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Champions, il Napoli sempre più avanti anche per i bookmakers

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Prima della partita con l’Ajax al Maradona il Napoli era dato come quota a 7 per la vittoria nel girone  di Champions ma adesso, dopo aver sempre vinto, segnato e fatto sognare con 4 vittorie e il punteggio pieno , a due partite dalla fine della fase (solo il Bayern è a punteggio pieno negli altri gironi) il Napoli sarebbe quotato 1,10 per la vittoria nel girone davanti al Liverpool e all’Ajax già strapazzati dagli azzurri, 2,25 per i quarti, 4-5 per l’arrivo in semifinale e 7,50 se disputa la finale. La vittoria è data a 15. E se accadesse Napoli impazzirebbe di gioia.

 

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Morto in gara il motociclista youtuber Luca Salvadori

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E’ morto ieri Luca Salvadori, pilota di moto trentaduenne e soprattutto youtuber con un canale da oltre 580mila abbonati. Un canale in cui parlava soprattutto della sua passione, le moto. Gareggiava a Frohburg, in Germania, in una gara di superbike dell’Irrc, l’International Road Race Championship. Era partito in pole, poi – riferiscono i media tedeschi – uno dei piloti di casa è caduto in una curva, e lui è stato coinvolto nell’incidente ed è morto poco dopo in ospedale. “Ci ha lasciati inseguendo la sua passione” hanno scritto mamma Monica Allegranzi e papà Maurizio Salvadori, manager musicale con la sua Trident Music di artisti come Jovanotti e Gianni Morandi oltre che patron di Trident Motorsport con team in Formula 2, Formula 3 e Formula Regional. A lui sono arrivate le condoglianze dei Pooh, di cui è stato il primo manager, per la perdita di “un ragazzo meraviglioso ed entusiasta della vita”. E anche quelle di Jovanotti: “grande passione, grande pilota, grande sorriso. Ti ho voluto molto bene, ciao Lu”.

Ma hanno affidato ai social la loro tristezza anche campioni come Pecco Bagnaia, Jorge Martin e anche Marc Marquez gli ha dedicato un pensiero, come pure Fabio Quartararo, Loris Capirossi, Max Biaggi e Valentino Rossi. Nell’ultimo video postato, Luca – nato e cresciuto a Milano – era per la World Ducati Week a Misano (Rimini) dove è sceso in pista per un giro con i campioni della moto Gp come Marquez e Bagnaia che ha poi intervistato. Dopo l’esperienza in MotoE, ha iniziato in questa stagione le gare all’Irrc, con l’obiettivo di arrivare alla competizione su strada più impegnativa di tutte: l’Isle of Man Tourist Trophy, che è considerata una delle corse più pericolose del mondo. E’ morto a Frohburg dove le gare non sono state sospese. L’organizzazione ha deciso di dare libertà agli atleti di scegliere se gareggiare o meno, nonostante qualche protesta arrivata sui social.

È morto “durante una corsa in salita, la specialità che era diventata il suo nuovo amore folle, in tutti i sensi, e nella quale stava emergendo come fenomeno, dopo una vita spesa in pista tra le derivate di serie e una stagione in Moto E” ha ricordato il giornalista Guido Meda in un post commosso. “Era buono e generoso, fiero di essersi reso indipendente rispetto alle opportunità che potevano essere garantite da un papà e da una mamma che non gli avevano mai fatto mancare niente. Ammirava la coerenza. Non si vergognava dell’ansia. Amava gli esseri umani. Amava le moto. Amava la vita” ha aggiunto. “La passione è la cosa più importante, il collante che tiene uniti tutti gli appassionati che abbiamo visto qui in questi giorni. E tutti sentono di far parte di una grande famiglia. I tre giri che ho fatto con i ragazzi della superbike e della moto Gp – ha detto alla fine del suo ultimo video su youtube – sono valsi probabilmente tutto l’anno di gare. E’ stata una emozione unica”.

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F1: Piastri vince a Baku, la Ferrari di Leclerc è 2/a

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Fa festa Oscar Piastri che vince il gran premio dell’Azerbaigian e conquista il secondo successo della sua giovane carriera e soprattutto getta le basi per un futuro radioso. Ne fa le spese, si fa per dire, Charles Leclerc che deve accontentarsi del secondo posto dopo che era partito dalla pole position e la difesa strenua della posizione nonostante le difficoltà con le gomme dure. Sul podio sale anche George Russell, che ‘approfitta’ dell’incidente tra Sainz e Perez al penultimo giro. Scattato alle spalle di Leclerc, Piastri ha gestito la gara fino al primo pit stop, salvo poi sferrare l’attacco al monegasco subito dopo, approfittando di un pit stop ritardato di un giro della Ferrari che gli ha permesso di azzerare i cinque secondi di margine accumulati dal rivale.

Una posizione che poi ha difeso con tenacia fino alla bandiera a scacchi. Recrimina invece Leclerc, spesso più veloce di Piastri, ma mai in grado di sferrare un attacco decisivo. In terza posizione, sfruttando un maxi contatto tra Perez e Sainz al penultimo giro (i due erano in piena lotta con Leclerc per il secondo gradino del podio), ha trovato posto Russell, seguito da Lando Norris (in rimonta dalla 15/a posizione), Max Verstappen e Fernando Alonso. L’australiano ha dovuto resistere fino agli ultimi giri ai tentativi del pilota della Ferrari, determinato a riconquistare la leadership. “Ho fatto uno sforzo incredibile e ho resistito per 35 giri”, le parole di Piastri al termine di “una delle migliori gare della mia carriera”.

