Collegati con noi

Cronache

Caso Cospito: scorta a Ostellari, Delmastro e Donzelli

Pubblicato

del

Una lista di persone ritenute a rischio e per le quali potrebbe essere necessario innalzare il livello di sicurezza, con servizi di tutela ‘assegnati’ in via d’urgenza come quelli già attivati per i due sottosegretari alla Giustizia Andrea Delmastro e Andrea Ostellari e per il vicepresidente del Copasir Giovanni Donzelli.

Dopo il rafforzamento della vigilanza sui luoghi sensibili, sale il livello di attenzione da parte degli apparati di sicurezza per prevenire possibili azioni violente degli anarco insurrezionalisti nei confronti di soggetti che, direttamente o indirettamente, possono essere collegati alla vicenda di Alfredo Cospito, l’anarchico ormai arrivato al 107esimo giorno di sciopero della fame in carcere. A far trasparire i timori di una escalation, è l’aumento della soglia di attenzione di intelligence e forze dell’ordine che sale con il passare dei giorni, sia per le condizioni di salute dell’anarchico, sia in vista del 12 febbraio, termine entro il quale il ministro della Giustizia Carlo Nordio dovrà decidere in merito all’istanza di revoca del 41 bis presentata dal legale.

Dalla Procura antimafia e antiterrorismo è arrivato uno spiraglio, far tornare Cospito al regime di alta sicurezza, mentre per il pg di Torino, che sostiene l’accusa nel processo in corso, deve restare al 41 bis. Il Guardasigilli potrebbe anche non pronunciarsi, il che equivarrebbe ad un rigetto della richiesta. Per l’anarchico resterebbe a quel punto solo la Cassazione, che ha anticipato al 24 febbraio l’udienza – fissata inizialmente il 20 aprile e poi spostata al 7 marzo – sul no del Tribunale di sorveglianza di Roma al reclamo contro il 41 bis.

Il 15 febbraio, inoltre, ci sarà nell’aula della Camera una nuova informativa del Governo. L’attenzione è dunque altissima su tutta una serie di soggetti coinvolti nella vicenda. Per i sottosegretari Delmastro, con delega alle carceri, e Ostellari, con delega al trattamento dei detenuti, sono state attivate misure di sicurezza “in via d’urgenza e temporanea” da parte del Dap: si tratta di una “tutela provvisoria” con un’auto blindata e la presenza di agenti, in attesa della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza a Roma prevista per il 10 febbraio nel quale sarà decisa l’assegnazione della scorta. Una misura che è invece già scattata per Donzelli, il deputato di Fdi le cui parole alla Camera durante l’informativa di Nordio hanno scatenato una bagarre con l’opposizione.

E non si esclude che lo stesso possa accadere, anche su iniziativa delle varie Prefetture, per una serie di magistrati che sono chiamati ad esprimersi o che in passato hanno indagato sulla vicenda Cospito, oltre ad esponenti delle forze dell’ordine e dell’amministrazione della Giustizia. Sono inoltre state già impartite una serie di raccomandazioni, come quelle sull’apertura di eventuali plichi e buste oltre ad una serie di luoghi sensibili da tenere sotto stretta osservazione (e possibilmente evitare, per alcuni).

Nel vertice che si è tenuto al Viminale lo scorso 1 febbraio, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha fatto il punto con i vertici di polizia e intelligence, decidendo un innalzamento delle misure di tutela per gli obiettivi sensibili, dalle sedi diplomatiche a quelle istituzionali, dalle carceri ai magistrati. Erano stati quindi messi sul tavolo scenari di una possibile evoluzione della minacce, oltre alla richiesta di un continuo monitoraggio sul web dei siti d’area anarchica e di un’attenzione costante sugli ambienti carcerari e sulle aree più dure dell’antagonismo.

Da Torino a Padova fino all’università La Sapienza di Roma, non è infatti un caso che siano apparse scritte e volantini minacciosi a sostegno dell’anarchico. In uno di questi è tornata la frase “se muore Alfredo Cospito, i giudici sono tutti obiettivi”. E nel suo ultimo proclamo, l”internazionale nera’ ha rilanciato una nuova “chiamata internazionale alla mobilitazione”, invitando movimenti e collettivi ad organizzare una serie di azioni davanti alle ambasciate italiane per fare pressioni su Roma: “facciamo sapere allo Stato italiano che se Alfredo muore – è il proclama e la minaccia – saremo il suo peggior nemico”.

Advertisement

Cronache

Per i Ponti 16 milioni di partenze e 5,5 miliardi di spesa

Pubblicato

del

Quasi 16 milioni di partenze e una complessivamente circa 5,5 miliardi di euro: è il bilancio sui ponti di primavera fatto dall’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg. Un 1 milione di turisti faranno un viaggio di 6 pernottamenti o più a destinazione, unendo quindi le due festività. Se poi il meteo si stabilizzasse, in particolare per quel 30% circa che punta alle località balneari, questi valori potrebbero crescere ulteriormente, sfiorando i 20 milioni di partenze per circa 6 miliardi in termini di spesa.

Resta assolutamente maggioritaria, nel panorama complessivo dei due ponti, la scelta di strutture turistico ricettive per i pernottamenti a destinazione: tra il 55% e il 60% a seconda del periodo preso in considerazione, anche se, per quello del 1 maggio, raddoppia la percentuale di coloro che optano per affitti brevi (dal 6% al 12%).

