Collegati con noi

Corona Virus

Con la Fase due arriva il De Luca 2: ora riapre mercati, lungomare, consegna soldi e parla della sanità campana

Pubblicato

del

Quasi un’ora di soliloquio. Niente domande dei giornalisti perchè lui non fa conferenze stampa, lui parla ai campani. Lui comunica cose ai campani. Impartisce ordini ai campani con le ordinanze che assume e utilizza per “fare il bene dei campani”, per traghettarli fuori dalla emergenza sanitaria da Covid 19 e guidarli nella Fase Due. Fino a ieri le parole d’ordine era “chiudo tutto”, “chiudetevi in casa”. Ora attraverso la tribuna su Facebook, dove ha speso decine di migliaia di euro per acquisire centinaia di migliaia di followers, il presidente della Regione Campania (c’è chi lo definisce governatore), ogni venerdì si affaccia nella grande rete, il webbb (con tre ‘b’ come lo pronuncia lui), e parla al popolo. Parla di straordinari piani socio-economici della Regione. Parla di sanità campana che non ha nulla a che vedere con quella sgangherata lombarda che si mantiene con i 300milioni che ogni anno la Campania versa grazie al turismo sanitario dei campani che non si fidano degli ospedali campani e si fanno curare e operare in Lombardia. Ovviamente lui parla, fissa concetti con slogan, usando parole semplici. In 40 e passa minuti ripete 63 volte l’espressione “concretezza” e 70 volte associa alla istituzione che guida “straordinaria”. La Campania è qualcosa di straordinario. E per rendere più credibili alcuni concetti spiega che la sanità del nord non è quella di cui parla Salvini (“il politico del Nord che va in giro con i suoi occhiali color pannolino”). No, la sanità della Campania è “straordinaria”, piena di “eccellenze mondiali”. E ai campani dice: “Non andate a curarvi lassù qui abbiamo eccellenze e loro campano con i nostri soldi”. Ma passiamo dai proclami e dagli slogan che De Luca usa per lanciare una lunghissima campagna elettorale (lui vorrebbe votare a giugno) e passiamo ai contenuti delle ordinanze di De Luca. Quelle le comunica più o meno dopo 4o minuti di discorsi sull’Onu, sul Governo, su come va la pandemia negli Usa e sullo scibile umano.

Ma prima una promesso al popolo campano che sarà confinato entro i suoi confini e tenuto al riparo dalle invasioni di popolazioni esterne. “Se non ci sono fiammate del contagio entro il 18 maggio riapriremo tutto per sempre. Non come qualche collega del nord che vuole aprire subito per poi richiudere dopodomani”.

L’ultima ordinanza di De Luca dà il via libera ai mercati di generi alimentari e riapre i lungomare alle attività anche sportive. Attenzione però: dalle 5,30 fino alle 8,30. Se volete fare “futting” come dice lui, avete queste tre ore all’alba. I dati sanitari sono buoni. Anche ieri 14 positivi, davvero poco o nulla. Anche sette morti, però. C’è poi qualcosa che non va a Ariano Irpino.

Questa nuova ordinanza stabilisce che fino al 17 maggio i mercati alimentari sono aperti e che si può svolgere “attività sportiva individuale sul lungomare nelle ville, nei giardini e nei parchi pubblici e aperti al pubblico. Senza limiti di orario nelle altre aree pubbliche o aperte al pubblico, ma con obbligo di interrompere l’ attività in caso di presenza di persone in misura tale da determinare rischi di assembramento”. Una ordinanza che è talmente dettagliata, che manca solo il tipo di scarpe da indossare e il respiro che si può fare quando si corre e quando si va al passo. Per cui, onde evitare si sbagliare a comunicare, eccola l’ultima ordinanza del presidente della regione Campania, la numero 45.  Leggetela e rispettatela, come sempre.

