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Champions: la Dea senza Lookman cerca impresa col Barca

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“E’ difficile, non impossibile. Nemmeno noi siamo male nella fase offensiva”. La prima volta dell’Atalanta a Barcellona si prospetta una sfida a chi segna di più: su 32 match, padroni di casa a quota 101 e ospiti a 72. I bomber, Lewandowski e Retegui, sono rispettivamente a 29 e 19. La posta in palio esiste solo per i bergamaschi, obbligati a vincere, da settimi a 14 punti e con ben 6 squadre a inseguire a 13, per la certezza degli ottavi di Champions League già centrati dai padroni di casa. A spiegare che l’impresa va tentata è Berat Djimsiti, un difensore: “Vogliamo dimostrare di meritare dove stiamo, giocando con lo stesso spirito di sempre, lo stesso che ci abbiamo messo per battere il Como”. L’allenatore, Gian Piero Gasperini, invece, ha speso metà parole della vigilia tra l’assenza pesante di Lookman e il possibile ricorso ad acquisti o prestiti: “Ogni volta che si apre una finestra di calciomercato sembra ci debba essere per forza una contrapposizione tra la società e me, ma è a se stessa che deve fare un regalo per programmare il presente e il futuro. Non a me. Per Lookman sono cose che capitano, gli attaccanti sono più sollecitati quando si gioca spesso”, il pensiero del tecnico nerazzurro.

Le tre settimane senza il Pallone d’Oro d’Africa saranno l’occasione di mettersi in mostra per Samardzic, chiamato a giocare in posizione avanzata, più che per Zaniolo, titolare solo in Supercoppa con l’Inter. Più che alla tattica o all’obiettivo immediato, Gasperini pensa al prestigio della prima volta contro i blaugrana: “Ci mancano i 2 punti del rigore sbagliato con l’Arsenal, ma già i playoff sono un gran risultato. Stavolta è un’occasione unica di misurarci contro la big dal gioco più bello e che segna più di tutte. Una realtà che ha imposto la scuola spagnola fatta di talento, tecnica e velocità, mentre in Italia si punta troppo sul fisico e sull’algoritmo, che è cieco”. Rispetto al successo in rimonta di Como sabato scorso, Gasperini dovrebbe fare turnover in corsia, ovvero Bellanova dall’inizio al posto di Cuadrado, mentre per Zappacosta può esserci lo spostamento a sinistra con Ruggeri di nuovo usato da cambio in corso d’opera.

Servono freschezza, ma anche fantasia e compattezza, quindi la coppia Ederson-De Roon in mediana e De Ketelaere, 11 gol e 10 assist in tutte le competizioni, a cucire il gioco e allo stesso tempo inventare. Contro il 4-3-3 della squadra di Hansi Flick, è facile che Gasperini riproponga il tridente come nella prima partita di League Phase con l’Arsenal, la gara dei rimpianti: “Tolte poche occasioni, finora abbiamo sempre fatto di più dell’avversario di turno. Credo proprio ci manchino quei 2 punti per il rigore sbagliato”. Retegui, l’autore dell’errore del 19 settembre scorso, peraltro è l’unico centravanti disponibile in attesa del rientro in gruppo di Scamacca entro due settimane al massimo. Anche perché di mercato l’uomo in panchina non vuole sentire parlare: “La società ha conoscenze e capacità per andare avanti per la propria strada, io non ho bisogno di regali”.

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De Laurentiis smentisce voci di dimissioni di Conte: tra noi c’è sintonia speciale, è un uomo vero, orgoglio del Napoli

Aurelio De Laurentiis smentisce sui social le voci sulle presunte dimissioni di Antonio Conte: “Tra noi sintonia speciale. È un uomo vero, dedito al lavoro e orgoglio del Napoli”.

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Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, interviene sui social per mettere fine alle indiscrezioni circolate nelle ultime ore su presunte dimissioni di Antonio Conte.
Con un messaggio pubblicato su X (ex Twitter), il patron azzurro definisce la notizia “una favola”, ribadendo la piena sintonia con l’allenatore e la fiducia nel suo lavoro.


“Tra me e Conte sintonia speciale”

Leggo sul web la favola delle dimissioni di Conte – scrive De Laurentiis –. Amo molto i social perché sono un modo veloce e contemporaneo di far viaggiare i pensieri. Ma voi sapete che non sempre i pensieri sono giusti o condivisibili”.

Il presidente del Napoli prosegue sottolineando il legame che lo unisce al tecnico salentino:
Tra me e Conte esiste da sempre una sintonia speciale, che accomuna uomini che usano le tre ‘C’, che piacciono molto ai napoletani e non solo”.


“Orgoglioso di avere al mio fianco un uomo vero”

De Laurentiis si rivolge poi direttamente ai tifosi, invitandoli a non credere alle voci infondate:
Ai tifosi che hanno letto qualche stupidaggine dico: sono orgoglioso di avere al mio fianco un uomo vero come Antonio Conte, capace di sacrificare ogni secondo della sua vita per la sua professione, con estrema generosità e dedizione”.

Il presidente conclude ribadendo la fiducia nel progetto tecnico:
Questa è la garanzia più importante che si possa dare oggi a un club, ai calciatori e a tifosi esigenti come quelli del Napoli”.


