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Cronache

Castel Volturno, 15 famiglie abusive sgomberate da Parco Saraceno

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E’ in corso a Castel Volturno (Caserta) lo sgombero, per il momento senza problemi di ordine pubblico, di Parco Saraceno, complesso abusivo edificato negli anni 70 dalla famiglia di costruttori Coppola e dove vivono attualmente una quindicina di famiglie, quasi tutte occupanti senza titolo, con qualcuno che però è proprietario dell’appartamento.

Lo sgombero è stato ordinato dal sindaco Pasquale Marrandino dopo il sopralluogo effettuato nei giorni scorsi da Vigili del Fuoco e Carabinieri su disposizione della Procura di Santa Maria Capua Vetere, che ha confermato le pessime condizioni igienico-sanitarie e strutturali del complesso, dove da anni non si fa manutenzione, e che dunque rappresenta un pericolo per l’incolumità di coloro che vi abitano. Alle operazioni di sgombero, coordinate dalla Questura di Caserta, partecipano oltre alla Polizia di Stato, anche Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Polizia locale di Castel Volturno.

Parco Saraceno, trenta palazzine di tre piani che ospitò inizialmente per circa quindici anni le famiglie di militari americani che lavoravano alla base Nato di Agnano, per poi diventare dimora di famiglie senza casa e di migranti, ha rappresentato negli anni l’emblema della mancata riqualificazione di Castel Volturno, prevista da un contratto di programma del 2003 che avrebbe dovuto cambiare il volto del comune del litorale domitio, facendolo diventare la “Rimini del Sud”. Nella zona di Parco Saraceno in particolare doveva essere realizzato, sulla base di un project financing presentato dalla famiglia Coppola, un porto turistico, ma le opere non sono mai partite; ma ora, con lo sgombero definitivo del complesso – negli anni ce ne sono stati diversi, l’ultimo nel 2018 – l’iter per l’avvio dei lavori del porto potrebbe sbloccarsi e la riqualificazione annunciata diventare realtà.

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Cronache

Fake news su Marino Bartoletti: ci risiamo, sono morto di nuovo

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Una sua immagine in vestaglia in ospedale, le parole ‘mi mancano solo 8…’ e una scritta ad accompagnare la foto ‘Sto morendo’. Una fake news, pubblicata su una pagina Facebook con protagonista il celebre giornalista sportivo, Marino Bartoletti che, preso atto della cosa – per altro già accaduta in passato – replica con ironia, attraverso i suoi profili social, senza però nascondere di non volere farla passare liscia agli autori della falsa comunicazione.

“Dunque ci risiamo – scrive Bartoletti sui suoi profili -. Sono… morto di nuovo. E a distanza di pochi mesi. Provo a prenderla sul ridere (anche se stavolta qualcuno la pagherà davvero cara, perché persino le carogne e gli avvoltoi dovrebbero avere il senso del limite): secondo voi io perdo tempo a morire proprio alla vigilia del settantacinquennale del Festival di Sanremo con tutte le cose che ho da fare? Un affettuoso vaffan@@lo, cari sciacalli di ‘Bella dentro’ (la pagina Facebook in questione, ndr). Per ora vi affido alle coccole della mia affezionata comunità, che penso sia felice di avermi vivo ancora (molto) a lungo”, conclude il giornalista.

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Cronache

Avvocato Pittelli resta libero, respinta istanza Dda Catanzaro

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Rimane in libertà l’avvocato Giancarlo Pittelli, ex parlamentare, condannato dal Tribunale di Vibo Valentia a 11 anni di reclusione nell’ambito del processo Rinascita Scott. La seconda sezione penale del Tribunale di Catanzaro ha infatti rigettato la richiesta di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei suoi confronti avanzata dalla Dda del capoluogo calabrese. Tra le ragioni che hanno portato il collegio a non accogliere la richiesta vi è il fatto che a Pittelli è stato ritenuto concorrente esterno del sodalizio di ‘ndrangheta orbitante intorno alla famiglia Mancuso fino a dicembre 2019 e ‘non vi sono elementi da cui desumere la permanenza, ad oggi, da parte di Pittelli’ e di un concreto, specifico consapevole e volontario contributo alla consorteria. Nell’ordinanza si specifica che quella che difetta è la prova di una attuale, perdurante pericolosità sociale di Pittelli – difeso dal professore Franco Carlo Coppi e dagli avvocati Guido Contestabile, Sergio Rotundo, Giandomenico Caiazza e Francesco Gambardella – nel suo ruolo di concorrente esterno.

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Fieg, destinare a giornali quota risorse per cinema e spettacolo

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“Riteniamo sia da superare la periodicità degli interventi di sostegno e potenziamento delle pagine culturali dei quotidiani con un’integrazione della norma che renda strutturale la previsione degli interventi per gli anni successivi al 2025” e che si debba “destinare una percentuale minima, di almeno il 2%, delle risorse destinate annualmente al sostegno del cinema degli spettacoli dal vivo per ampliare l’offerta culturale dei quotidiani, così da assicurare la necessaria copertura informativa al complesso dell’attività di cinema, spettacoli e cultura”. Lo ha detto il presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti, intervenendo in Commissione Cultura della Camera dove sono in corso le audizioni sul decreto Cultura. Riffeser ha comunque giudicato il decreto “un primo provvedimento sperimentale che può sicuramente dare un contributo al settore molto in difficoltà com’è quello della carta stampata e che ha indotto molti editori a ridurre foliazioni e contenuti”.

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