Collegati con noi

Cronache

Capodanno, nessun morto nella notte di S.Silvestro, ma aumentano i feriti gravi

Pubblicato

del

Divieti di feste in piazza, restrizioni e ordinanze non hanno impedito di salutare il nuovo anno con petardi e fuochi d’artificio. Rispetto allo scorro anno, però, nessuna vittima anche se sono aumentati i feriti gravi. La notte di San Silvestro ha visto protagonisti anche i No Tav che hanno lanciato petardi contro il cantiere della ferrovia Torino-Lione, causando un incendio in un bosco, spento dagli idranti della polizia che presidiano l’area. Se da un lato non ci sono state vittime, la notte di San Silvestro registra, secondo il report del Dipartimento di Pubblica sicurezza, un incremento di feriti gravi: sono stati in 14 a riportare ferite con una prognosi superiore ai 40 giorni. Numeri nettamente in calo rispetto agli anni trascorsi quando il primo gennaio consegnava all’Italia numeri da bollettino di guerra. Sono stati, invece, 558 gli interventi dei vigili del fuoco per incendi riconducibili ai festeggiamenti di Capodanno, in aumento rispetto allo scorso anno, quando furono 229.Sono state 10 le persone ferite da colpi d’arma da fuoco, in calo rispetto allo scorso anno quando erano state 13. Tra loro, un uomo, uno srilankese di 40 anni che nella tarda serata di ieri, nel quartiere Montecalvario a Napoli, è stato raggiunto da un proiettile vagante ‘discendente’ verso terra. Ma desta preoccupazione l’incremento dei minori che sono rimasti feriti a causa dei botti di Capodanno: sono 20 a fronte degli 8 dello scorso anno. A Roma, un bimbo di 10 anni, a seguito dell’esplosione di un petardo, ha riportato un trauma facciale agli occhi ed è stato trasportato in terapia intensiva pediatrica, con una prognosi di 15 giorni. A Milano, sono stati 4 i casi di lesione da botti segnalati: un 23enne brianzolo (alle 1.20) e un 72enne milanese (alle 1.05) sono stati dimessi dall’ospedale Fatebenefratelli, rispettivamente con 10 e 20 giorni di prognosi, per ferite alla mano sinistra procurate armeggiando delle pistole scacciacani. Un 48enne milanese, poco prima dell’una, colpito da un fuoco pirotecnico in via Cusago, ha riportato una lesione alla mano sinistra con prognosi di 20gg dell’ospedale San Carlo. Un 48enne cittadino filippino, infine, alle 3.20, colpito dall’esplosione di un petardo lanciato da altri, ha avuto 12 giorni di prognosi dal Policlinico per una ferita alla mano destra.A Palermo, sono stati 3 i feriti gravi in seguito all’esplosione di botti, nel corso della notte di fine anno, a Palermo. Si tratta di un 14enne, che nella notte di ieri ha riportato gravi ustioni alla mano, alla coscia e ai genitali. Un 33enne, invece, ha subito un’operazione di chirurgia plastica per l’asportazione di tre dita della mano destra. Un altro 40enne ha subito gravi ustioni ad una mano.Sono 2 le persone che hanno riportato ferite a seguito dello scoppio di botti e petardi nell’ambito della Città metropolitana di Bari.Un 44enne di Monopoli ha subito l’amputazione di 2 dita della mano ed è ricoverato al Policlinico di Bari in prognosi riservata mentre un 27enne di Acquaviva delle Fonti ha riportato ferite lacero contuse ed è stato dimesso dall’ospedale con 7 giorni di prognosi. Altri 2 feriti sono stati trasportati, sempre al Policlinico di Bari, provenienti dalle province di Taranto e Bat; uno ha subito l’amputazione della mano, l’altro l’amputazione di un dito. Entrambi maggiorenni, sono ricoverati in prognosi riservata.Rave party, invece, ad Arezzo, dove 500 persone hanno occupato un capannone dismesso ad Alpe di Poti, alle porte della città. I partecipanti si sono dati appuntamento sui social.Rischia di perdere le falangi di tre dita un uomo di 54 anni che a Decimomannu, in provincia di Cagliari, è rimasto ferito a una mano a causa dell’esplosione di un petardo.