La Festa della liberazione – che cade di giovedì e quindi configura un ponte particolarmente allettante – vedrà oltre 9 milioni di italiani in viaggio, circa un milione in più dello scorso anno, confermando quindi la buona performance della domanda interna di turismo che, da febbraio, sembra avere superato la fase di “stanca” che l’aveva contraddistinta per buona parte del secondo semestre dello scorso anno. Abbastanza concentrata la scelta delle destinazioni, con il 31% che opta per località della costa e un ulteriore 31% che punta invece a borghi, città e città d’arte, mentre 1 italiano su 10 preferisce la montagna.

Ma soprattutto, nel confronto con lo stesso periodo del 2023, aumenta di ben 6 punti percentuali la schiera di coloro che si spingono al di fuori della propria regione, restando comunque in Italia (il 47%) o andando all’estero (17%). Positive anche le previsioni per il ponte del primo maggio con quasi 7,5 milioni di italiani in viaggio, un milione dei quali però, come detto, in vacanza già dal 25 aprile.

Qui pesa di più, almeno per il momento, la variabile delle condizioni metereologiche: un’incertezza che si riversa sulla scelta delle destinazioni, con quelle balneari che scendono lievemente, passando al 26%, mentre borghi, città e città d’arte totalizzano complessivamente un 22%, 9 punti in meno del ponte della liberazione; terza tipologia di destinazione, le località di campagna, con una componente rilevante di seconde case, che realizza il 14% delle preferenze.

Stabile la montagna. Anche in questo caso aumenta, rispetto all’anno scorso, il raggio di spostamento degli italiani in viaggio: si riduce infatti di 12 punti percentuali (dal 51% al 39%) la quota di chi resterà vicino a casa o, comunque, nella propria regione, e aumenta di 14% quella di chi si recherà all’estero.

Continua a leggere

Cronache

Campi Flegrei, la terra trema ancora, epicentro a Bacoli

Pubblicato

del

Continuo a tremare la terra nei campi Flegrei: magnitudo 2.1, epicentro a Bacoli alla profondità di poco più di 2 km. Anche ieri erano state registrate delle scosse a Pozzuoli, poco più che strumentali ma pure avvertite dalla popolazione. Paura ma nessun danno. Pochi hanno deciso di scendere in strada anche a causa del maltempo che ha imperversato per tutta la notte con piogge forti e temporali.

Continua a leggere

Cronache

L’eredità di Totò diventa un brand: gli eredi regolamentano l’uso dell’immagine dell’artista

Pubblicato

del

Il celebre attore e poeta napoletano Totò, noto per la sua poesia “A Livella”, è diventato un’icona talmente amata da essere frequentemente rappresentata in ristoranti, pizzerie e su prodotti come le etichette di vino. Questo uso diffuso ha portato gli eredi dell’artista a decidere di intervenire per regolamentare e proteggere l’immagine del “principe della risata”.

Elena De Curtis, nipote di Totò, ha espresso preoccupazione per il modo in cui il nome e l’immagine del nonno vengono utilizzati: «Ci imbattiamo ovunque, nei posti più impensati, nel suo nome e nelle sue foto utilizzati senza il minimo rispetto del diritto all’immagine». Di fronte a questa situazione, gli avvocati degli eredi hanno iniziato a inviare comunicazioni legali a numerose attività commerciali in Italia, specialmente pizzerie che utilizzano il nome o l’immagine dell’artista.

Questo fenomeno non è limitato a un’area specifica ma si estende in varie città italiane, da Torino a Latina a Porto Ascoli. Tra i nomi di locali coinvolti figurano “Casa Totò”, “Totò e Peppino” e “A Livella”. Anche decorazioni come quadri e poesie che adornano le pareti di questi locali sono diventati oggetto di contenzioso.

L’intervento legale non si ferma solo a una questione di immagine, ma coinvolge anche il rispetto delle nuove normative. A seguito di un’ordinanza cautelare emessa a giugno 2023 dal Tribunale di Torino, è stato chiarito che l’utilizzo del nome e dell’immagine di Totò senza consenso costituisce un sfruttamento illegittimo. Gli eredi ora richiedono che non si usino più il nome e l’immagine dell’artista per fini commerciali e pubblicitari, eliminando ogni riferimento nei segni distintivi dei locali, dai siti web ai materiali di marketing.

In caso di inosservanza, il Tribunale di Torino ha stabilito il pagamento di una penale di 200 euro per ogni violazione constatata. Alcuni locali hanno già iniziato a cambiare insegna e nome per conformarsi a queste richieste, spesso sotto la guida di processi di mediazione legale.

La famiglia De Curtis, venuta a conoscenza dell’utilizzo non autorizzato del nome da parte della pizzeria “Alla casa di Totò” a Torino, ha sospeso tutte le attività che miravano alla creazione di un brand e di un format di ristoranti e pizzerie ispirati a Totò. Questo ha portato a una ricerca su scala nazionale per prevenire ulteriori usi non autorizzati del nome d’arte.

Il processo di regolamentazione, secondo gli eredi, è diventato essenziale. “Una regolamentazione a questo punto è assolutamente necessaria”, sottolinea la famiglia, non solo per proteggere l’eredità di Totò, ma anche per garantire che il suo nome e la sua immagine siano usati in modo rispettoso e appropriato.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto