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Cronache

Catturati 7 giovanissimi rapinatori mentre si spartivano il bottino di una rapina ad una tabaccheria, hanno tutti tra i 17 e i 18 anni

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I carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato un gruppo di giovani (cinque minorenni e due maggiorenni) tra i 15 e i 18 anni, responsabili di una rapina a mano armata perpetrata all’interno di una tabaccheria nel quartiere di Pianura. I giovani sono stati sorpresi in un cortile del quartiere mentre si spartivano la somma di denaro appena rapinata.
A compiere materialmente la rapina sono stati cinque minori con un complice in fase di identificazione: due si sono occupati delle fasi di sopralluogo, individuando la posizione delle telecamere simulando l’acquisto di una confezione di “cartine”; dopo dieci minuti sono entrati gli altri quattro, tutti coi volti coperti da bandane e cappucci. Il primo ha fatto irruzione spalancando la porta con la mano destra e lasciando un’impronta palmare rilevata poi dalla Sezione Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri di Napoli, essenziale per cristallizzare la sua identità. Dopo di lui è entrato il secondo, armato di una pistola revolver – risultata una riproduzione priva di tappo rosso – che ha puntato contro la titolare e una commessa: ha superato con un salto il bancone e, continuando a minacciare le donne, ha iniziato a riempire le tasche con monete e banconote prese dalla cassa; ha poi costrette le commesse ad aprire la porta che permette di accedere al retrobancone, facendo entrare il terzo complice, armato di sfollagente.

Recuperati circa 940 euro, sono fuggiti per le vie limitrofe cercando di far perdere le proprie tracce; dopo pochi minuti tutti e sette si sono riuniti e proprio in tale occasione uno dei due maggiorenni, Antonio Mangiapia, 19 anni, ha raccolto intorno a sé i complici quando si è trattato di spartire e distribuire il denaro sottratto con violenza alle vittime. Accanto a lui un suo coetaneo, sul cui ruolo gli investigatori stanno svolgendo ulteriori approfondimenti.

I Carabinieri hanno identificato i sette grazie alle indagini svolte nei minuti immediatamente successivi, ovvero attraverso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza degli esercizi commerciali della zona ed il confronto con gli indumenti indossati dai rapinatori, oltre che grazie alla comparazione delle impronte lasciate sul luogo del reato.  I militari, inoltre, hanno sequestrato a carico dei sette la refurtiva, il revolver, un coltello con lama “ad artiglio” e le bandane.
I due maggiorenni sono stati tradotti al carcere di Poggioreale, mentre per i minorenni si sono aperte le porte del C.P.A. dei Colli Aminei. Ieri mattina, dopo gli interrogatori di convalida, per i tre minori protagonisti dell’irruzione nella tabaccheria è stato disposto il collocamento in comunità.

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Omicidio di Santo Romano a San Sebastiano al Vesuvio, l’assassino 17enne ammette di aver sparato

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Avrebbe prima provato a negare e avrebbe poi ammesso di avere sparato il ragazzo di 17 anni in stato di fermo per l’omicidio di Santo Romano (nella foto in evidenza), il giovane di 19 anni ferito a morte a San Sebastiano al Vesuvio nella notte tra venerdì e sabato. È ciò che trapela dagli inquirenti che indagano sul delitto del 19enne nel napoletano. Al giovane i carabinieri sono risaliti visionando le immagini della videosorveglianza in zona, che mostrano una minicar che si allontana poco dopo l’esplosione dei colpi. Per l’individuazione del 17enne decisive sono state anche le tante testimonianze raccolte.

Le testimonianze raccolte, secondo quanto filtra, sarebbero tutte concordanti nell’indicarlo come l’autore degli spari, anche se c’è chi racconta di averlo visto sempre sulla scena del delitto e chi invece spiega di averlo visto allontanare in un primo momento, per poi ritornare in piazza a bordo della piccola auto sulla quale è stato infine visto allontanarsi una volta avvenuta l’esplosione dei colpi di arma da fuoco La confessione in sede di interrogatorio di fronte al magistrato della Procura minorile di Napoli che indaga su quanto accaduto. La minicar sulla quale viaggiava era già stata fermata la sera prima per un controllo, con le forze dell’ordine che avevano verificato che alla guida c’era il minorenne, già noto per precedenti e di recente scarcerato dal carcere minorile di Nisida.

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Cronache

Frattamaggiore: rientrati a casa i due sposi scomparsi pochi giorni dopo le nozze

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Maria Zaccaria e Pietro Montanino, la coppia di sposi scomparsa da Frattamaggiore (Napoli) il 29 ottobre 2024, sono rientrati a casa. La notizia è stata diffusa dalla trasmissione “Chi l’ha visto?” sui propri canali social. La loro scomparsa, avvenuta pochi giorni dopo il matrimonio celebrato il 25 ottobre, aveva destato preoccupazione nella comunità locale.

Durante la loro assenza, i due figli della coppia, un neonato e un bambino più grande figlio della donna, erano stati affidati ai nonni. Le ricerche, che avevano coinvolto anche don Maurizio Patriciello, si sono concluse positivamente con il loro ritorno a casa in buone condizioni.

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Cronache

Pompei: turista newyorkese si introduce di notte negli scavi per scattare foto, denunciato

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Nella notte tra il 2 e il 3 novembre 2024, il personale di vigilanza del Parco Archeologico di Pompei ha rilevato, attraverso i sistemi di videosorveglianza, la presenza di un individuo che si aggirava all’interno del sito dopo esservi entrato da via Villa dei Misteri. L’uomo, un turista newyorkese di 28 anni, incensurato, è stato sorpreso mentre scattava fotografie nelle varie aree degli scavi.

Allertati immediatamente, i Carabinieri della stazione di Pompei sono intervenuti sul posto, identificando e fermando l’intruso. L’uomo è stato denunciato per l’intrusione non autorizzata; al momento, non sono stati riscontrati danni al patrimonio archeologico.

Il direttore del Parco Archeologico ha espresso gratitudine verso il personale del Ministero della Cultura e l’Arma dei Carabinieri per l’intervento tempestivo ed efficace, sottolineando l’efficacia del sistema di sicurezza in atto.

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