Advertisement

Cronache

Camorra: clan minorenni in Quartieri Spagnoli Napoli, 3 arresti

Pubblicato

del

Un vero mini-clan, con tanto di summit e azioni intimidatorie. Tutto formato da minorenni dei Quartieri spagnoli di Napoli. E’ la scoperta di una indagine dela polizia che ha portato a una misura di custodia cautelare del gip partenopeo con il carcere nei confronti di tre ragazzi, ritenuti vicini ai Di Biasi, meglio conosciuti come Faiano, e indagati, a vario titolo, di lesioni personali, porto e detenzione di armi da fuoco, violenza privata, rapina, reati tutti aggravati anche dalle modalita’ mafiose. Il provvedimento nasce dalle indagini sul ferimento a colpi d’arma da fuoco di Vincenzo Masiello il 5 novembre 2022.

L’agguato e’ da ricondurre alla mira espansionistica di un gruppo di giovanissimi ambiziosi che volevano ritagliarsi il loro spazio all’interno delle dinamiche criminali dei Quartieri Spagnoli. La vittima, attualmente detenuta, e’ da considerarsi elemento di spicco della camorra del quartiere. Durante le indagini e’ emerso che il nascente gruppo criminale e’ dedito a reati contro il patrimonio, ha un’ampia disponibilita’ di armi, ha stabilito la sua base operativa in vico Lungo San Matteo che e’ controllato militarmente. Gli indagati costantemente armati di pistola, per evitare attacchi da componenti di altri gruppi antagonisti, hanno in piu’ occasioni perquisito le persone che, in particolare nelle ore notturne, transitavano nella loro zona di influenza.

Continua a leggere

Cronache

Pizzaiolo ucciso: risate e gesti a fine udienza tra gli imputati

Pubblicato

del

Risate e gesti anche quello delle manette, a fine udienza, tra gli imputati al processo in corso a NAPOLI sull’omicidio di Francesco Pio Maimone, l’aspirante pizzaiolo ucciso nelle prime ore del 20 marzo 2023 sul lungomare di NAPOLI da un proiettile vagante esploso al culmine di una lite scoppiata solo per un pestone su un paio di scarpe griffate a cui la vittima era estranee. Il comportamento di alcuni degli accusati – collegati in video conferenza dalle carceri dove sono detenuti – non è passato inosservato in aula, quando ormai l’udienza, particolarmente importante quella di oggi, si era ormai conclusa. Oggi, infatti, per la prima volta uno dei testimoni, un amico della vittima, che era lì e nelle cui braccia Maimone è spirato, ha indicato colui che ha sparato, puntando il dito verso il riquadro del monitor in cui c’era Francesco Pio Valda.

Continua a leggere

Cronache

Terra dei Fuochi: M5s, fare luce su restituzione beni ai Pellini

Pubblicato

del

“I fratelli Pellini, condannati definitivamente per traffico illecito di rifiuti, sono responsabili di aver avvelenato la Terra dei Fuochi seppellendo e spargendo nelle campagne di Acerra rifiuti speciali e pericolosi. Era stata disposta la confisca del loro patrimonio per ben 222 milioni, quei soldi dovevano essere destinati alle bonifiche.

Invece, la Cassazione glieli ha restituiti perchè la Corte d’Appello di Napoli si sarebbe attivata oltre i termini previsti. Ministro, per rispetto verso tutti i cittadini e per affermare i valori della Giustizia, chiediamo che si accerti, anche tramite ispezioni, cosa è realmente successo negli uffici giudiziari di Napoli e che si faccia tutto il possibile per recuperare quei soldi alla causa collettiva. Questa non può essere solo una battaglia del Movimento 5 Stelle, deve essere un impegno di tutte le forze politiche”.

Lo ha detto il deputato M5S Sergio Costa, vice presidente della Camera, illustrando un’interrogazione al ministro Nordio. Nella replica, la deputata M5S Carmela Auriemma, prima firmataria dell’atto, ha osservato come “non sia sufficiente la risposta del ministro. 222 milioni di euro sono stati restituiti a dei delinquenti per un vizio procedurale, è doveroso che si faccia la massima chiarezza su quello che è accaduto, lo Stato lo deve a tutti i cittadini cresciuti nella Terra dei Fuochi e alle troppe famiglie che piangono le vittime di quell’inquinamento criminale. Lo Stato non può perdere così davanti agli eco-delinquenti, deve essere forte e inflessibile con questa gente. Bisogna tutelare il lavoro svolto per 15 anni dai magistrati di ben tre procure della Repubblica”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto