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Champions , la Juventus ci crede alla remuntada all’Atletico Madrid

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L’Ajax col Real Madrid, o il Manchester United a Parigi insegnano: in Champions League non è mai finita. Lo sa bene Wojciech Szczesny, portiere della Juventus che martedi’ provera’ a ribaltare il 2-0 per l’Atletico Madrid dell’andata. “Non vediamo l’ora di scendere in campo, ci sara’ da divertirsi”, assicura il numero uno polacco. Il forfait di Barzagli, che segue il ko di De Sciglio, e la squalifica di Alex Sandro non preoccupano. “Stiamo bene e crediamo nella rimonta”, assicura Szczesny, che all’andata con le sue parate ha tenuto in vita le speranze bianconere. Del resto, “la forza di una squadra e’ l’unione, tutti i tasselli hanno la stessa importanza”, sostiene Leonardo Bonucci, costretto agli straordinari nel 4-1 di ieri sera contro l’Udinese per l’infortunio di Barzagli. “Per martedi’, per la partita, avremo bisogno di tutti”, afferma con quel maiuscolo a indicare quanto attesa sia la sfida contro gli spagnoli di Diego Simeone. “Crederci sempre. Avremo bisogno di tutti – scrive il difensore sui social – dentro e fuori dal campo”, dove pero’ non sembra esserci la stessa unita’ di intenti che, stando almeno alle parole dei giocatori, contraddistingue in questo momento lo spogliatoio bianconero. Nelle scorse ore sui muri vicino all’Allianz Stadium sono comparse scritte contro il presidente Andrea Agnelli, la societa’ e i tifosi. “Una dirigenza incompetente senza rispetto per la sua gente”, si legge su un muro. “Ci trattate da clienti e volete il tifo? Ridicoli”, su un altro. E ancora: “Agnelli bagarino ti e’ piaciuto il teatrino?”. L’iniziativa dovrebbe essere riconducibile agli ultras della Curva Nord, intitolata a Gaetano Scirea, che ieri hanno organizzato uno sciopero del tifo per protestare contro il caro prezzi dei biglietti su cui il club non retrocede. Il silenzio allo stadio e’ stato rotto al 39′ minuto quando e’ partito un coro in ricordo delle 39 vittime della tragedia dell’Heysel, ma gli ultras sono subito stati contestati dagli altri spettatori della partita. “Fischiate l’Heysel e i 39 angeli. Popolo di burattini schiavi di Agnelli”, recita una delle scritte comparse vicino allo stadio. Chissa’ se le tensioni col tifo organizzato si allenteranno martedi’, durante una partita che – ammette Daniele Rugani – “lascera’ un segno importante sulla nostra stagione. “Noi – dice il difensore – siamo pronti”.

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Napoli, attesa per il ritorno di Big Rom: Lukaku pronto a trascinare il gruppo e Conte punta su di lui

Romelu Lukaku si avvicina al ritorno in campo: il bomber belga, punto di riferimento umano e tecnico del Napoli di Conte, potrebbe tornare già a dicembre.

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Aspettando Big Rom. È così che il Napoli sta vivendo queste settimane, tra difficoltà offensive e la mancanza di un leader vero nello spogliatoio. I gol non mancano del tutto, ma la presenza di Romelu Lukaku sarebbe fondamentale non solo per le sue giocate, ma per l’equilibrio e la coesione di un gruppo che con lui ha trovato identità e forza morale.

Arrivato nell’agosto 2024, Lukaku si è subito calato nella realtà partenopea diventando un punto di riferimento per compagni e staff. Gentile, riservato, ma sempre pronto al consiglio giusto, il belga è considerato da tutti “il gigante dal cuore d’oro”, una figura capace di tenere unito il gruppo anche nei momenti più complessi.


Il leader silenzioso dello spogliatoio

Lukaku non alza la voce e non fa il “sindacalista”. È un leader silenzioso, un uomo di equilibrio, ascolto e saggezza. Non cerca i riflettori, rifugge dai social e conduce una vita familiare semplice, lontano dal clamore. È anche così che si è guadagnato la fiducia dei compagni: una parola di Big Rom resta nello spogliatoio.

