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Cronache

Certificò che Giuseppe Setola era cieco: condannato a 10 anni e 6 mesi l’oculista Aldo Fronterrè, 9 anni al killer dei Casalesi

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Grazie al certificato di quasi totale cecità il killer dei Casalesi Giuseppe Setola fu scarcerato perché incompatibile con il regime carcerario e trasferito a Pavia vicino alla clinica Maugeri dove avrebbero dovuto curarlo. Ma Setola ci vedeva benissimo e nell’aprile del 2008 scappò e diede il via alla più sanguinosa stagione degli ultimi tempi. In pochi mesi si lasciò alle spalle 18 cadaveri e una decina di feriti. E il dottor Aldo Fronterrè, oculista, è stato condannato a 10 anni e mezzo di carcere e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e per due anni dalla professione medica. Anche il boss è stato condannato per simulazione di reato: altri 9 anni che si vanno ad aggiungere a tutti quelli ai quali è stato e sarà condannato via via che i processi che lo riguardano arriveranno a conclusione. La sentenza è stata pronunciata dal collegio presieduto dal giudice Di Girolamo del tribunale di Santa Maria Capua Vetere al termine di una camera di consiglio durata oltre 4 ore. Secondo il pm Alessandro Milita la perizia era “mostruosa” indicando Fronterrè come il responsabile morale degli omicidi commessi da Setola.

Quando Setola ‘o cercato scappò via da Pavia mise insieme altri killer come lui e diede vita a quella che è stata definita l’ala stagista del clan dei Casalesi, non condivisa probabilmente da nessuno dei capi. Un gruppo di schegge impazzite che seminava terrore e morte: la strage degli africani (6 persone uccise), l’uccisione di Domenico Noviello, la sparatoria documentata  da chi li seguiva con l’audio registrato mentre loro cantano andando a cercare di uccidere uno. Insomma Setola usciva in strada a caccia di persone da far fuori, tanto che iniziò a far paura ai suoi stessi sodali. C’era il rischio che potesse ingaggiare conflitti a fuoco con carabinieri o poliziotti in caso li avessero fermati. Insomma seminò il terrore anche all’interno del clan. E se fosse rimasto in carcere tutto questo forse non sarebbe avvenuto. Così la dura sentenza nei confronti dell’oculista Fronterrè in primo grado. Ma c’è di più: su richiesta della DDA e del pm Alessandro Milita che ha definito “mostruosa” la perizia che fece uscire dal carcere Giuseppe Setola, il collegio presieduto da Loredana Di Girolamo ha inviato in Procura i certificati medici ottenuti dal sanguinario killer all’interno del carcere, in prevalenza a suo favore: fatto questo che necessita un supplemento d’indagine e che getta ombre sulla direzione medica del penitenziario di Santa Maria Capua Vetere.

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Cronache

Bambino di 4 anni annega nel parco acquatico di Castrezzato: tragedia e indagini in corso

Tragedia in un parco acquatico a Castrezzato: muore un bambino di 4 anni. Inchiesta della Procura di Brescia per valutare eventuali responsabilità. I dati sugli annegamenti infantili.

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Le speranze si sono spente nella serata di domenica: il bimbo di 4 anni ricoverato in condizioni gravissime dopo essere caduto in una piscina del parco acquatico di Castrezzato, nel bresciano, non ce l’ha fatta. A darne comunicazione sono stati i medici dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove il piccolo era stato trasferito in elicottero e ricoverato in terapia intensiva pediatrica.

Il bambino era in compagnia del padre, che lo ha perso di vista nel primo pomeriggio di venerdì. Dopo alcuni minuti di ricerca, il genitore ha notato il corpicino esanime galleggiare in acqua. I soccorsi sono stati tempestivi, ma le condizioni cliniche sono apparse da subito disperate.

