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Champions: esordio nero per Atalanta, Dinamo cala poker

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Segnatevi questo nome: Dani Olmo. Ne sentirete parlare a lungo. Il centrocampista spagnolo e’ infatti l’assoluto protagonista nella lezione di calcio che la Dinamo Zagabria infligge all’Atalanta (4-0), il cui debutto da sogno in Champions League si trasforma presto in un brutto incubo. Se le quattro reti dei padroni di casa portano le firme di Leovac (10′) e dell’imprendibile Orsic (31′, 42′ e 68′), a rubare l’occhio e’ l’ex ‘Masia’ del Barcellona, gia’ protagonista all’ultimo Europeo Under 21: la leggerezza con cui si muove, la pulizia tecnica, le letture di gioco, ad appena 21 anni, sono degne per scomodare paragoni importanti. Un volpone come De Roon e’ annichilito di fronte a cotanta magnificenza e Dani Olmo – scambiato con la meteora Halilovic, ancora di proprieta’ del Milan ma in prestito all’Heerenven – e’ l’architetto delle quattro reti croate: un suo dribbling in un fazzoletto su Djimsiti e la sua conclusione respinta a pochi passi dalla linea da Masiello muovono la difesa dell’Atalantae creano lo spazio per il successivo inserimento centrale di Leovan; un suo passaggio filtrante per l’accorrente Leovan taglia fuori De Roon e Djimsiti e favorisce il cross per il piattone di Orsic; un suo break palla al piede di 50 metri propizia il tris croato, con il traversone di Stojanovic, la sponda di Adami e il colpo di testa di Orsic; una sua azione insistita – ma un po’ confusa – lascia a Theophile-Catherine lo spazio per l’imbeccata al tris personale di Orsic (poi uscito con una standing ovation dello stadio Maksimir). Una punizione severa, durissima, brutale per l’Atalanta. E il riscatto di tanti bocciati dal nostro campionato: Petkovic-Orsic, un tandem d’attacco con un passato da dimenticare a Bologna e Spezia, e Bjelica, esonerato sempre dallo Spezia nel 2015. Per l’Atalanta non c’e’ niente da salvare, se non l’emozione per l’esordio assoluto nel Gotha del calcio europeo e per i 3mila spettatori al seguito (mille dei quali entrati in ritardo, dopo essere stati bloccati per ora in frontiera dalla polizia croata). La Dea viene sconfitta proprio sui suoi punti di forza: aggressivita’ e velocita’. Un solo squillo nel primo tempo, al 6′, con una bella percussione laterale di Ilicic, il cui tiro-cross sfiora la traversa. Gasperini e’ ben presto ammutolito in panchina, una sfinge di sale: guarda sconsolato il suo vice Gritti e abbandona all’intervallo la difesa a tre, con gli inserimenti di Pasalic e Malinovskyi al posto di Masiello e Frueler. Il 4-3-3 e i nuovi danno una piccola scossa all’Atalanta (Pasalic sfiora due volte la rete, Livakovic fa un miracolo su Zapata) ma la reazione resta flebile. Una resa su tutti i fronti. La ”curiosita”’ di Gasperini di vedere l’impatto della sua squadra in Champions e’ stata tradita. Ma non c’e’ tempo di rammaricarsi: il prossimo 1 ottobre a San Siro contro lo Shakhtar e’ gia’ una gara da dentro o fuori.

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Champions, il Real Madrid di Ancelotti batte il City ai rigori e vola in semifinale

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Il “re” di coppe piazza un altro colpo: il Real Madrid di Carlo Ancelotti raggiunge la semifinale di Champions League dopo una battaglia durissima contro il Manchester City di Pep Guardiola. Raggiunge così Del Bosque come il secondo allenatore del Real Madrid con più presenze in Champions.

Con uno spettacolare pareggio 3-3 nell’andata, i Blancos di Carlos Ancelotti si sono imposti dopo i rigori (5-4) nel ritorno dei quarti di finale all’Etihad Stadium. Nonostante un inizio frenetico, con il Real che si è portato in vantaggio al 12’ grazie a Rodrygo e il Manchester City che ha colpito la traversa con Haaland, il primo tempo si è chiuso sull’1-1, firmato da De Bruyne al 76’. Il ritmo del match è stato incandescente, con entrambe le squadre impegnate in rapidi scambi e azioni fulminee. Nonostante gli sforzi di entrambi i lati nei tempi regolamentari e supplementari, il risultato è rimasto invariato.