Advertisement

Corona Virus

Influenza e Covid, attesa crescita con ritorno a scuola

Pubblicato

del

La riapertura delle scuole dopo le festività natalizie potrebbe dare un’ulteriore spinta alle infezioni respiratorie: influenza, soprattutto, ma anche Covid-19 e virus respiratorio sinciziale. È il timore espresso da più parti e confermato anche dalla Società Italiana di Pediatria. “Con il rientro dei bambini a scuola ci aspettiamo un aumento dei casi di influenza anche se – c’è da dire – durante il periodo delle vacanze non si è osservato un calo dei contagi, probabilmente per le occasioni di vita sociale durante le festività.

Inoltre, siamo nel momento del clou del virus respiratorio sinciziale”, dice Rino Agostiniani, consigliere nazionale della Società Italiana di Pediatria, che sottolinea che “è importante che i bambini che hanno sintomi influenzali rimangano a casa”. “Ho scritto al ministro della Salute con l’obiettivo di accedere un faro su una malattia che provoca, soprattutto tra i neonati, gravi patologie, anche mortali: la bronchiolite.

La Commissione europea ha autorizzato il vaccino Nirsevimab che ha già passato severissime e rigidissime misure di controllo da parte di Ema. Questo farmaco potrebbe essere uno strumento fondamentale per la lotta alla bronchiolite ed è arrivato il momento che venga adottato anche nel nostro Paese, quanto prima”, ha intanto fatto sapere Orfeo Mazzella, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali al Senato, citando il caso di una neonata di tre mese morta a fine anno probabilmente proprio a causa di questo virus.

Intanto nelle ultime due settimane, in Italia, l’influenza e le sindromi simil-influenzali hanno fatto registrare numeri da record: due milioni di persone messe a letto solo nelle ultime due settimane dell’anno, con tassi elevati soprattutto nei bambini più piccoli “che sono quelli nel corso degli ultimi anni non hanno sviluppato un patrimonio immunitario per difendersi dall’infezione”, spiega Agostiniani. Covid-19, al contrario, nell’ultima rilevazione del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità ha mostrato un lieve rallentamento.

Tuttavia, nel mondo sembra che i contagi abbiano ripreso a salire: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nelle ultime 4 settimane ci sono stati 850mila casi di Covid nel mondo, con un aumento del 52% rispetto al mese precedente. I numeri reali, tuttavia, potrebbero essere molto più alti.

“Sappiamo che in tutto il mondo le segnalazioni sono diminuite, i centri di sorveglianza sono diminuiti, i centri di vaccinazione sono stati smantellati o chiusi. Questo fornisce un quadro incompleto della situazione e purtroppo dobbiamo aspettarci più casi di quelli che abbiamo dichiarato ufficialmente”, ha detto Christian Lindmeier dell’Oms.

Che la situazione stia peggiorando si intuisce anche dai ricoveri: tra il 13 novembre e il 10 dicembre, nei Paesi che segnalano sistematicamente i dati all’Oms e che sono ormai meno di 60, sono stati registrati più di 118 mila nuovi ricoveri per Covid e più di 1.600 nuovi ricoveri in terapia intensiva, con un aumento rispettivamente del 23% e del 51%.

La ripresa dei contagi potrebbe essere legata alla nuova JN.1 del virus Sars-CoV-2. I dati che arrivano dagli Stati Uniti sembrano confermarlo. Secondo le ultime stime dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) nell’ultima settimana JN.1 è arrivata al 61,6% di prevalenza. JN.1, che ormai è dominante anche in Italia, discende dalla variante BA.2.86 (Pirola) ed è stata isolata proprio negli Stati Uniti lo scorso settembre. Per i Cdc “al momento non vi è alcuna indicazione di un aumento della gravità da JN.1”. Tuttavia, è possibile che “questa variante possa determinare un aumento delle infezioni”.