Un messaggio per ricompattare ambiente e squadra

Il tweet di De Laurentiis arriva dopo giorni di tensione per i risultati altalenanti del Napoli e le voci di malumori interni.
Con le sue parole, il presidente azzurro ha voluto riaffermare la piena fiducia in Conte e ricompattare l’ambiente, in vista della ripresa del campionato dopo la sosta.

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Musetti ko all’esordio alle Atp Finals: Fritz troppo solido, l’azzurro cede in due set

Esordio amaro per Lorenzo Musetti alle Atp Finals di Torino: l’azzurro perde in due set contro Taylor Fritz. Prossimo avversario sarà l’australiano Alex De Minaur.

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Partenza in salita per Lorenzo Musetti alle Atp Finals di Torino. L’azzurro ha ceduto in due set allo statunitense Taylor Fritz, numero 6 del ranking mondiale, con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 42 minuti di gioco. Nonostante la buona intensità, il carrarino non è riuscito a trovare contromisure al servizio devastante e alla continuità da fondo campo del rivale.


Servizio e potenza: la chiave del match di Fritz

Il match è stato combattuto ma Fritz non è mai parso davvero in difficoltà. Lo statunitense ha dominato al servizio, mettendo a segno 13 ace e vincendo l’84% dei punti con la prima palla, e gestendo gli scambi con sicurezza grazie ai colpi da fondo campo.
Musetti ha cercato di imporre il suo tennis fatto di variazioni e rovesci in slice, ma il sintetico veloce del Pala Alpitourha premiato la maggiore potenza e stabilità dell’avversario.

Il primo break è arrivato già nel quarto game, con Fritz che ha chiuso il set 6-3. Nel secondo parziale, l’americano ha strappato di nuovo il servizio all’azzurro nel terzo gioco, mantenendo poi il vantaggio fino al 6-4 finale.


Musetti accolto dall’ovazione del pubblico

L’ingresso in campo di Musetti è stato salutato da un lungo applauso del pubblico torinese, che ha sostenuto l’azzurro per tutto l’incontro. Il giovane toscano ha mostrato determinazione e personalità, ma non è bastato per arginare la forza di Fritz, in grande condizione.


Le parole di Fritz e la prossima sfida di Musetti

“Sono molto contento di quello che ho fatto in tutta la partita – ha commentato Fritz a fine match – soprattutto nel primo set. Sono rimasto concentrato e sono felice di come ho chiuso. La stagione è stata lunga e sono un po’ stanco, ma quando vengo a Torino, in un torneo così importante, è facile motivarsi per dare il massimo”.

Per Musetti, il prossimo ostacolo sarà Alex De Minaur, australiano tenace e veloce, in un match che diventa già decisivo per restare in corsa alle Finals.

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Roma batte l’Udinese 2-0 e torna in vetta: decidono Pellegrini e Celik

La Roma vince 2-0 contro l’Udinese con i gol di Pellegrini su rigore e Celik, ritrova la vetta della Serie A e chiude con un altro clean sheet. Grande prova difensiva e sesto clean sheet stagionale per Svilar.

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La Roma ritrova la vetta della Serie A e il sorriso, battendo l’Udinese 2-0 allo stadio Olimpico.
I gol di Pellegrini su rigore e di Celik nella ripresa regalano ai giallorossi tre punti pesanti e un primato condiviso con l’Inter, al termine di una gara solida, intensa e chiusa senza subire reti per la sesta volta in campionato.
Per i friulani, invece, arriva un brusco stop dopo il successo sull’Atalanta che aveva riacceso le ambizioni europee.


Pellegrini sblocca su rigore, Roma padrona del gioco

In avvio, l’atmosfera all’Olimpico si accende con l’omaggio della Curva Sud a Rizzitelli, Nela e Giannini, prima che l’attenzione si sposti sul campo.
Gasperini, premiato come miglior tecnico di ottobre, deve fare a meno di Dybala e Ferguson, e si affida a Dovbyk, Soulé e Pellegrini.
Dall’altra parte, Runjaic schiera l’ex Zaniolo, accolto dai fischi del pubblico giallorosso.

La Roma impone il ritmo e sfiora il vantaggio con Celik, poi con Cristante, che centra il palo con un gran destro dal limite.
L’Udinese risponde con Atta e Kamara, ma al 38’ la svolta: un cross di Mancini trova il braccio di Kamara, e dopo revisione VAR l’arbitro Collu assegna il rigore.
Dal dischetto Pellegrini spiazza Okoye per l’1-0, poco prima che Dovbyk sia costretto a lasciare il campo per un problema muscolare.


Celik raddoppia, Svilar blinda il risultato

Nella ripresa l’Udinese alza il baricentro e Buksa impegna Svilar, ma la Roma chiude i conti al 63’: ancora Manciniprotagonista con l’assist per Celik, che di destro firma il 2-0.
I giallorossi amministrano con maturità e rischiano solo su un errore di Ndicka che regala palla a Zaniolo, ma il suo sinistro viene respinto dal portiere romanista.
Nel finale, Svilar vola a deviare un colpo di testa di Solet e difende il sesto clean sheet stagionale, mentre Atta colpisce il palo.


Gasperini soddisfatto, Roma da capolista

La Roma chiude così con una vittoria netta e una prestazione convincente: solidità difensiva, equilibrio e concretezza hanno permesso ai giallorossi di riprendersi la vetta e di arrivare alla sosta per le Nazionali nel miglior modo possibile.
Per Gasperini, un’altra prova di maturità che conferma la Roma tra le grandi protagoniste della stagione.

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