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Italia, Gattuso pensa solo alla Moldavia: “È la partita più insidiosa, la Norvegia può aspettare”

Gennaro Gattuso concentra la Nazionale sulla sfida contro la Moldavia: “È una partita-trappola, più importante di quella con la Norvegia”. A Coverciano prove di formazione con 4-4-2 e diversi ballottaggi in attacco.

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La Norvegia può aspettare, ma la Moldavia no. Gennaro Gattuso non vuole distrazioni e lo ha ribadito chiaramente ai suoi: la sfida di giovedì a Chisinau è la più importante. “È una partita-trappola, dove si ha tutto da perdere. Quella con la Norvegia si prepara da sola”, ha ammonito il commissario tecnico azzurro, che vuole evitare cali di concentrazione prima del match decisivo per la qualificazione ai Mondiali.


Allenamento a porte chiuse e prove tattiche

Dopo una riunione tecnica mattutina a Coverciano, gli azzurri si sono allenati nel pomeriggio in una sessione a porte chiuse. Gattuso ha mischiato le carte, provando due assetti diversi e preparando due possibili formazioni per le prossime gare. Le indicazioni emerse vanno verso un 4-4-2 con Donnarumma tra i pali e Tonali sicuro titolare in mediana: il centrocampista, essendo diffidato, verrà risparmiato domenica contro la Norvegia per evitare una squalifica in vista dell’eventuale spareggio di marzo.


Le scelte di formazione e i dubbi in attacco

Sulle corsie esterne si candidano Zaccagni e Orsolini, entrambi in gran forma nei rispettivi club. L’attaccante del Bologna, capocannoniere della Serie A con 5 gol insieme all’interista Calhanoglu, potrebbe essere la sorpresa. In avanti Scamacca è stato provato in coppia prima con Raspadori, poi con Retegui, mentre in mediana si gioca una maglia Cristante, con Frattesi in ballottaggio.


Calafiori a riposo, San Siro verso il tutto esaurito

Riposo precauzionale per Riccardo Calafiori, che però non preoccupa in vista della sfida di domenica a San Siro contro la Norvegia, per la quale sono già stati venduti oltre 56mila biglietti.

La Nazionale sosterrà un ultimo allenamento domani mattina a Coverciano, poi partirà da Firenze verso Chisinau con un volo charter.
L’obiettivo è chiaro: battere la Moldavia e ipotecare la qualificazione, prima di pensare al duello con Haaland e compagni.

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Achille Polonara torna a casa dopo il trapianto di midollo: “Un abbraccio che vale la vita”

Dopo il trapianto di midollo per curare la leucemia, Achille Polonara è tornato a casa. Ad accoglierlo i figli, lo chef Bruno Barbieri e un piatto di tortellini.

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Dopo settimane di attesa e speranza, Achille Polonara è finalmente tornato a casa. Il campione di basket, ex Virtus Bologna e oggi tesserato per la Dinamo Sassari, si era sottoposto il 25 settembre a un trapianto di midollo osseoall’ospedale Sant’Orsola di Bologna per curare la leucemia.


L’abbraccio dei figli e l’accoglienza speciale

Sui social, Polonara ha condiviso le immagini più belle del suo ritorno: i figli con cartelloni colorati per dargli il bentornato e l’abbraccio commosso con la famiglia. Un momento di pura emozione, che segna una tappa fondamentale del suo percorso di guarigione.

Ad accoglierlo, anche lo chef Bruno Barbieri, amico e tifoso, che lo ha sorpreso con un piatto di tortellini fatto apposta per lui.


Le complicazioni e la forza del ritorno

Durante il ricovero, Polonara ha affrontato gravi complicazioni, ma non ha mai perso la determinazione e la serenità che lo contraddistinguono. La trasmissione “Le Iene” gli dedicherà questa sera un servizio speciale, raccontando la sua battaglia e il ritorno a casa come simbolo di coraggio e speranza.

Un ritorno che vale più di una vittoria sul parquet.

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