Continua a leggere

Corona Virus

Covid, meno ricoveri in ospedale e meno contagi

Pubblicato

del

L’indice di trasmissibilità per il Covid-19 basato sui casi con ricovero ospedaliero al 26 dicembre si conferma sotto soglia epidemica e sostanzialmente stabile con 0,75; in leggera diminuzione anche i ricoveri sia nei reparti che i terapia intensiva. Anche l’incidenza di casi Covid-19 diagnosticati e segnalati nel periodo 28 dicembre 2023-3 gennaio 2024 è in lieve diminuzione pari a 66 casi per 100.000 abitanti rispetto ai 70 della settimana precedente. Il numero di nuovi contagi segnalati è 38.736 contro i 40.988 della settimana precedente e i 60.556 della settimana ancora prima. Questo quanto emerge dall’ultimo monitoraggio del ministero della Salute-Istituto Superiore di Sanità, in cui viene spiegato che, per l’Rt, i valori potrebbero essere sottostimati “a causa di un ritardo di notifica dei ricoveri durante i giorni festivi” e per l’incidenza “in parte per una ridotta frequenza di diagnosi effettuate durante i giorni festivi”.

Per le ospedalizzazioni, al 3 gennaio l’occupazione dei posti letto in area medica risulta pari al 10,1% (6.320 ricoverati) rispetto all’11,0% rilevato al 27 dicembre 2023. In riduzione anche l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 2,8% (246 ricoverati), rispetto alla settimana precedente (3,2% al 27 dicembre 2023). I tassi di ospedalizzazione e mortalità, viene rilevato nel monitoraggio, aumentano con l’età, presentando i valori più elevati nella fascia d’età 90+ anni; anche il tasso di ricovero in terapia intensiva aumenta con l’età. L’incidenza settimanale dei casi diagnosticati e segnalati risulta in diminuzione nella maggior parte delle Regioni e Province.

L’incidenza più elevata è stata riportata nella Regione Lazio (128 casi per 100.000 abitanti) e la più bassa in Sicilia (6 casi per 100.000 abitanti). Le reinfezioni sono al 43% circa, in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente. Per quanto riguarda le varianti, alla data della più recente indagine rapida condotta dall’11 al 17 dicembre 2023, JN.1 (discendente di BA.2.86) è predominante, con una prevalenza nazionale stimata pari a 38,1%. Si conferma, inoltre, se pur con valori di prevalenza in diminuzione, la co-circolazione di ceppi virali ricombinanti riconducibili a XBB, ed in particolare alla variante d’interesse EG.5 (prevalenza nazionale stimata pari a 30,6%).

Continua a leggere

Corona Virus

In Spagna torna mascherina contro boom virus respiratori e Covid

Pubblicato

del

Un appello al “buon senso” e la raccomandazione “ad avere sempre a portata di mano la mascherina” da indossare negli ambienti affollati o sui trasporti pubblici è stato lanciato oggi dalla ministra spagnola di Sanità, Monica Garcia, a causa del “notevole aumento” di virus respiratori registrati negli ultimi giorni, che hanno già portato in emergenza numerosi centri di salute e servizi di pronto soccorso ospedalieri. In una dichiarazione alla tv nazionale Rtve, Garcia ha fatto riferimento all’incidenza attuale di virus respiratori “di 1.000 casi per 100.000 abitanti”, secondo il rapporto settimanale dell’Istituto Carlos III di riferimento.

“Il tasso di ricoveri, nonostante il lieve aumento, si mantiene basso, sotto i 30 casi per 100.000 abitanti”, ha aggiunto, ma “è prevedibile che continuerà a intensificarsi nei prossimi giorni”. La ministra ha convocato per lunedì il Consiglio interterritoriale del Sistema sanitario nazionale di salute, per “unificare i criteri per “affrontare i picchi di virus respiratori”, dopo che regioni come la Catalogna e la Comunità Valenziana hanno ripristinato da oggi l’obbligo di mascherina in ospedali, centri sanitari e residenze di anziani.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto