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Chicago fa storia, Lori Lightfoot primo sindaco donna afroamericana

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Chicago fa la storia ed elegge il suo primo sindaco donna afroamericana e apertamente gay. Lori Lightfoot ha sconfitto Toni Preckwinkle e si appresta ora – secondo le proiezioni – a prendere il posto di Rahm Emanuel alla guida della terza città più popolosa d’America. Lightfoot eredita una citta’ schiacciata da un debito pensionistico di 28 miliardi dollari, una popolazione in calo e un tasso di omicidi che supera quello di New York e Los Angeles. La 56enne si è presentata alle elezioni come il volto nuovo, colei in grado almeno di sfidare la corruzione della città e dare una scossa alla politica locale, che ha ignorato per anni i cittadini con redditi bassi e la classe lavoratrice.

Con la sua vittoria, Lightfoot diventa uno dei sindaci apertamente gay d’America, insieme a Pete Buttigieg, primo cittadino di South Bend ora candidato alla Casa Bianca. Ma Lightfoot ha relativizzato questo aspetto, cosi’ come l’essere donna afroamericana. Nelle battute finali della campagna elettorale ha più volte ribadito che una sua eventuale vittoria avrebbe messo in evidenza la volonta’ della popolazione di dare una scossa e rivoluzionare la scena politica di Chicago. “Ritengo che sia piu’ per la volonta’ degli elettori di spezzare la corruzione politica” ha detto. “Se dovessi vincere questo rifletterebbe il desiderio di spezzare con il passato”. E la vittoria Lightfoot l’ha conquistata.

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Media, Trump ha invitato Xi alla cerimonia di giuramento

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Nonostante la minaccia di dazi contro il principale avversario degli Usa, il presidente eletto Donald Trump ha invitato il presidente cinese Xi Jinping a partecipare alla cerimonia del suo giuramento il 20 gennaio. Lo riferiscono media Usa, tra cui Cbs News. Il tycoon ha invitato Xi all’inizio di novembre, subito dopo le elezioni, secondo le fonti, ma non è chiaro se abbia accettato. Il team di Trump ha ventilato la possibilità di ospitare altri leader. Il premier ungherese Viktor Orban sta “ancora valutando” se partecipare, secondo una delle fonti. Ambasciatori ed altri diplomatici sono generalmente invitati all’insediamento, ma i dati del dipartimento di stato risalenti al 1874 mostrano che nessun leader straniero ha mai partecipato alla cerimonia di trasferimento del potere.

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Forze armate Kiev: sono necessarie decisioni non convenzionali

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“Le battaglie nella città di Pokrovsk, nella provincia di Donetsk, sono eccezionalmente dure e richiedono ai vertici militari ucraini di prendere decisioni non convenzionali”. Lo ha affermato – come riportano i media locali – il comandante delle forze armate ucraine, Oleksandr Syrskyi, al termine di una visita alla 38/a Brigata di Marina separata, che opera in prima linea in quel settore. Secondo Syrskyi, “l’esercito ucraino è svantaggiato, soprattutto in termini di manodopera: le truppe russe superano in numero le unità ucraine e stanno mandando avanti tutte le forze disponibili”.

Il comandante non ha spiegato quali tipo di decisioni non convenzionali sono necessarie in questa fase del conflitto, ma ha detto che una priorità è di consegnare sufficienti quantità di munizioni alla prima linea. “Bisogna – ha detto – aumentare la resilienza della difesa e distruggere più efficacemente gli occupanti”. Pokrovsk è un importante snodo logistico per le forze ucraine nell’est del paese ed è stata teatro di pesanti combattimenti negli ultimi mesi. Secondo il sito web di monitoraggio Deep State le forze russe stanno avanzando e si trovano ora a soli 3 chilometri dalla città.

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Attacco ucraino con missili Atacms su aeroporto militare a Taganrog: danni e risposta russa

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Le tensioni tra Russia e Ucraina si intensificano con un nuovo attacco sferrato dalle forze ucraine. Il ministero della Difesa russo ha annunciato che sei missili americani Atacms sono stati lanciati contro un aeroporto militare nella città di Taganrog, situata nella regione di Rostov. Secondo le dichiarazioni ufficiali, due missili sono stati intercettati dai sistemi di difesa aerea Pantsir, mentre altri quattro sono stati deviati grazie alle tecnologie di difesa elettronica.

L’attacco non avrebbe distrutto le infrastrutture principali dell’aeroporto, ma ha causato lievi danni. “Due edifici sul territorio dell’aerodromo e tre veicoli militari, insieme ad alcuni veicoli civili parcheggiati nelle vicinanze, hanno subito danni leggeri”, ha riferito il ministero. Tuttavia, vi sono stati feriti tra il personale a causa dei frammenti dei missili intercettati.

La risposta russa: “Misure appropriate”

In seguito all’attacco, il ministero della Difesa russo ha promesso una reazione. “Questo attacco con armi occidentali a lungo raggio non rimarrà senza risposta, saranno prese misure appropriate”, ha dichiarato il dicastero, senza fornire ulteriori dettagli. L’attacco è stato definito un’azione con armamenti forniti dall’Occidente, sottolineando la crescente influenza internazionale nel conflitto.

Un attacco simbolico o strategico?

L’utilizzo di missili Atacms, forniti dagli Stati Uniti, rappresenta un ulteriore passo nell’intensificazione delle operazioni ucraine, evidenziando il ruolo cruciale delle forniture militari occidentali. L’aeroporto militare di Taganrog, situato in una zona strategica vicino al confine con l’Ucraina, è un obiettivo significativo che segna un’escalation nelle operazioni di lungo raggio.

Un conflitto sempre più acceso

L’attacco ucraino e le conseguenti dichiarazioni del ministero della Difesa russo sottolineano come il conflitto tra i due Paesi continui a evolversi in un contesto sempre più teso e imprevedibile. Le implicazioni di queste azioni, sia sul fronte militare che diplomatico, potrebbero avere ripercussioni a lungo termine non solo sulla regione, ma anche sugli equilibri geopolitici globali.

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