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Champions: caos a Madrid, Simeone attacca Guardiola

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E’ finita a insulti e sputi nel tunnel verso gli spogliatoi del Wanda Metropolitano, con la polizia costretta ad intervenire per dividere i piu’ inferociti tra i giocatori che cercavano di venire alle mani. Epilogo degno di un torneo dilettantistico per il ritorno dei quarti di Champions tra Atletico Madrid e Manchester City. Sfida gia’ caldissima in campo, al fischio finale si e’ apertamente sfiorata la rissa. Rimasta a livello verbale tra l’allenatore degli inglesi Pepp Guardiola e quello degli spagnoli Diego Simeone, ma comunque capace di lasciare lividi. La tensione si era andata accumulando fin dall’andata, dopo lo striminzito 1-0 a favore del City. Giustificato da Guardiola con lo schieramento 5-5-0 adottato dal collega, accusato di aver pensato solo a difendersi all’Etihad, secondo un’interpretazione del calcio “preistorica”. Parole che hanno evidentemente ferito l’argentino, anche se ieri il catalano ha affermato che non era sua intenzione criticare il modulo degli avversari: “Ho solo detto che quando una squadra difende con tanti uomini e’ molto difficile segnare: e’ pura logica”. Cosi’, dimenticati i reciproci complimenti prepartita, Simeone ha risposto usando il fioretto, ma per lasciare il segno: “Molte volte chi dispone di grande lessico e’ intelligente nel lodarti, anche se con disprezzo. Noi forse abbiamo meno lessico, ma non siamo stupidi”. Stupidi no, molto arrabbiati certamente si’. A fine partita un pestone di Felipe su Phil Foden e’ costato l’espulsione al giocatore dei Colchoneros. Tensione alle stelle e diversi giocatori e membri degli staff coinvolti. Stefan Savic, punito con un cartellino giallo, era tra i piu’ aggressivi. Altri giocatori, tra i quali Sime Vrsaljko, Jack Grealish e Kyle Walker, venivano trattenuti dai compagni di squadra. La polizia ha dovuto intervenire nel tunnel. “Sappiamo che a volte provano a fare cose del genere e l’abbiamo gestita bene – ha commentato il difensore del City John Stones – Abbiamo mantenuto la calma ed in questo siamo stati davvero bravi. In situazioni del genere e’ facile lasciarsi trascinare in azioni delle quali poi ti penti”.

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Cronache

Napoli, sequestrata nave turca con grano ucraino: conteneva sigarette di contrabbando

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Nave carica di mais e grano ucraino e sigarette di contrabbando. Carabinieri arrestano 4 persone, anche il comandante del cargo

Si tratta di una nave turca, battente bandiera panamense, dove i carabinieri della sezione operativa e radiomobile di Castellammare di Stabia hanno trovato migliaia di pacchetti di sigarette di contrabbando. Proveniente dall’Ucraina con un carico di mais e grano e attraccata nel porto di Torre Annunziata, l’imbarcazione nascondeva nella stiva circa 7000 pacchetti di sigarette di origini serbe ma destinate verosimilmente al mercato nero napoletano.

In manette il comandante della nave, un 39enne siriano di Tartus e 3 oplontini di 68, 57 e 58 anni. Questi ultimi avevano appena prelevato 500 stecche del carico (5000 pacchetti) e li avevano stipati in un’auto. Sono stati arrestati per contrabbando di tabacchi esteri.

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Esteri

Usa bloccano bozza su adesione piena Palestina all’Onu

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Gli Usa hanno bloccato con il veto la bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che raccomandava l’adesione piena della Palestina alle Nazioni Unite. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore (Algeria, Russia, Cina, Francia, Guyana, Sierra Leone, Mozambico, Slovenia, Malta, Ecuador, Sud Corea, Giappone), 2 astensioni (Gran Bretagna e Svizzera) e il no degli Stati Uniti.

La brevissima bozza presentata dall’Algeria “raccomanda all’Assemblea Generale che lo stato di Palestina sia ammesso come membro dell’Onu”. Per essere ammessa alle Nazioni Unite a pieno titolo la Palestina doveva ottenere una raccomandazione positiva del Consiglio di Sicurezza (con nove sì e nessun veto) quindi essere approvata dall’Assemblea Generale a maggioranza dei due terzi.

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La morte di Mattia Giani sul campo di calcio, l’accusa del giudice sportivo: l’ambulanza arrivò dopo 17 minuti

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Una tragedia ha colpito il mondo del calcio toscano con la morte del calciatore Mattia Giani durante una partita tra Lanciotto e Castelfiorentino. Il giudice sportivo della Figc – Lega Dilettanti toscana ha ora fornito una ricostruzione dettagliata degli eventi che hanno portato alla tragedia e delle decisioni conseguenti.

Secondo il giudice sportivo, l’ambulanza è arrivata allo stadio di Campi solo 17 minuti dopo che i soccorsi sono stati richiesti per Mattia Giani. Durante questo periodo, i soccorsi sono stati forniti da un massaggiatore ospite e da un medico presente in tribuna, che sembra che abbiano utilizzato un defibrillatore per tentare di rianimare il giocatore. Successivamente, una prima ambulanza è giunta sul posto e ha continuato le operazioni di soccorso con l’aiuto di altri volontari che sono arrivati con un’altra ambulanza pochi minuti dopo. Nonostante gli sforzi dei sanitari, il calciatore è stato dichiarato morto dopo il suo trasferimento in ospedale.

Il giudice sportivo ha ritenuto giustificata la sospensione della partita, che è stata interrotta al 14′ del primo tempo, a causa dell’inevitabile turbamento di giocatori e dirigenti causato dall’evento tragico. Inoltre, ha deciso che la parte restante della partita dovrà essere recuperata in un secondo momento.

La squadra Lanciotto è stata multata di 400 euro “per mancanza di ambulanza e/o medico”,  sanzione prevista per questa mancanza.

“Giova sottolineare – scrive ancora il giudice sportivo – come il rispetto del grave evento anche da parte della società Lanciotto Campi Bisenzio e dei componenti la terna arbitrale sia sintomo di grande osservanza dei valori della solidarietà e della correttezza sportiva”.

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