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Choc a Bacoli, folle interrompe il Consiglio comunale e minaccia di dare fuoco: fermato dai Carabinieri e denunciato

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Ieri sera verso le 22, a Bacoli, presso la Chiesa di San Gioacchino, un 57enne del posto, dipendente del Centro Ittico Campano come guardia giurata, ha interrotto il Consiglio Comunale in corso. L’uomo, per protestare contro il suo licenziamento inserito nell’ordine del giorno dell’assemblea comunale, si è cosparso di liquido infiammabile ed ha minacciato di darsi fuoco. Fortunatamente erano presenti i Carabinieri della locale stazione e gli agenti della polizia municipale che hanno bloccato il 57enne che aveva appena estratto dalle tasche un accendino forse per dare corso all’insano proposito. I militari  hanno denunciato per interruzione di pubblico servizio l’ex guardia giurata che è stata visitata da personale del 118. Sequestrata cautelarmente la pistola di cui l’uomo era legalmente in possesso. Questo l’episodio così come ricostruito dall’Arma dei Carabinieri in una nota per la stampa.

Della vicenda se n’è occupato anche il sindaco in carica, Josi Gerardo della Ragione. Il primo cittadino ha dato notizia dell’inquietante episodio con un post su Facebook. Ecco il contenuto del posto del sindaco Della Ragione:

“Vi devo dare fuoco”. “Sindaco, questa notte non torni a casa”. “T’aggia taglia a capa”. In questo clima si è svolto, poco fa, il consiglio comunale di Bacoli. Fatti gravissimi. Con un uomo che, munito di una bottiglia piena di benzina, si è gettato verso i banchi del Consiglio, gettando liquido infiammabile ovunque. E, con un accendino alla mano, stava per appiccare il fuoco. Una tragedia evitata soltanto grazie all’intervento di agenti della Polizia Municipale e dei militari dell’Arma dei Carabinieri. Sono riusciti a bloccarlo. Una condizione inaccettabile, che ha reso impossibile il proseguo dell’assise civica.
È un attacco alle istituzioni democratiche di questa città, senza precedenti nella storia del nostro paese. È evidente che l’azione di ripristino della legalità, che stiamo portando avanti con ogni sforzo, qui a Bacoli, sta generando tensioni sociali in un sistema incancrenito di illeciti, illegalità e clientele che ha affossato per decenni la nostra terra.
Non possiamo tollerarlo.
E, soprattutto, non ci piegheremo. Siamo certi che la Bacoli che vuole cambiare è costituito dalla stragrande maggioranza dei nostri concittadini. Ed a loro daremo sempre conto. Senza paura. Mai.
Resterò sempre a disposizione di chi vuole confrontarsi, di chi vuole fare proposte, ed anche di chi ha da lamentare disagi. Sempre. Anche da posizioni politiche opposte. Ma non tollererò mai violenze, minacce, insulti. Mai mi piegherò alle intimidazione di chi non ha capito che è finito un tempo. In un clima intimidatorio che sta andando avanti da troppo tempo.
Ho l’onore di essere il sindaco di questa meravigliosa città. E continuerò ad assolvere ai miei doveri istituzionali. A testa alta. Perché Bacoli merita la svolta. Con coraggio.
Oggi in città si traccia uno spartiacque.
Chi vuole il ripristino della legalità, chi lotta per la giustizia sociale, chi opera nel solco delle leggi. E chi, tutto questo, non lo vuole. “Tertium non datur”. Sono certo che le forze politiche e sociali si schiereranno dalla parte giusta. Ringrazio tutti quei consiglieri comunali che, anche stasera, hanno dimostrato di voler tenacemente cambiare questo paese. Ringrazio la giunta, ed i presidenti delle società partecipate, con cui collaboro ogni giorno. Ringrazio i tanti dipendenti ed operai pubblici che stanno accettando questa sfida di cambiamento radicale.
Ringrazio tutti coloro che stanno manifestando solidarietà.
Ringrazio le forze dell’ordine intervenute. Ed a cui chiedo sostegno, a tutela di chi sta servendo lo Stato. Senza più piaceri, ma provando a perseguire diritti e doveri. Chiedo a tutte le istituzioni locali, provinciali, regionali, nazionali, ed europee, che stanno guardando con grande attenzione al nostro operato quotidiano, di starci al fianco. Bacoli è patrimonio di tutti. E va difesa, con le unghie e con i denti.
Io non mollo. Vado avanti. Più forte di prima.
Insieme a tutti quanti voi.
Andiamo avanti.
Un passo alla volta.

 

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Per i Ponti 16 milioni di partenze e 5,5 miliardi di spesa

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Quasi 16 milioni di partenze e una complessivamente circa 5,5 miliardi di euro: è il bilancio sui ponti di primavera fatto dall’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg. Un 1 milione di turisti faranno un viaggio di 6 pernottamenti o più a destinazione, unendo quindi le due festività. Se poi il meteo si stabilizzasse, in particolare per quel 30% circa che punta alle località balneari, questi valori potrebbero crescere ulteriormente, sfiorando i 20 milioni di partenze per circa 6 miliardi in termini di spesa.

Resta assolutamente maggioritaria, nel panorama complessivo dei due ponti, la scelta di strutture turistico ricettive per i pernottamenti a destinazione: tra il 55% e il 60% a seconda del periodo preso in considerazione, anche se, per quello del 1 maggio, raddoppia la percentuale di coloro che optano per affitti brevi (dal 6% al 12%).

