Collegati con noi

Cronache

Commissione “doppione” in Campania, 34 inviti a dedurre su una denuncia del M5S

Pubblicato

del

La Commissione speciale sulle societa’ partecipate istituita dalla Regione Campania, che ha operato tra fine 2015 e inizi 2018, fu un “inutile doppione” costato alla collettivita’ oltre 311mila euro. E’ quanto sostiene la Procura della Corte dei Conti della Campania che ha emesso 34 inviti a dedurre nei confronti di altrettanti consiglieri regionali della Campania tra i quali figurano anche l’attuale presidente Vincenzo De Luca e l’ex governatore Stefano Caldoro. Per i magistrati contabili la sua costituzione, avvenuta il 9 dicembre 2015, fu, essenzialmente, “illegittima, inutile e anche dannosa”. Una inutilita’ segnalata da una dirigente dell’Ufficio legislativo della Giunta regionale della Campania la quale aveva anche evidenziato l’esistenza di numerosi apparati impegnati in materia di societa’ partecipate. A dare il via alle indagini dei carabinieri del comando provinciale di Napoli fu una segnalazione presentata il 31 maggio 2017 dal gruppo consiliare regionale del Movimento 5 Stelle che ritenevano la commissione “illegittima e dannosa sotto molteplici profili”. Ciononostante la costituzione della Commissione di inchiesta sulle societa’ partecipate, consorzi ed enti strumentali dipendenti dalla Regione Campania e’ stata approvata a maggioranza il 9 dicembre del 2015 con 26 consiglieri favorevoli, 7 contrari e 4 astenuti. L’insediamento e la costituzione, invece, avvennero nel corso della seduta consiliare del successivo 19 gennaio: in quell’occasione fu eletto presidente Luciano Passariello (Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale), consigliere con funzioni di vice presidente Gianluca Daniele (Pd) e Monica Paolino (Forza Italia) fu eletta consigliere con funzioni di segretario. Le richieste di proroga vennero approvate per altre tre volte (il 29 dicembre 2016, l’11 luglio 2017 e il 30 gennaio del 2018) e la commissione rimase in funzione fino al 19 marzo 2018, dopo avere preso in analisi complessivamente le situazioni gestionali di una dozzina di enti orbitanti nella cosiddetta “galassia regionale”. I risultati vennero riportati brevemente in una ventina di pagine di relazione finale consegnate il 20 marzo 2018. Dati, sottolineano gli inquirenti, che potevano essere acquisiti anche attraverso l’esame di alcuni dei siti istituzionali. L’ufficio di presidenza è costato, tra il 2016 e il 2017, oltre 87mila euro mentre oltre 203mila euro sono costate le cinque unità costituenti il personale. A questa somma vanno anche aggiunti i costi della proroga di altri due mesi votata per alzata di mano il 30 gennaio 2018, che ammonta a quasi 21mila euro. Entro 45 giorni gli “indagati” potranno depositare le proprie deduzioni in merito al danno erariale contestato.

Advertisement

Cronache

Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

Pubblicato

del

Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

Continua a leggere

Cronache

Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

Pubblicato

del

Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

Continua a leggere

Cronache

Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

Pubblicato

del

Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto