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Cronache

C’è troppa gente per strada, conteremo migliaia di morti

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C’è troppa gente per strada. C’è troppa gente che circola inutilmente per strada. Non hanno da fare acquisti. Non hanno da fare commissioni di lavoro nei settori lasciati aperti dal Governo. Non sono dei poveri cristi che consegnano merce varia. Non sono dipendenti delle Poste che devono lavorare e consegnare corrispondenza. Non sono degli operatori ecologici (onore a questi lavoratori) che ci ripuliscono la città e da qualche settimana la sanificano pure (perchè prima non accadeva resterà un mistero come quelli di Fatima). Non son medici, infermieri o portantini. Insomma c’è troppa gente inutile che non ha nulla da fare e se ne va a zonzo per la città mettendo a rischio l’immenso lavoro fatto dalla stragrande maggioranza di cittadini che osservano le regole di distanziamento sociale e tutte le norme del DPCM oltre che le ordinanze regionali per frenare, fermare, contenere il contagio. Se questi idioti, questi sconsiderati non riescono a capire con le buone che oggi le regole sono quelle di restare a casa e uscire solo se ricorrono alcuni motivi, allora qualcuno deve prenderli per il collo e spingerli dentro le loro caverne (lo dico solo per affiliarli ai cavernicoli non per criticare le loro belle case). E allora, l’appello è alle forze dell’ordine tutte che stanno facendo un lavoro straordinario e che non finiremo mai di ringraziare. Mandate a casa questi imbecilli. Chiudete in casa questi criminali. Usate la legge e riducete al silenzio chi non rispetta le regole. Chi sta combattendo contro il coronavirus (non solo chi è al fronte, medici, infermieri, portantini etc etc etc) standosene a casa vuole che tutti osservino le norme del Governo, della Regione, del sindaco, delle autorità sanitarie. Non possiamo perdere questa battaglia contro questo nemico invisibile per colpa di chi, tra le nostre fila, ci spara addosso.

*Il video è relativo ad un servizio girato tre giorni fa. Nel frattempo in numero dei contagiati è salito, anche di parecchio. Siamo a 2500 circa il primo aprile. Ma resta un numero di contagiati in linea con quella che è una situazione gestibile dalla sgangherata sanità campana ridotta in macerie da 15 anni di tagli e mala gestione. 

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Cronache

Processo Cospito, sentenza definitiva: 23 anni di carcere

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La Corte di Cassazione ha emesso una decisione definitiva riguardo ai ricorsi presentati dalle difese di Alfredo Cospito e Anna Beniamino, confermando le pesanti condanne per i loro presunti ruoli nell’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano nel 2006. I due sono stati giudicati colpevoli di “devastazione, saccheggio e strage”, oltre ad altri reati connessi all’attività di un’associazione sovversiva.

Alfredo Cospito dovrà scontare una pena di 23 anni di reclusione, mentre Anna Beniamino è stata condannata a 17 anni e 9 mesi di reclusione. Con questa decisione della Cassazione, le condanne diventano irrevocabili, mettendo definitivamente fine a un lungo processo legale che ha coinvolto i due anarchici.

 

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Cronache

Per i Ponti 16 milioni di partenze e 5,5 miliardi di spesa

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Quasi 16 milioni di partenze e una complessivamente circa 5,5 miliardi di euro: è il bilancio sui ponti di primavera fatto dall’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg. Un 1 milione di turisti faranno un viaggio di 6 pernottamenti o più a destinazione, unendo quindi le due festività. Se poi il meteo si stabilizzasse, in particolare per quel 30% circa che punta alle località balneari, questi valori potrebbero crescere ulteriormente, sfiorando i 20 milioni di partenze per circa 6 miliardi in termini di spesa.

Resta assolutamente maggioritaria, nel panorama complessivo dei due ponti, la scelta di strutture turistico ricettive per i pernottamenti a destinazione: tra il 55% e il 60% a seconda del periodo preso in considerazione, anche se, per quello del 1 maggio, raddoppia la percentuale di coloro che optano per affitti brevi (dal 6% al 12%).

La Festa della liberazione – che cade di giovedì e quindi configura un ponte particolarmente allettante – vedrà oltre 9 milioni di italiani in viaggio, circa un milione in più dello scorso anno, confermando quindi la buona performance della domanda interna di turismo che, da febbraio, sembra avere superato la fase di “stanca” che l’aveva contraddistinta per buona parte del secondo semestre dello scorso anno. Abbastanza concentrata la scelta delle destinazioni, con il 31% che opta per località della costa e un ulteriore 31% che punta invece a borghi, città e città d’arte, mentre 1 italiano su 10 preferisce la montagna.

Ma soprattutto, nel confronto con lo stesso periodo del 2023, aumenta di ben 6 punti percentuali la schiera di coloro che si spingono al di fuori della propria regione, restando comunque in Italia (il 47%) o andando all’estero (17%). Positive anche le previsioni per il ponte del primo maggio con quasi 7,5 milioni di italiani in viaggio, un milione dei quali però, come detto, in vacanza già dal 25 aprile.

Qui pesa di più, almeno per il momento, la variabile delle condizioni metereologiche: un’incertezza che si riversa sulla scelta delle destinazioni, con quelle balneari che scendono lievemente, passando al 26%, mentre borghi, città e città d’arte totalizzano complessivamente un 22%, 9 punti in meno del ponte della liberazione; terza tipologia di destinazione, le località di campagna, con una componente rilevante di seconde case, che realizza il 14% delle preferenze.

Stabile la montagna. Anche in questo caso aumenta, rispetto all’anno scorso, il raggio di spostamento degli italiani in viaggio: si riduce infatti di 12 punti percentuali (dal 51% al 39%) la quota di chi resterà vicino a casa o, comunque, nella propria regione, e aumenta di 14% quella di chi si recherà all’estero.

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Campi Flegrei, la terra trema ancora, epicentro a Bacoli

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Continuo a tremare la terra nei campi Flegrei: magnitudo 2.1, epicentro a Bacoli alla profondità di poco più di 2 km. Anche ieri erano state registrate delle scosse a Pozzuoli, poco più che strumentali ma pure avvertite dalla popolazione. Paura ma nessun danno. Pochi hanno deciso di scendere in strada anche a causa del maltempo che ha imperversato per tutta la notte con piogge forti e temporali.

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