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Cisl Campania, Doriana Buonavita lascia la guida del sindacato: decisione imposta dall’alto, senza spiegazioni

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Doriana Buonavita non sarà più la segretaria generale della Cisl Campania. Lo ha annunciato lei stessa, con emozione ma senza esitazioni, aprendo i lavori del congresso regionale del sindacato a Pompei. Con lei lasciano l’incarico anche i segretari Salvatore Topo e Giuseppe Esposito. Finisce così l’esperienza dell’intera segreteria uscente, non per scelta personale, ma su richiesta esplicita della segreteria nazionale, come ha spiegato la stessa Buonavita: “Ci è stato comunicato tutto in tempi contingentati e senza alcuna motivazione politica o gestionale”.

“Otto anni difficili, ma di ricostruzione”

Nel suo discorso, la segretaria uscente ha rivendicato con forza il lavoro svolto in questi otto anni alla guida della Cisl Campania, sottolineando che il suo mandato è coinciso con una fase di ricostruzione dell’immagine e della credibilità dell’organizzazione: “Spero che non si dimentichino questi anni. Ho trovato un sindacato diviso da una guerra di poltrone e ho detto che mai più sarebbe accaduto. Così è stato”.

Con serenità, ma anche con un velo di amarezza, Buonavita ha precisato che tornerà al suo incarico presso la Prefettura di Avellino, ribadendo il suo senso di gratitudine verso la Cisl e sottolineando di lasciare senza rancore, pur senza nascondere le difficoltà incontrate nel cercare di ricomporre i contrasti interni: “Mi dispiacerebbe se otto anni difficili venissero cancellati”.

Verso la reggenza? Domani la decisione

Il congresso continuerà fino a domani, giornata cruciale per il futuro della Cisl Campania. Alle ore 11 è atteso l’intervento della segretaria generale nazionale Daniela Fumarola, che dovrà sciogliere il nodo sul futuro assetto regionale: nuova elezione o reggenza temporanea. Quest’ultima ipotesi appare sempre più probabile, con l’eventuale affiancamento di un esponente nazionale e di un rappresentante delle quattro Unioni Territoriali (Napoli, Caserta, Salerno, Irpinia-Sannio).

La platea e il contesto

Al congresso partecipano 150 delegati in rappresentanza dei 250mila iscritti in Campania, al termine di un lungo percorso congressuale celebrato nei luoghi di lavoro e nelle articolazioni territoriali. La giornata di apertura si è chiusa con l’intervento del segretario confederale Ignazio Ganga, che ha rilanciato la proposta di un patto sociale per il Mezzogiorno in vista dell’uso delle risorse europee: “Non possiamo sprecare questa occasione per affrancarci da debolezze storiche”.

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Centrodestra avanti nella corsa a sindaco di Bolzano

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Claudio Corrarati (nella foto), candidato del centrodestra, è avanti al ballottaggio contro l’assessore Pd uscente Juri Andriollo con il 52,2% dei consensi (41 sezioni scrutinate su 80). L’ex presidente del Cna Trentino Alto Adige diventerebbe, se eletto, il primo sindaco di centrodestra del capoluogo altoatesino dopo Giovanni Ivan Benussi esattamente 20 anni fa, che però poi non trovò una maggioranza. A Merano è invece in vantaggio Katharina Zeller della Svp. La vice sindaca uscente, con 13 sezioni scrutinate su 28, ha il 53,2%% contro il sindaco uscente del centrodestra Dario Dal Medico. In Trentino sono invece 11 i Comuni al ballottaggio.

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A Palazzo Chigi il trilaterale tra Meloni, Vance e von der Leyen: “Un nuovo inizio per le relazioni Ue–Usa”

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Si è svolto oggi pomeriggio, alle 15:30 a Palazzo Chigi, il primo incontro trilaterale tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Un appuntamento cruciale, voluto da Meloni, che ha definito il vertice «un primo incontro e un nuovo inizio».

