 1 ha allestito un PMA, posto medico avanzato pe rprestare i primi soccorsi direttemante sulla banchina dove è avvenuto l’incidente : il personale sanitario intervenuto valutava le condizioni dei feriti e li smistava negli ospedali cittadini. Nel comunicato della direzione il ringraziamento a tutti gli intervenuti per soccorrere e curare i passeggeri coinvolti

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Napoli, incidente traghetto da Capri, bilancio aggiornato: una trentina le persone medicate

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 La nave veloce trasportava oltre 100 passeggeri tra uomini delle forze dell’ordine impegnati a Capri in questi giorni in turni per i servizi predisposti per la sicurezza del G7 dei ministri degli Esteri, e turisti. Le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici o sono passate per un pronto soccorso sono una trentina, 21 i feriti in ospedale, una donna è la più grave, gli altri – questo il bollettino della Asl 1 – sono ‘policontusi’.

Lo squarcio nell’ Isola di Procida

il bollettino dell’Asl 1 di Napoli

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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