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Champions: Juve vince ancora, con il Psv finisce 2-1

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La Juventus fa suo il primo atto contro il Psv: i bianconeri vincono 2-1 allo Stadium, McKennie e Mbangula regalano il successo con in mezzo la rete del momentaneo pareggio dell’ex interista Perisic. Thiago Motta trova per la prima volta tre vittorie di fila in stagione, la sua squadra dovrà però andare a conquistare il pass qualificazione tra una settimana in Olanda. L’italo-brasiliano lancia i nuovi acquisti: Veiga e Kelly sono i titolari in difesa, Kolo Muani vince ancora il ballottaggio con Vlahovic, Alberto Costa è fuori perché non in lista Champions. “Vogliamo tenerlo, con il Psg abbiamo ottimi rapporti e a fine stagione ne parleremo” spiega il direttore tecnico Cristiano Giuntoli sulle strategie per l’attaccante francese, arrivato in prestito e autore di cinque gol nelle prime tre apparizioni. L’altra novità nella Juve di Thiago è l’esclusione di Koopmeiners, con Douglas Luiz al fianco di Locatelli e McKennie sulla trequarti tra Nico Gonzalez e Yildiz.

Nel Psv gioca l’ex Inter Perisic, schierato nel tridente con De Jong e Lang. I ritmi iniziali dei bianconeri sono altissimi, specialmente quelli di Weah: l’americano ci prova prima con un tiro respinto in qualche modo da Benitez, poi con un cross per Kolo Muani che viene chiuso dalla difesa olandese. Per un quarto d’ora la Juve pressa e riconquista subito il pallone, senza però riuscire a creare altri grossi pericoli alla squadra di Bosz. Così il Psv inizia a prendere fiducia, De Jong di testa le prende tutte e proprio da una sua sponda Flamingo ha un’occasione dal limite dell’area piccola, ma viene sbilanciato in modo regolare da Douglas Luiz e Di Gregorio si salva. La Juve cresce nuovamente nella seconda parte di primo tempo e, al 34′, sfonda il muro olandese: Veerman rilancia corto, sulla deviazione di Kolo Muani serve un grande riflesso di Benitez ma il portiere non può nulla sul missile di McKennie, in gol proprio come nella sfida del maxi-girone. Thiago Motta lascia negli spogliatoi uno spento Yildiz e lancia Mbangula, proprio il belga ci prova subito sul cross di Weah e Flamingo respinge a pochi passi dalla linea.

Al primo affondo del Psv, però, arriva il pareggio: l’azione comincia da Lang, il pallone carambola sui piedi di Perisic che beffa Kelly con il dribbling e Di Gregorio con un sinistro sul primo palo. I bianconeri protestano per un fallo di mano del 10 olandese, l’arbitro Siebert con ampi gesti mostra il petto e convalida l’1-1. Thiago sceglie Conceicao per rialzare la Juve ma senza grandi risultati, così una decina di minuti più tardi inserisce anche Koopmeiners e Thuram. Di occasioni e di pericoli dalle parti di Benitez continuano a non vedersene, per gli ultimi 14′ entra Vlahovic al posto di Kolo Muani. E’ proprio il portiere del Psv, però, a combinarla grossa all’82’: Conceicao crossa basso e lui respinge corto, arriva Mbangula per il tap-in e per il 2-1 che fa esplodere lo Stadium. E, nel recupero, Veiga deve chiudere su Til per blindare la vittoria. Tra una settimana i bianconeri si presenteranno ad Eindhoven con un gol di vantaggio, prima però c’è da affrontare il derby d’Italia in campionato contro l’Inter ancora in casa nel posticipo di domenica sera.

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Sci, Federica Brignone trionfa ancora: vinta anche la Coppa di gigante

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Federica Brignone continua a scrivere la storia dello sci alpino. Dopo essersi aggiudicata la Coppa del Mondo generale e quella di discesa, la campionessa valdostana ha conquistato anche la Coppa di gigante nella finale di Sun Valley. Un risultato straordinario, frutto di una stagione vissuta ai massimi livelli, con una continuità di rendimento che le ha permesso di dominare il circuito.

Il verdetto è arrivato dopo l’uscita di Alice Robinson nella prima manche. La neozelandese, che era in testa alla classifica di specialità prima dell’ultima gara, ha dovuto abbandonare la corsa al titolo, lasciando il campo libero a Brignone. L’azzurra ha poi chiuso la gara al secondo posto, alle spalle della svizzera Lara Gut-Behrami, che ha festeggiato il suo 100° podio in carriera. Terza la svedese Sara Hector, mentre Sofia Goggia non ha completato la prova.

