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Cronache

Cinque giovani morti sulle strade, una 14enne in coma

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Cinque giovani vite spezzate e altri quattro ragazzi che lottano tra la vita e la morte. E’ l’ennesimo pesante bilancio di un fine settimana sulle strade italiane, con diversi incidenti in cui sono rimasti coinvolti tutti giovanissimi. Il più grave si è verificato a Veronella, in provincia di Verona: un’auto con a bordo quattro ragazzi indiani tra i 20 e i 21 anni dopo aver sbandato è uscita di strada ed è finita in un canale. Dall’auto rovesciata i vigili del fuoco hanno lavorato per ore per estrarre i corpi senza vita di tre di loro, due ragazzi e una ragazza, mentre una quarta persona si è salvata. Gli altri incidenti si sono verificati tutti nelle prime ore di domenica, a cavallo del sabato appena trascorso. Hanno perso la vita ragazzi poco più che adolescenti, a bordo di auto finite fuori controllo per l’eccesso di velocità, la vigilanza che viene meno dopo una serata a divertirsi.

Apparentemente, dai primi accertamenti, nessun impatto ci sarebbe stato con altri veicoli. Anche nel caso dell’incidente più drammatico, l’auto con i quattro giovani a bordo sarebbe uscita di strada lungo la provinciale 7b, alla periferia del Comune di Veronella, verso le 17.30 del pomeriggio. La vettura è finita rovesciata, precipitando nel torrente Alpone, lungo una scarpata. I vigili del fuoco, con squadre da Caldiero (Verona) e con l’autogru del comando provinciale di Verona hanno operato a lungo sull’argine, che in quel punto è alquanto ripido, per estrarre dall’acqua i corpi rimasti nell’abitacolo. Ma tra le lamiere sono morti anche una 21enne in Valtellina e un 23enne nel messinese, mentre in Puglia una ragazzina di 14 anni è in coma, sospesa tra la vita e la morte. Altri tre giovani, due dei quali nel fiorentino, sono ricoverati in gravi condizioni. In particolare, è andata a schiantarsi contro un albero dopo le due di notte, sulla strada provinciale 24 (Sondrio), l’auto sulla quale viaggiava la studentessa poco più che ventenne morta per l’impatto devastante. L’ amico 19enne che era con lei ha riportato ferite lievi.

La ragazza abitava a Villa di Tirano. L’altro incidente in Sicilia, dove ha perso la vita un ragazzo di 23 anni, originario di Graniti (Messina). E’ successo lungo la strada provinciale 185 mentre tornava da Francavilla di Sicilia e viaggiava con un coetaneo su una Panda. L ‘auto è sbandata fuori strada e si è ribaltata. Per il giovane non c’è stato nulla da fare. L’amico è ricoverato in gravi condizioni. In Puglia, sulla strada che collega Francavilla Fontana e Sava, una Fiat Stilo con a bordo quattro giovani, tutti di Sava (Taranto), è uscita di strada e si è ribaltata dopo aver saltato un muretto a secco per finire a sbattere contro un ulivo. E’ finita in coma una ragazzina 14enne con trauma cranico e facciale, è in Rianimazione all’ospedale di Taranto. Feriti anche gli altri due passeggeri di 18 e 19 anni, in codice giallo all’ospedale di Brindisi. Illeso il conducente della Stilo che ha perso il controllo.

Nel fiorentino, due giovani sono ricoverati in gravi condizioni, mentre nel vicentino si è sfiorato il peggio in una carambola di auto. Hanno 17 e 19 anni i due ragazzi trasportati in codice rosso all’ospedale di Careggi, viaggiavano su una moto stamani poco prima delle cinque lungo una strada di Sesto Fiorentino (Firenze). I carabinieri stanno cercando di capire se chi guidava la moto ha fatto tutto da solo, come sembrerebbe. A Trissino (Vicenza) verso le due e mezza di notte, il guidatore di un’auto ha perso il controllo ed è andato a sbattere contro un palo del telefono che cadendo ha buttato giù altri due pali, su uno dei quali è andata a conficcarsi la carrozzeria di una seconda macchina che non ha fatto in tempo a frenare. Una pattuglia dell’Arma se l’è vista brutta, è stata quasi travolta da una terza auto – finita in un fossato – mentre cercava di segnalare il pericolo. Alle sei del mattino è stata ripristinata la circolazione dopo i rilievi e lo sgombero di pali e veicoli.

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Cronache

Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

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Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

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Cronache

Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

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Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

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Cronache

Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

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Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

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