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Cronache

Casa vacanze a “luci rosse”, arrestati madre e figlio

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Una casa vacanze che in realta’ era un centro ‘a luci rosse’. Una donna di 62 anni e suo figlio di 25 anni nel Sannio sono destinatari di una misura cautelare dopo indagini coordinate dalla procura di Benevento delegata ai carabinieri e sono ai domiciliari. I due devono rispondere di favoreggiamento della prostituzione, dato che la loro gestione di una struttura ricettiva extralberghiera e di un altro appartamento a Benevento. L’inchiesta e’ nata da una segnalazione di un cittadino circa un movimento di persone all’interno di un appartamento. Servizi di osservazione hanno verificato che le persone che si recavano all’interno dello stabile erano clienti di prostitute. Le intercettazioni telefoniche di varie utenze hanno confermato anche la redditivita’ di questa attivita’. La donna teneva i contatti con le prostitute, ne organizzava i turni di regola settimanali, ne curava gli spostamenti, favoriva la presenza di piu’ persone nell’appartamento, ciascuna nella propria camera da letto, cercando di soddisfare le richieste, puliva i locali al termine di ciascun turno, concordava il prezzo del soggiorno e riscuoteva il denaro, tollerando che le persone pubblicassero fotografie dell’appartamento sui siti di incontri dove offrivano prestazioni sessuali a pagamento. Il figlio curava la parte ‘burocratica’, registrando le presenze presso la struttura ricettiva e predisponendo le fatture, nonche’ stipulando contratti di locazione del secondo immobile, scritti o verbali, di durata breve, dai sette ai quattordici giorni, nella consapevolezza dell’attivita’ di prostituzione esercitata negli immobili. Madre e figlio avevano anzi acquistato il secondo appartamento proprio per destinarlo al meretricio. I due immobili sono stati sequestrati.

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Cronache

Sky, Amazon e Netflix gratis a utenti,condanna a 20 mesi a Lecce

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Il gup di Lecce Alcide Maritati ha condannato a un anno e otto mesi di reclusione (con pena sospesa) e al pagamento di una multa di 400 euro il 45enne di Casarano (Lecce) Ettore Salvatore Ratta, ritenuto il ‘reseller’ di una organizzazione che gestiva servizi Iptv illegali attraverso cui gli utenti potevano accedere illecitamente a contenuti Sky, Netflix, Amazon, Now Tv e altre piattaforme. L’imputato, che ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato, è stato riconosciuto colpevole dei reati di accesso abusivo a sistema informatico o telematico, frode informatica e violazione del diritto d’autore. A Sky Italia srl, che si era costituita parte civile nel processo, è stato riconosicuto il risarcimento dei danni che sarà stabilito in sede civile. I componenti l’organizzazione di cui Ratta faceva parte (dal giro d’affari milionario e con ramificazioni anche in Spagna, Germania, Grecia, Malta e Bulgaria), “alterando il funzionamento dei sistemi telematici delle principali paytv”, si legge nella sentenza, procuravano “ad una serie indefinita di clienti e rivenditori l’ingiusto profitto di fruire interi palinsesti televisivi, compresi contenuti on demand o di rivenderne la visione, senza corrispondere il relativo canone in danno di Sky, Netflix, Amazon” e altri. In particolare, Ratta si sarebbe informato su un gruppo Telegram su come diventare reseller, su come configurare gli abbonamenti Iptv e su come pagare i crediti con cui attivare il servizio. Le indagini, basate soprattutto sulle analisi delle chat dell’imputato, hanno dimostrato come fosse “effettivamente dedito all’abusivo commercio” di abbonamenti Iptv, “curando, in particolare, l’attivazione dei servizi illeciti e l’assistenza tecnica, erogando supporto in favore di svariati clienti e che la sua rete godesse anche del nutrito apporto commerciale” fornito da un altro imputato. In un anno avrebbe così guadagnato circa 15mila euro.

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Cronache

Sant’Antimo, finita la caccia all’uomo: Caiazzo si è costituito dai Carabinieri di Gricignano di Aversa

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Si è costituito presso la caserma dei carabinieri di Gricignano d’Aversa Raffaele Caiazzo, accusayondi aver ucciso Luigi Cammisa e Maria Brigida Pesacane, i due cognati di Sant’Antimo, Napoli. L’uomo è il suocero di entrambi. Una brutta storia finita in tragedia.

Sant’Antimo, duplice omicidio: uccisi un uomo e una donna, sono cognati

Duplice omicidio a Sant’Antimo: caccia all’uomo, sarebbe Raffaele Caiazzo

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Cronache

Duplice omicidio a Sant’Antimo: caccia all’uomo, sarebbe Raffaele Caiazzo

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La Procura di Napoli Nord ha diffuso le foto del principale sospettato del duplice omicidio di Sant’Antimo, che ha visto vittime i giovani Luigi Cammisa e Maria Brigida Pesacane: si tratterebbe di Raffaele Caiazzo, 44 anni, di Caserta. È lui che i Carabinieri stanno cercando in una caccia all’uomo nella zona fra Sant’Antimo, Napoli, e i comuni vicini.

 

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