La partita è stata caratterizzata da un gioco tattico, con Pep Guardiola e Carlo Ancelotti che hanno orchestrato le loro mosse con maestria. Ma è stata la lotteria dei rigori a decretare il vincitore, con il Real Madrid che ha avuto la meglio, accedendo così alla semifinale per il quarto anno consecutivo. Ora, i Blancos si preparano ad affrontare il Bayern Monaco in un’altra sfida emozionante per un posto nella finale di Champions League.

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Champions, il Bayern va in semifinale battendo l’Arsenal di misura

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Il Bayern Monaco si consola del campionato deludente conquistando l’accesso alla semifinale di Champions League dopo una vittoria cruciale sul campo dell’Arsenal. Con un risultato finale di 1-0 all’Allianz Arena nel ritorno dei quarti di finale, i bavaresi hanno dimostrato ancora una volta la loro forza e determinazione. Il momento decisivo è arrivato nella ripresa, quando Kimmich ha trovato la rete di testa su un preciso cross di Guerreiro al minuto 63’.

La partita è stata caratterizzata da un dominio del Bayern, che ha colpito due volte il palo nella stessa azione all’inizio della ripresa, con Goretzka e Guerreiro, mettendo a dura prova la difesa dell’Arsenal. Nonostante i tentativi dei Gunners di reagire grazie ad un ottimo Jorginho, il Bayern ha mantenuto saldamente il controllo del gioco e ha difeso con determinazione il proprio vantaggio fino al fischio finale.

Questo risultato segue il pareggio 2-2 nell’andata all’Emirates di Londra, confermando la superiorità complessiva del Bayern Monaco nella doppia sfida. Ora, i bavaresi si preparano ad affrontare la vincente tra Manchester City e Real Madrid nella semifinale.

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Calcio, Ronaldo ha vinto l’arbitrato con la Juventus che dovrà versargli quasi 10 milioni di euro

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Cristiano Ronaldo Vince la Controversia per gli Stipendi Arretrati: Terzo Tentativo di Arbitrato Risolutivo

Dopo una lunga disputa legale, Cristiano Ronaldo ha finalmente ottenuto giustizia nel suo reclamo per il pagamento di 19,5 milioni di euro di stipendi arretrati. Al terzo tentativo di arbitrato, l’ex giocatore della Juventus ha visto riconosciuta la sua ragione in sede stragiudiziale. E la Juve dovrà pagare 9.774.166 milioni di euro ai quale aggiungere gli interessi: si tratta di quanto il calciatore avrebbe dovuto incassare al netto di tasse e contributi.

Il collegio di arbitri incaricato di decidere sulla controversia è composto da Gianroberto Villa, Roberto Sacchi e Leandro Cantamessa. Questa squadra di esperti ha esaminato attentamente il caso e ha concluso che Ronaldo aveva diritto ai pagamenti richiesti.

Il team legale che ha rappresentato Cristiano Ronaldo è stato guidato da professionisti di alto livello, tra cui Emanuele Guastalla, John Shehata e Fabio Iudica. Quest’ultimo, oltre a essere un avvocato stimato, è anche docente di diritto sportivo all’Università Bicocca di Milano, portando una vasta esperienza e competenza nel settore.

La decisione dell’arbitrato rappresenta un importante traguardo per Ronaldo e il suo team legale, che hanno lottato strenuamente per far valere i  diritti contrattuali. Il riconoscimento della sua ragione sottolinea l’importanza di risolvere le controversie in modo equo e trasparente, garantendo che i professionisti dello sport siano trattati con giustizia e rispetto.

La vittoria di Ronaldo in questa battaglia legale non solo ha un impatto finanziario significativo per lui personalmente, ma invia anche un messaggio importante all’industria dello sport riguardo alla necessità di rispettare i contratti e gli accordi stipulati con i giocatori.

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