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Ceferin rieletto presidente dell’Uefa, Gravina vice con obiettivo Euro2032

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Il tanto bistrattato calcio italiano conta ancora, eccome. Nel giorno in cui Aleksander Ceferin (nella foto in evidenza con Aurelio de Laurentiis) è stato rieletto alla guida dell’Uefa per altri quattro anni, fino al 2027, l’Italia incassa un prestigioso riconoscimento, vale a dire la nomina di Gabriele Gravina a vicepresidente. Il numero 1 della Figc sarà affiancato in tale carica dalla dirigente gallese Laura McAllister. Gravina era già membro del Comitato Esecutivo del massimo organismo calcistico europeo dall’aprile 2021, quando aveva ricevuto 53 preferenze su 55 risultando il più votato nella storia della confederazione. Ormai quella di Gravina, al fianco del presidente Ceferin, è una scalata al vertici del calcio europeo che può far solo ben sperare per il futuro del nostro movimento. “Ringrazio Ceferin e i colleghi della Uefa per questo prestigioso incarico che rappresenta un segnale di fiducia importante, sia a livello personale che per la Federazione”, le prime parole del numero uno della Figc dopo la nomina.

Gabriele Gravina. Vice presidente dell’Uefa

“In questi ultimi anni, sia in Comitato Esecutivo che nelle Commissioni, abbiamo lavorato incessantemente, con grande serietà e spirito di collaborazione per lo sviluppo del calcio europeo, facendo squadra e affrontando temi di estrema complessità. Continueremo a farlo con la stessa passione e la stessa abnegazione per affrontare le grandi sfide che attendono il calcio continentale”, ha aggiunto.La nomina di Gravina a vicepresidente del massimo organismo calcistico continentale può essere certamente vista come un buon viatico verso l’assegnazione all’Italia degli Europei del 2032. Tra pochi giorni, il 12 aprile, scadranno i termini per la presentazione del dossier di candidatura, poi a settembre la Uefa deciderà in un solo colpo i paesi ospitanti sia degli Europei 2028 (Regno Unito e Irlanda in pole postion, ndr) sia del 2032. L’avversaria più temibile per l’Italia è certamente la Turchia, mentre appare improbabile l’assegnazione alla Russia vista l’aggressione dell’Ucraina.

Intanto oggi su proposta del ministro dello Sport e dei Giovani Andrea Abodi, è stato adottato il Dpcm per l’istituzione del Comitato interistituzionale a supporto della candidatura dell’Italia. Questo Decreto, associato a tutta la documentazione di garanzia firmata dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, contribuirà a comporre l’articolato ‘Dossier finale’ che la Figc presenterà all’Uefa entro il 12 aprile 2023. Il Comitato individuerà e condividerà le strategie, le scelte organizzative, le misure di carattere legislativo e le soluzioni operative a favore degli Europei, contribuendo a individuare anche gli strumenti finanziari e di garanzia che consentiranno di raggiungere il duplice obiettivo: ottenere l’organizzazione di Euro32 e, in ogni caso, ammodernare il patrimonio-stadi italiano. Particolare attenzione sarà quindi riservata proprio allo sviluppo delle infrastrutture, in un’ottica di riqualificazione e rigenerazione urbana. Tornando alla rielezione di Ceferin, si è trattato di un pro forma visto che il dirigente sloveno era l’unico candidato.

“Proteggere questo gioco è la nostra missione. Il nostro obbiettivo. Il nostro scopo. La nostra ragion d’essere”, le sue prime parole dal palco di Lisbona prima dell’elezione. “Siamo stati eletti e abbiamo il dovere di dare l’esempio. Non dobbiamo mai dimenticarlo. Tutti noi”, ha aggiunto. Nel corso del suo intervento, Ceferin è tornato ad attaccare i fautori del progetto Superlega, come ormai fa in ogni sua esternazione. “Ci sono state tentazioni, e anche tentativi, di creare nuovi modelli – ha ricordato Ceferin con chiaro riferimento alla Superlega – ma sono in conflitto con il modello europeo che ci è tanto caro”. “Il nostro modello si basa sul merito sportivo. E dalle nostre parti, il merito non ha prezzo! Il merito non può essere rivendicato e non può essere acquisito. Può solo essere guadagnato. Stagione dopo stagione. Dentro e fuori dal campo. Non c’è spazio per gli accordi sottobanco in questo continente. Penso che lo abbiamo chiarito, tutti insieme”, ha tuonato. Infine guardando al futuro, il numero 1 dell’Uefa ha ricordato che “l’aumento del 21% dei fondi HatTrick per il prossimo ciclo non è né carità né clientelismo. È stato pensato per consentire a uno dei più grandi programmi di sviluppo sportivo del mondo di continuare a sostenere le federazioni nazionali in tutta Europa. Investiremo quasi un miliardo di euro nello sviluppo del gioco”.

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Esteri

Parigi, arrestato l’uomo che minacciava di farsi saltare nel consolato dell’Iran: era disarmato

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È stato arrestato l’uomo che si era asserragliato nel consolato dell’Iran a Parigi: aveva minacciato di farsi saltare per aria ma quando è uscito dallo stabile, perquisito, non aveva nessun esplosivo addosso: l’uomo però era già stato indagato per un incendio nei locali del consolato nel 2023.  L’uomo,  61 anni, aveva giustificato il gesto spiegando che voleva sostenere il movimento di protesta in Iran nato  dopo la morte di una ragazza arrestata dalla polizia perché non portava bene il velo. Per quell’episodio venne condannato a otto mesi con la condizionale, oltre ad essere colpito da un divieto di recarsi nel 16esimo arrondissement di Parigi, proprio dove si trova il consolato iraniano.

Sul posto la polizia ha inviato unità di intervento rapido ed ha istituito un perimetro di sicurezza in diverse strade intorno a Place du Trocadero, dove si trova il consolato iraniano, un luogo affollato che è proprio di fronte alla Torre Eiffel. Il consolato iraniano a Parigi non è mai molto affollato e vengono rilasciati pochi visti, a causa della freddezza tra i due paesi.

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Cronache

Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Cronache

Napoli, sequestrata nave turca con grano ucraino: conteneva sigarette di contrabbando

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Nave carica di mais e grano ucraino e sigarette di contrabbando. Carabinieri arrestano 4 persone, anche il comandante del cargo

Si tratta di una nave turca, battente bandiera panamense, dove i carabinieri della sezione operativa e radiomobile di Castellammare di Stabia hanno trovato migliaia di pacchetti di sigarette di contrabbando. Proveniente dall’Ucraina con un carico di mais e grano e attraccata nel porto di Torre Annunziata, l’imbarcazione nascondeva nella stiva circa 7000 pacchetti di sigarette di origini serbe ma destinate verosimilmente al mercato nero napoletano.

In manette il comandante della nave, un 39enne siriano di Tartus e 3 oplontini di 68, 57 e 58 anni. Questi ultimi avevano appena prelevato 500 stecche del carico (5000 pacchetti) e li avevano stipati in un’auto. Sono stati arrestati per contrabbando di tabacchi esteri.

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