“Alla partenza ho provato a mettermi davanti ma non c’è stato modo – ha aggiunto il pilota della McLaren – Dopodiché non avevo passo per avvicinarmi a Charles e ho pazientato. Dopo la sosta ci siamo di nuovo avvicinati e sentivo di avere più grip del ferrarista. A quel punto mi sono detto che avrei dovuto provare ad attaccarlo subito. Il sorpasso? Sono partito da lontano, ho rischiato, ma sono riuscito a farcela”. “Ho capito che sarebbe stata difficile non appena abbiamo montato gomme dure – le parole a caldo del monegasco della Ferrari – Eravamo più competitivi con le medie e nel momento in cui abbiamo cambiato mescola, la gara si è complicata. È stata molto difficile, abbiamo cominciato a soffrire. Ho davvero dovuto lottare per tenere gli pneumatici vivi fino alla fine, quando ho cominciato a sfiorare i muri”. “Complimenti a Piastri e alla McLaren, hanno fatto un lavoro eccezionale – ha aggiunto – La McLaren era rapidissima in rettilineo e aveva una trazione leggermente migliore della nostra.

Quando Oscar mi ha passato, ho pensato a mantenere la calma. Purtroppo non mi sono difeso come avrei dovuto, ma come ho detto ero in sofferenza con le gomme e se gli altri sono più bravi di te, meritano di vincere”. Il finale della gara è stato al cardiopalmo quando, durante il penultimo giro Sainz si è reso protagonista di un incidente con la Red Bull di Perez: approfittando del duello tra il messicano e Leclerc per conquistare la seconda posizione lo spagnolo era riuscito a infilarsi tra i due per poi andare lungo in corrispondenza della curva 2. Mentre Perez cercava di recuperare sul ferrarista, le due vetture sono venute a contatto, Sainz ha perso il controllo della sua Ferrari e i due piloti sono finiti inevitabilmente a muro. “Non sono uno che dà la colpa o uno a cui piace fare analisi prima di andare dai commissari, ma so di non avere fatto niente di sbagliato o pericoloso stavolta”, le parole di Sainz. Grazie ai punti ottenuti a Baku, la McLaren supera la Red Bull ed è leader nella classifica del mondiale Costruttori. Appuntamento tra una settimana a Marina Bay per il Gran Premio di Singapore.

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Il tridente dell’Atalanta funziona, Fiorentina sconfitta

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L’allievo Palladino crea parecchi grattacapi al maestro Gasperini, ma alla fine hanno la meglio l’esperienza e un attacco a segno con tutti e tre i titolari. Due colpi di testa di Retegui, al quarto gol di cui tre nella specialità, e De Ketelaere tengono in piedi l’Atalanta di fronte alla Fiorentina, due volte in vantaggio grazie anche alle incursioni in area del grande ex Gosens e fermata dal palo di Kean, autore del 2-1, che al 37′ avrebbe potuto chiudere la partita.

Un equilibrio perfetto fino al sorpasso di Lookman nel recupero del primo tempo. L’occasione che imprime ritmo a un confronto in avvio sonnolento è confezionata da due ex di turno, Colpani col cross e Gosens con la sponda di testa per il sinistro di Mandragora, dritto sui pugni di Carnesecchi. Ma il tentativo dopo vale già il gol viola, con Gosens a impegnare in tuffo di testa il portiere sul pallone rimesso in area proprio da Mandragora dopo il primo angolo di Biraghi allontanato dalla difesa e Martinez Quarta lesto a insaccare sottoporta.

Ai bergamaschi per pareggiare basta il primo cross pulito di Lookman per innescare l’oriundo azzurro che pareggia al 21′. La continuità e la difesa, però, nonostante i rientri di Djimsiti e Kolasinac non sono a favore della squadra di Gasperini, tanto che Mandragora manda sempre in crisi il terzetto arretrato locale: ancora Gosens, in gioco aereo, serve la correzione al volo di piatto di Kean.

L’ex della Juventus, sfuggito a Djimsiti, tiene in gara il collettivo che fin lì ha difeso peggio: Mandragora concede una punizione a Ederson che pennella per lo stacco dell’indisturbato De Ketelaere, poi ci pensa il genio del dribbling Lookman a risolvere la questione del 3-2: tocco del belga e il resto lo fa il nigeriano, rientrando dalla sinistra per trovare l’angolino lungo il primo palo. In avvio di ripresa, con Brescianini dentro per l’Atalanta al posto dell’ammonito Hien e arretramento di De Roon, 4-2 sfiorato al 2′ e al 4′, con Bellanova fermato solo da De Gea sul retropassaggio di Mandragora e lo stesso Lookman a non chiudere bene il tiro ‘a rimorchio’ di Retegui. Poi Mandragora serve bene Kean al limite, ma il destro è sballato.

Il tridente atalantino non affonda i colpi e Palladino opta per Richardson e Ikoné al posto dell’ammonito Mandragora e di Colpani; la contromossa di Gasperini è Zappacosta-Pasalic per Ruggeri-Retegui, anche nell’ottica della sfida all’Arsenal di giovedì prossimo. Dentro Adli per Cataldi e Sottil per Bove subito dopo, sono i bergamaschi a sfiorare di nuovo il gol intorno alla mezzora con De Ketelaere, Zappacosta e Lookman servito da Pasalic, ma De Gea è attento. Al 36′ De Ketelaere si mette alle spalle di Lookman per smarcarlo a sinistra, ma la mira è alta. A 2′ dal 90′ Sottil entra da sinistra e apre il piatto, ma non è un tiro né un passaggio.

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