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Cronache

Clima, col mare ‘bollente’ rischio uragani in Italia: Tirreno come i Tropici, l’acqua tocca i 30 gradi

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La temperatura dei mari italiani che ha raggiunto punte di 29-30 C e’ una minaccia per lo sviluppo di uragani, una volta che il bel tempo finira’. E’ l’allarme di Lorenzo Tedici, meteorologo de iLMeteo.it, che paventa il pericolo di “temporali marittimi piu’ forti appena arrivera’ una perturbazione. Il calore del mare, infatti – spiega – si trasformera’ in energia per lo sviluppo di nubifragi e/o altri fenomeni violenti. Con acque marine ad oltre 26,5 C e’ piu’ probabile la formazione di Tropical Like Cyclones, piccoli uragani anche sul Mar Mediterraneo”. Negli ultimi anni infatti, con l’aumento della temperatura dell’acqua del Mar Mediterraneo, si sono avuti a ripetizione TLC, anche definiti Uragani Mediterranei o Medicane: 28 ottobre 2021, Apollo; 17 settembre 2020, Ianos (sulla Grecia), 11 novembre 2019, Detlef ad ovest della Sardegna, 28 settembre 2018, Zorbas a sud della Sicilia e cosi’ via con una frequenza che e’ aumentata sensibilmente a causa dei mari sempre piu’ caldi. Le temperature dei mari italiani, ricorda iLMeteo.it, hanno raggiunto i 10 gradi in piu’ rispetto alle coste californiane. Il clima ‘impazzito’, con la continua estrema espansione dell’anticiclone nordafricano verso il Mediterraneo, “ha causato un aumento della temperatura dell’acqua fino a valori bollenti, eccezionali”. ILMeteo.it parla di 5-6 gradi oltre la norma e ricorda che, secondo l”Agenzia Europea dell’Ambiente, “stiamo assistendo ad un aumento della temperatura dei mari da piu’ di un secolo. In particolare – precisa – il Mar Mediterraneo, solo negli ultimi 20 anni, ha fatto registrare un aumento medio di oltre 0,5 C, un valore molto alto a dispetto di quello che sembra”. Nel mondo, ricorda iLMeteo.it, acque tropicali leggermente piu’ calde delle ‘nostre’, oltre i 30 C e fino a 32-33 C, attualmente si registrano nel Mar Rosso, nel Golfo Persico, nel Golfo del Bengala e nel Mar Cinese Meridionale. Secondo Tedici, Il calore del sole, l’assenza di perturbazioni o di temporali forti sul mare e l’assenza di venti freschi da Nord hanno bloccato il rimescolamento dell’acqua, non permettendo il raffreddamento superficiale del mare.

Mar Tirreno ‘bollente’ come ai Tropici: con 30 gradi di valore massimo (registrato al Sud, ed in particolare alle isole Eolie), ha infatti registrato temperature record. Lo fa sapere Claudio Tei, meteorologo del Consorzio Lamma-Cnr, precisando che a causare queste temperature cosi’ alte dell’acqua, rilevati all’infrarosso dai satelliti, sono le continue ondate di calore e l’assenza di piogge ormai da diversi mesi. Valori piu’ contenuti, anche se sempre alti- ha sottolineato Tei – si registrano sull’Adriatico e sul Mar Ligure, dove si registrano temperature di 27-28 gradi.

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Nave da Capri contro la banchina, sale ancora il bilancio: 44 feriti, uno in codice rosso

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Il bilancio di feriti e contusi nell’incidente che ha visto coinvolta la nave veloce Isola di Procida della Caremar, proveniente da Capri e finita contro la banchina del molo Beverello a Napoli, continua ad aggravarsi: nell’ultimo bollettino della Asl 1 di Napoli si evidenza che in 44 hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari. Urtata probabilmente a causa del forte vento durante la manovra di attracco, la nave veloce trasportava più di 100 persone, molti appartenenti alle forze dell’ordine in servizio a Capri per il G7 dei ministri degli Esteri.  Solo una persona è stata ricoverata in codice rosso ma non. è in pericolo di vita. La Asl 1 ha allestito un PMA, posto medico avanzato pe rprestare i primi soccorsi direttemante sulla banchina dove è avvenuto l’incidente : il personale sanitario intervenuto valutava le condizioni dei feriti e li smistava negli ospedali cittadini. Nel comunicato della direzione il ringraziamento a tutti gli intervenuti per soccorrere e curare i passeggeri coinvolti

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Napoli, incidente traghetto da Capri, bilancio aggiornato: una trentina le persone medicate

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 La nave veloce trasportava oltre 100 passeggeri tra uomini delle forze dell’ordine impegnati a Capri in questi giorni in turni per i servizi predisposti per la sicurezza del G7 dei ministri degli Esteri, e turisti. Le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici o sono passate per un pronto soccorso sono una trentina, 21 i feriti in ospedale, una donna è la più grave, gli altri – questo il bollettino della Asl 1 – sono ‘policontusi’.

Lo squarcio nell’ Isola di Procida

il bollettino dell’Asl 1 di Napoli

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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