Meloni: “Italia ponte tra Ue e Usa”

«Grazie a JD Vance e Ursula von der Leyen per aver accettato l’invito. Un mese fa a Washington avevo proposto al presidente Trump un incontro simile e sono orgogliosa di ospitare oggi due leader fondamentali per dare avvio a un dialogo strutturato tra Europa e Stati Uniti», ha dichiarato Meloni nella fase introduttiva aperta alla stampa.

Rivendicando il ruolo dell’Italia come mediatore, la premier ha affermato: «Ci sono materie di competenza della Commissione europea, ma l’Italia può aiutare il dialogo». E ha aggiunto: «Sappiamo che ci sono molti problemi da affrontare, ma anche che le relazioni Ue–Usa sono decisive per mantenere l’unità dell’Occidente e la capacità di tracciarne la rotta».

Vance: “Meloni ponte tra Usa e Ue”

Il vicepresidente americano JD Vance ha espresso apprezzamento per l’iniziativa italiana: «Non vedo l’ora di questa conversazione. Meloni si è offerta come costruttrice di ponti tra Europa e Stati Uniti e noi abbiamo accolto con piacere». Ha poi aggiunto: «Questo incontro può essere l’inizio di negoziati commerciali di lungo termine tra Usa e Ue».

Von der Leyen: “Difesa europea più forte, rafforza la Nato”

La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha ringraziato Meloni per l’ospitalità: «È una meravigliosa giornata a Roma, grazie per averci ricevuto». E sul tema della sicurezza ha ricordato: «Gli europei devono aumentare gli investimenti sulla difesa. La Commissione ha previsto fino a 800 miliardi nei prossimi 4 anni per rafforzare l’Europa e quindi anche la Nato».

Tra Vaticano e diplomazia

L’incontro si è tenuto all’indomani dell’insediamento di Papa Leone XIV, che Meloni ha definito «una cerimonia perfetta che ha dato lustro all’Italia e alla sua capacità organizzativa». Un contesto che ha offerto l’occasione per un rilancio del ruolo internazionale di Roma, anche come sede di dialogo tra le due sponde dell’Atlantico.

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De Luca, siparietto con Crosetto e Cirio al Salone del Libro: «Ho sempre avuto stima di voi democristiani»

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Uno scambio di battute che non è passato inosservato. Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, ha incrociato Guido Crosetto, ministro della Difesa, e Alberto Cirio, governatore del Piemonte, in un breve ma vivace siparietto al Salone del Libro di Torino. Un momento immortalato in un video diffuso da Repubblica, che in poche ore ha fatto il giro dei social.

«Posso salutare?», dice Crosetto con tono amichevole. De Luca non si fa pregare e si avvicina con slancio: «Come sto? Diciamo bene», risponde al ministro. Poi l’ironia graffiante: «C’avete un’assicurazione, campate tranquilli per altri 20 anni». Il tono è scherzoso, ma come sempre per il governatore campano, anche pungente.

La frase che sfugge (ma non troppo)

Tra una battuta e l’altra, una frase tagliente: «Sta banda di co…i», si sente pronunciare da De Luca. Il contesto è confuso, il destinatario non è chiaro, ma Crosetto e Cirio ridono, lasciando intendere che il tono della conversazione è rimasto conviviale.

«Ci vediamo a Venezia?», chiede Cirio. «Vienimi a trovare a Roma», risponde Crosetto. Poi la chiusura in perfetto stile De Luca: «Ho sempre avuto stima di voi democristiani». Anche qui, il riferimento non è esplicito, ma l’intenzione ironica resta.

Tra battute e ambiguità, l’arte del dire (senza dire)

Il siparietto è uno dei tanti esempi dell’abilità comunicativa – spesso irriverente – di Vincenzo De Luca, capace di mescolare sarcasmo, ambiguità e battute taglienti in pochi secondi di conversazione. Di certo, non è passato inosservato.

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