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Cronache

Carabinieri ucciso, il pm chiede la perizia sui dialoghi Finnegan Lee Elder in carcere

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Acquisire i colloqui avuti in carcere da Finnegan Lee Elder e trascriverne i dialoghi mediante perizia. E’ la richiesta sollecitata dalla Procura di Roma nel corso della prima udienza del processo per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega ucciso con un 11 coltellate il 26 luglio scorso. Nel processo e’ imputato anche Christian Gabriel Natale Hjorth. I due – detenuti nel carcere di Regina Coeli e accusati anche di lesioni, tentata estorsione e resistenza a pubblico ufficiale – erano presenti in aula gremita di giornalisti e troupe dei maggiori networks americani. “Oggi sfidiamo il coronavirus”, ha detto la presidente della prima Corte d’Assise, Marina Finiti in apertura di udienza. In effetti, e’ di ieri una circolare della Corte d’appello che invita i tribunali del distretto ad organizzare le udienze in modo da evitare “affollamenti nelle aule”: circolare in virtu’ della quale, ad esempio, il processo sui presunti depistaggi messi in atto da otto carabinieri dopo la morte di Stefano Cucchi si e’ svolto a porte chiuse, nello stesso Palazzo di Giustizia, ma al piano di sotto. L’accusa ha chiesto di acquisire in particolare i colloqui che Elder ha avuto il 2 agosto e poi il 5 e 6 settembre 2019 con avvocati e familiari. Su questi dialoghi, su cui si fonda in parte la richiesta di giudizio immediato e in particolare sul fatto che i due ragazzi americani fossero consapevoli di trovarsi di fronte a due carabinieri in via Pietro Cossa, i legali di Elder hanno compiuto una indagine difensiva da cui emerge, a loro dire, che le traduzioni sarebbero state modificate in modo da cambiarne il senso. Nel corso dell’udienza i giudici hanno ammesso come parte civile i ministeri dell’Interno e della Difesa.

Mario Rega Cerciello. Per l’omicidio del vicebrigadiere ci sono i due americani alla sbarra

Ok alla costituzione come parti lese anche della vedova di Cerciello, che era presente in aula, e dei suoi familiari. Ammessi pure il carabiniere Andrea Varriale, che era di pattuglia con Cerciello la notte dell’omicidio e Sergio Brugiatelli, intermediario dei pusher, in quanto vittima della tentata estorsione messa in atto dagli imputati. In totale le parti hanno chiesto di ascoltare oltre 100 testimoni. La difesa di Hjorth ha chiesto, tra l’altro, l’audizione del carabiniere Fabio Manganaro che, secondo la Procura, bendo’ il giovane americano in caserma dopo il fermo. Chiesta anche la convocazione di Silvio Pellegrini, il militare dell’Arma indagato per la foto scattata a Hjorth bendato. I difensori hanno, infine, chiesto l’acquisizione del video dello stesso Hjorth con la benda fatto da Varriale: un filmato che i legali, in base ad una consulenza tecnica, sostengono essere stato modificato dall’autore. Sulle richieste i giudici scioglieranno la riserva nell’udienza fissata per il 9 marzo.

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Processo Cospito, sentenza definitiva: 23 anni di carcere

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La Corte di Cassazione ha emesso una decisione definitiva riguardo ai ricorsi presentati dalle difese di Alfredo Cospito e Anna Beniamino, confermando le pesanti condanne per i loro presunti ruoli nell’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano nel 2006. I due sono stati giudicati colpevoli di “devastazione, saccheggio e strage”, oltre ad altri reati connessi all’attività di un’associazione sovversiva.

Alfredo Cospito dovrà scontare una pena di 23 anni di reclusione, mentre Anna Beniamino è stata condannata a 17 anni e 9 mesi di reclusione. Con questa decisione della Cassazione, le condanne diventano irrevocabili, mettendo definitivamente fine a un lungo processo legale che ha coinvolto i due anarchici.

 

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Cronache

Per i Ponti 16 milioni di partenze e 5,5 miliardi di spesa

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Quasi 16 milioni di partenze e una complessivamente circa 5,5 miliardi di euro: è il bilancio sui ponti di primavera fatto dall’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg. Un 1 milione di turisti faranno un viaggio di 6 pernottamenti o più a destinazione, unendo quindi le due festività. Se poi il meteo si stabilizzasse, in particolare per quel 30% circa che punta alle località balneari, questi valori potrebbero crescere ulteriormente, sfiorando i 20 milioni di partenze per circa 6 miliardi in termini di spesa.

Resta assolutamente maggioritaria, nel panorama complessivo dei due ponti, la scelta di strutture turistico ricettive per i pernottamenti a destinazione: tra il 55% e il 60% a seconda del periodo preso in considerazione, anche se, per quello del 1 maggio, raddoppia la percentuale di coloro che optano per affitti brevi (dal 6% al 12%).

La Festa della liberazione – che cade di giovedì e quindi configura un ponte particolarmente allettante – vedrà oltre 9 milioni di italiani in viaggio, circa un milione in più dello scorso anno, confermando quindi la buona performance della domanda interna di turismo che, da febbraio, sembra avere superato la fase di “stanca” che l’aveva contraddistinta per buona parte del secondo semestre dello scorso anno. Abbastanza concentrata la scelta delle destinazioni, con il 31% che opta per località della costa e un ulteriore 31% che punta invece a borghi, città e città d’arte, mentre 1 italiano su 10 preferisce la montagna.

Ma soprattutto, nel confronto con lo stesso periodo del 2023, aumenta di ben 6 punti percentuali la schiera di coloro che si spingono al di fuori della propria regione, restando comunque in Italia (il 47%) o andando all’estero (17%). Positive anche le previsioni per il ponte del primo maggio con quasi 7,5 milioni di italiani in viaggio, un milione dei quali però, come detto, in vacanza già dal 25 aprile.

Qui pesa di più, almeno per il momento, la variabile delle condizioni metereologiche: un’incertezza che si riversa sulla scelta delle destinazioni, con quelle balneari che scendono lievemente, passando al 26%, mentre borghi, città e città d’arte totalizzano complessivamente un 22%, 9 punti in meno del ponte della liberazione; terza tipologia di destinazione, le località di campagna, con una componente rilevante di seconde case, che realizza il 14% delle preferenze.

Stabile la montagna. Anche in questo caso aumenta, rispetto all’anno scorso, il raggio di spostamento degli italiani in viaggio: si riduce infatti di 12 punti percentuali (dal 51% al 39%) la quota di chi resterà vicino a casa o, comunque, nella propria regione, e aumenta di 14% quella di chi si recherà all’estero.

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Campi Flegrei, la terra trema ancora, epicentro a Bacoli

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Continuo a tremare la terra nei campi Flegrei: magnitudo 2.1, epicentro a Bacoli alla profondità di poco più di 2 km. Anche ieri erano state registrate delle scosse a Pozzuoli, poco più che strumentali ma pure avvertite dalla popolazione. Paura ma nessun danno. Pochi hanno deciso di scendere in strada anche a causa del maltempo che ha imperversato per tutta la notte con piogge forti e temporali.

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