La corsa alla presidenza della Regione Campania entra nel vivo con un clima di tensione crescente tra i candidati.
Da un lato Edmondo Cirielli, candidato del centrodestra, parla di una Campania “all’anno zero”, denunciando il “disastro della sanità” e criticando duramente la gestione decennale di Vincenzo De Luca.
Dall’altro Roberto Fico, candidato del campo progressista, respinge gli attacchi e rilancia: “È la destra a dover rispondere di aver fatto male al Sud, dell’autonomia differenziata e dei tagli ai Comuni”.

De Luca punge: “Il capotavola sono io”

Nel frattempo, De Luca, presidente uscente, continua a far sentire il suo peso politico, anche all’interno della coalizione.
“Siamo in una fase complicata e triste, ma occhio, io controllo. Il capotavola non è alla testa del tavolo ma dove sto seduto io”, ha detto con un sorriso ironico — che però nessuno ha interpretato come una battuta.
Il riferimento, neanche troppo velato, è a Fico, candidato sostenuto anche dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, bersaglio di un’altra frecciata: “A volte sento parlare di Napoli del rinnovamento, ma il 90% lo ha fatto la Regione. Da altri il rinnovamento non l’ho visto”.

Fico, interpellato dai cronisti, ha replicato con toni pacati: “La mia legittimazione viene da tutte le forze politiche e civiche che mi sostengono, non ho bisogno di ulteriori investiture”.

Cirielli all’attacco sulla sanità

Il candidato del centrodestra ha scelto di affondare sul terreno sanitario: “La sanità campana è un disastro assoluto, nonostante i finanziamenti record ottenuti grazie ai nuovi criteri del ministro Schillaci. Eppure, pronto soccorso al collasso e liste d’attesa infinite”.
Poi l’affondo politico: “Fico e il Pd devono dire chiaramente cosa condividono del decennio di De Luca. È ora di fare un consuntivo vero, nel bene e nel male”.

Fico replica: “È la destra ad aver tradito il Sud”

Il candidato progressista ha ribaltato le accuse: “La destra deve rispondere dei danni provocati dalle sue scelte. Ha tagliato fondi ai Comuni e sostenuto l’autonomia differenziata, che penalizza il Mezzogiorno. È una destra che non riesce più a essere connessa con il Sud”.

L’appello dei vescovi: “Andate a votare”

Nel pieno della campagna elettorale, anche la Conferenza episcopale campana è intervenuta con un appello contro l’astensionismo:
“Non prendere parte al voto non è un gesto neutrale. Indebolisce la democrazia e consegna a pochi le decisioni che riguardano tutti. Restare a casa significa rinunciare al proprio futuro e lasciarlo decidere ad altri”.

Boccia con Bandecchi: “Gli altri due? Li vedo asessuati”

A movimentare la scena è intervenuta anche Maria Rosaria Boccia, che ha confermato la sua candidatura nella lista di Antonio Bandecchi: “Ho scelto lui, me lo avevano chiesto tutti i partiti tranne Fratelli d’Italia”.
Alla domanda provocatoria su chi sceglierebbe tra Fico e Cirielli, ha risposto ironicamente: “Meglio Bandecchi. Se parliamo di matrimonio, gli altri due li vedo asessuati”.

Con sfide incrociate, frecciate e ironie pungenti, la campagna elettorale campana si preannuncia tra le più accese degli ultimi anni, con un duello politico e personale che promette scintille fino all’ultimo voto.