Inchiesta della Procura: si indaga sulle responsabilità

Il parco acquatico è gestito da una società privata. Sull’accaduto è stata aperta un’inchiesta dalla Procura di Brescia, con il pubblico ministero Caty Bressanelli che ha affidato ai Carabinieri l’ascolto dei genitori e dei bagnini presenti al momento della tragedia. Si indagherà su eventuali negligenze nei controlli e nelle misure di sicurezza, anche se il dramma pare essere figlio della fatalità.

La famiglia, residente a Rovato, era già stata altre volte in quel parco. Il bambino, secondo quanto emerso, non sapeva nuotare. Resta da chiarire quanto tempo sia rimasto in acqua prima dell’intervento dei soccorsi.

I numeri drammatici degli annegamenti tra i più piccoli

Secondo l’Osservatorio per la prevenzione degli annegamenti, ogni anno in Italia muoiono circa 330 persone per annegamento. Il 53% delle vittime ha meno di 12 anni. Si parla di circa 41 decessi l’anno tra bambini e adolescenti, con un’incidenza altissima tra i maschi (81%).

Andrea Piccioli, direttore generale dell’Istituto Superiore di Sanità, sottolinea: “Instaurare un corretto rapporto con l’acqua è fondamentale per la crescita dei nostri bambini, e con alcune attenzioni si possono ridurre i rischi”. Il pericolo non risparmia nemmeno pozze d’acqua o stagni. “L’acqua esercita un’attrazione fatale su qualsiasi bambino”, afferma Vincenzo Ferrara, che ha curato il rapporto.

(L’immagine in evidenza non è reale ma è stata realizzata con sistemi di intelligenza artificiale) 

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Cronache

Ragazzo fugge da Volante a Marina di Ravenna mentre la polizia interviene per salvare una 15enne aggredita

Fuga ripresa in un video virale.

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Nella notte tra venerdì e sabato, a Marina di Ravenna, un ragazzo è riuscito a sfuggire al controllo della polizia dopo aver sfondato il finestrino di una Volante. La scena è stata ripresa e pubblicata dal gruppo Facebook Welcome to favelas, diventando rapidamente virale.

Poliziotti costretti ad allontanarsi per soccorrere una minorenne

Il giovane era stato inizialmente fermato con l’accusa di aver compiuto furti tra le auto in sosta, ma non era stato arrestato. Era stato collocato in attesa di identificazione all’interno dell’auto di servizio, proprio mentre due agenti sono stati costretti ad allontanarsi urgentemente.

Il motivo? Poco distante, una 15enne era stata aggredita a colpi di catena e lasciata a terra sanguinante da un 27enne di origine egiziana, che aveva anche rapinato i cellulari a due ragazzi. L’intervento della pattuglia è servito a evitare il linciaggio dell’uomo e a prestare i primi soccorsi alla giovane ferita, per cui i medici hanno stilato una prognosi di 20 giorni.

Nessun arresto per la rapina: non c’era più la flagranza

La dinamica della serata, resa caotica dalla contemporaneità dei due episodi, ha portato a un paradosso giudiziario: la Procura non ha potuto convalidare l’arresto del 27enne per rapina aggravata e lesioni, in quanto fuori dalla flagranzadel reato. Una decisione che alimenta polemiche e interrogativi.

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Cronache

Iran a Usa, rappresaglie senza limiti se colpite Khamenei

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L’Iran è pronto a scatenare rappresaglie asimmetriche “senza limiti e senza restrizioni” di sorta laddove gli Usa dovessero prendere di mira l’86enne ayatollah Ali Khamenei, Guida Suprema della Repubblica Islamica. L’avvertimento, dopo gli attacchi americani delle ultime ore contro tre impianti nucleari iraniani, viene da “un alto funzionario” di Teheran citato in forma anonima dal sito della Reuters. Si tratta “della più rossa delle linee rosse”, ha ammonito la fonte, aggiungendo che “qualunque mossa contro il supremo leader chiuderebbe la porta a ogni negoziato e innescherebbe una risposta senza limiti e senza restrizioni”.

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