Al termine della gara, Brignone ha espresso tutta la sua soddisfazione per questo ennesimo trionfo:

“È stata una stagione incredibile per me. Non avrei mai immaginato di sciare con questa continuità per tutto l’anno. Nella prima manche ho commesso degli errori. Nella seconda ho cercato di dare il massimo, ma ho evitato di rischiare in alcuni passaggi”.

Con questa vittoria, Federica Brignone conferma il suo status di fuoriclasse assoluta dello sci mondiale, regalando all’Italia un’altra stagione memorabile.

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Napoli Tennis Cup, Fognini eliminato da Onclin dopo una battaglia in tre set

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Fabio Fognini esce al primo turno della Napoli Tennis Cup al Circolo del Tennis, sconfitto dal belga Onclin al termine di un match estremamente combattuto, concluso in tre set.

Una partita dai continui capovolgimenti

Onclin parte bene e conquista il primo set con il punteggio di 6-3. Nel secondo set Fognini reagisce prontamente, vincendo 6-4, anche se sembrava avere l’opportunità di allungare ulteriormente il distacco.

Un terzo set combattutissimo

Nel decisivo terzo set, entrambi i giocatori si sfidano in un alternarsi di break e contro-break. Il belga Onclin sembrava inizialmente in grado di chiudere rapidamente il match, ma Fognini ha opposto una strenua resistenza, mantenendo viva la partita fino all’ultimo.

Alla fine è Onclin a prevalere, eliminando così il tennista italiano dal torneo.

Pubblico troppo rumoroso

Durante il match, il pubblico presente al Circolo del Tennis è stato più volte richiamato al silenzio dall’arbitro, evidenziando un comportamento non sempre impeccabile da parte degli spettatori.

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Meret rinnova col Napoli fino al 2027: sarà record di presenze tra i numeri uno

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Alex Meret è pronto a firmare il rinnovo del contratto con il Napoli fino al 2027. «L’accordo è totale», ha confermato con soddisfazione il suo agente Federico Pastorello, dopo mesi di lunghe trattative.

Un futuro da bandiera azzurra

Con questa firma, Meret è destinato a entrare nella storia del Napoli. Già titolare più giovane di sempre nella porta azzurra dal 2018, il portiere ha raggiunto 204 presenze e si avvia ora a superare miti del passato come Sentimenti II (235 presenze in 12 stagioni) e Di Fusco, storica riserva. Meret, da sempre sobrio e determinato, non ha mai nascosto il desiderio di restare al Napoli, nonostante le critiche periodiche ricevute dopo alcuni gol subiti.

Una scelta di cuore e lealtà

Meret avrebbe potuto lasciare Napoli a parametro zero, ma ha scelto di rimanere per riconoscenza verso la società che lo ha reso protagonista nella conquista dello scudetto, della Champions League e dell’Europeo con la Nazionale italiana. Vivendo stabilmente a Lucrino dal suo arrivo, il nuovo contratto lo porterà oltre i record di permanenza di altre stelle come Koulibaly e Mertens (8 stagioni).

La grande tradizione dei portieri azzurri

Il Napoli vanta una straordinaria storia di numeri uno. Tra i grandi predecessori di Meret c’è Ottavio Bugatti, con 256 partite e otto stagioni memorabili negli anni ’50 e ’60. Morgan De Sanctis detiene il primato di imbattibilità casalinga (799 minuti), superando il precedente record di Luciano Castellini. Indimenticabili Claudio Garella e Giuliano Giuliani, portieri dei due scudetti storici, senza dimenticare Luciano Castellini (202 partite) e Pino Taglialatela, amatissimo dai tifosi per le sue sette stagioni in azzurro.

Anche leggende come Dino Zoff e Pepe Reina hanno lasciato segni profondi, mentre Arnaldo Sentimenti resta il re dei rigori parati (9 su 31).

Meret, con il nuovo contratto, punta dunque ad entrare nell’olimpo dei portieri partenopei.

Riassunto SEO: Alex Meret rinnova con il Napoli fino al 2027 puntando a diventare il portiere con più presenze della storia azzurra, superando leggende come Sentimenti, Bugatti e Castellini.

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