La Festa della liberazione – che cade di giovedì e quindi configura un ponte particolarmente allettante – vedrà oltre 9 milioni di italiani in viaggio, circa un milione in più dello scorso anno, confermando quindi la buona performance della domanda interna di turismo che, da febbraio, sembra avere superato la fase di “stanca” che l’aveva contraddistinta per buona parte del secondo semestre dello scorso anno. Abbastanza concentrata la scelta delle destinazioni, con il 31% che opta per località della costa e un ulteriore 31% che punta invece a borghi, città e città d’arte, mentre 1 italiano su 10 preferisce la montagna.

Ma soprattutto, nel confronto con lo stesso periodo del 2023, aumenta di ben 6 punti percentuali la schiera di coloro che si spingono al di fuori della propria regione, restando comunque in Italia (il 47%) o andando all’estero (17%). Positive anche le previsioni per il ponte del primo maggio con quasi 7,5 milioni di italiani in viaggio, un milione dei quali però, come detto, in vacanza già dal 25 aprile.

Qui pesa di più, almeno per il momento, la variabile delle condizioni metereologiche: un’incertezza che si riversa sulla scelta delle destinazioni, con quelle balneari che scendono lievemente, passando al 26%, mentre borghi, città e città d’arte totalizzano complessivamente un 22%, 9 punti in meno del ponte della liberazione; terza tipologia di destinazione, le località di campagna, con una componente rilevante di seconde case, che realizza il 14% delle preferenze.

Stabile la montagna. Anche in questo caso aumenta, rispetto all’anno scorso, il raggio di spostamento degli italiani in viaggio: si riduce infatti di 12 punti percentuali (dal 51% al 39%) la quota di chi resterà vicino a casa o, comunque, nella propria regione, e aumenta di 14% quella di chi si recherà all’estero.

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Campi Flegrei, la terra trema ancora, epicentro a Bacoli

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Continuo a tremare la terra nei campi Flegrei: magnitudo 2.1, epicentro a Bacoli alla profondità di poco più di 2 km. Anche ieri erano state registrate delle scosse a Pozzuoli, poco più che strumentali ma pure avvertite dalla popolazione. Paura ma nessun danno. Pochi hanno deciso di scendere in strada anche a causa del maltempo che ha imperversato per tutta la notte con piogge forti e temporali.

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L’eredità di Totò diventa un brand: gli eredi regolamentano l’uso dell’immagine dell’artista

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Il celebre attore e poeta napoletano Totò, noto per la sua poesia “A Livella”, è diventato un’icona talmente amata da essere frequentemente rappresentata in ristoranti, pizzerie e su prodotti come le etichette di vino. Questo uso diffuso ha portato gli eredi dell’artista a decidere di intervenire per regolamentare e proteggere l’immagine del “principe della risata”.

Elena De Curtis, nipote di Totò, ha espresso preoccupazione per il modo in cui il nome e l’immagine del nonno vengono utilizzati: «Ci imbattiamo ovunque, nei posti più impensati, nel suo nome e nelle sue foto utilizzati senza il minimo rispetto del diritto all’immagine». Di fronte a questa situazione, gli avvocati degli eredi hanno iniziato a inviare comunicazioni legali a numerose attività commerciali in Italia, specialmente pizzerie che utilizzano il nome o l’immagine dell’artista.

Questo fenomeno non è limitato a un’area specifica ma si estende in varie città italiane, da Torino a Latina a Porto Ascoli. Tra i nomi di locali coinvolti figurano “Casa Totò”, “Totò e Peppino” e “A Livella”. Anche decorazioni come quadri e poesie che adornano le pareti di questi locali sono diventati oggetto di contenzioso.

L’intervento legale non si ferma solo a una questione di immagine, ma coinvolge anche il rispetto delle nuove normative. A seguito di un’ordinanza cautelare emessa a giugno 2023 dal Tribunale di Torino, è stato chiarito che l’utilizzo del nome e dell’immagine di Totò senza consenso costituisce un sfruttamento illegittimo. Gli eredi ora richiedono che non si usino più il nome e l’immagine dell’artista per fini commerciali e pubblicitari, eliminando ogni riferimento nei segni distintivi dei locali, dai siti web ai materiali di marketing.

In caso di inosservanza, il Tribunale di Torino ha stabilito il pagamento di una penale di 200 euro per ogni violazione constatata. Alcuni locali hanno già iniziato a cambiare insegna e nome per conformarsi a queste richieste, spesso sotto la guida di processi di mediazione legale.

La famiglia De Curtis, venuta a conoscenza dell’utilizzo non autorizzato del nome da parte della pizzeria “Alla casa di Totò” a Torino, ha sospeso tutte le attività che miravano alla creazione di un brand e di un format di ristoranti e pizzerie ispirati a Totò. Questo ha portato a una ricerca su scala nazionale per prevenire ulteriori usi non autorizzati del nome d’arte.

Il processo di regolamentazione, secondo gli eredi, è diventato essenziale. “Una regolamentazione a questo punto è assolutamente necessaria”, sottolinea la famiglia, non solo per proteggere l’eredità di Totò, ma anche per garantire che il suo nome e la sua immagine siano usati in modo rispettoso e appropriato.

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