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Cronache

Camorra, ordigno alla periferia est di Napoli: tre arresti dei carabinieri

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Tre uomini ritenuti contigui al clan camorristico De Luca Bossa-Minichini, sono stati bloccati dai carabinieri del Comando provinciale di Napoli in esecuzione di un decreto di fermo della Dda, per detenzione ed esplosione di ordigno, aggravati dalle finalita’ mafiose. Il provvedimento e’ frutto dell’indagine condotta dai militari del Nucleo Investigativo di Napoli e della Compagnia di Napoli Poggioreale, subito dopo l’esplosione di un ordigno in Via Esopo, verificatasi lo scorso 11 maggio. I tre sono accusati di aver lanciato dal cavalcavia la bomba che ha danneggiato nove auto parcheggiate; l’onda d’urto – cosi’ come appurato dai carabinieri – avrebbe potuto provocare il decesso di eventuali persone presenti nel raggio di 10 metri circa dall’esplosione. L’episodio, da inquadrare nella strategia di intimidazione sul territorio messa in opera dai clan che si contendono la zona, ha suscitato profondo allarme nel quartiere. Questo pomeriggio l’arcivescovo di Napoli, mons. MImmo Battaglia, ha celebrato messa a Ponticelli esortando clero e fedeli a “sfidare la paura”.

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Cronache

Impronte digitali artificiali, la frontiera per l’autenticazione

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In un contesto globale in cui la contraffazione ha enormi implicazioni economiche e può compromettere la sicurezza, lo sviluppo di impronte digitali artificiali, non clonabili, rappresenta un passo avanti cruciale. Queste impronte, applicabili a una vasta gamma di prodotti e oggetti, possono rivoluzionare le tecniche di anticontraffazione, rendendole sempre più sicure ed efficaci. Una ricerca pubblicata sulla rivista Nature Communications da un gruppo di ricercatori e ricercatrici dell’Istituto nazionale di ricerca metrologica (Inrim) e del Politecnico di Torino, segna un passo in avanti in questa direzione.

Lo studio, intitolato “Artificial fingerprints engraved through block-copolymers as nanoscale physical unclonable functions for authentication and identification”, mostra come sia possibile incidere impronte digitali alla nanoscala, grazie alle nanotecnologie. Le caratteristiche morfologiche di queste impronte digitali, codificabili anche in matrici binarie simili ai Qr-Code, sono non clonabili e possono essere utilizzate come identificativi univoci su una vasta gamma di materiali, oggetti e prodotti. Imitando il processo di formazione delle nostre impronte digitali, i ricercatori e le ricercatrici hanno mostrato come sia possibile ottenere impronte digitali artificiali alla nanoscala, grazie all’auto assemblaggio di materiali polimerici, dove l’unicità è garantita dalla aleatorietà intrinseca del processo stesso. “Abbiamo dimostrato come le impronte digitali artificiali, oltre ad essere altamente stabili nel tempo, siano anche molto resistenti ad alte e bassissime temperature” commentano Chiara Magosso e Irdi Murataj, rispettivamente dottoranda del Politecnico di Torino e ricercatore dell’Inrim. “Tali impronte digitali artificiali in miniatura abbinate allo sviluppo di algoritmi di riconoscimento immagini – aggiungono Gianluca Milano e Federico Ferrarese Lupi, ricercatori dell’Inrim – aprono nuovi scenari per lo sviluppo di tecniche di anticontraffazione sempre più sicure che sfruttano l’intrinseca stocasticità dei processi di autoassemblaggio di materiali alla nanoscala”.

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Cronache

Contratto seppellitori Comune di Napoli, riunione in Prefettura

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Una riunione sulle problematiche contrattuali concernenti i seppellitori in servizio al Comune di Napoli, cui hanno partecipato i rappresentanti del Comune e i sindacati dei lavoratori, si è svolta in mattinata in Prefettura convocata del Prefetto di Napoli, Michele di Bari. I sindacalisti hanno manifestato i timori delle maestranze e le difficoltà connesse al passaggio di cantiere. I rappresentanti del Comune hanno assicurato che, in attesa della sottoscrizione del nuovo contratto con la società incaricata, che avverrà prima della fine del corrente anno, è garantita la continuità del servizio pubblico essenziale e che la società aggiudicataria ha assunto l’impegno di conferire lo stesso inquadramento professionale, la stessa paga oraria del precedente appalto nonché la regolare fornitura dei dispositivi di protezione individuale, nel rispetto della normativa a tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori. I sindacati hanno dichiarato di sospendere lo stato di agitazione in attesa di verificare se gli impegni assunti saranno rispettati. Il tavolo prefettizio continuerà ad effettuare periodici aggiornamenti per monitorare i successivi sviluppi della vertenza.

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Commissione accesso Pomigliano: opposizione, aspettiamo esiti

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“Aspettiamo gli esiti del lavoro della Commissione d’accesso con il nostro consueto senso istituzionale e ci mettiamo a disposizione della stessa per quanto di nostra conoscenza e competenza. Intanto esprimiamo la nostra solidarietà alla comunità cittadina, che merita ben altre ribalte mediatiche”. Lo ha detto Marco Iasevoli, consigliere comunale di minoranza della civica ‘Per’ a Pomigliano d’Arco (Napoli), commentando la notizia dell’insediamento della commissione d’accesso al Comune. “In attesa di conoscere le motivazioni che hanno portato all’invio di una Commissione d’acceso – ha aggiunto – dobbiamo ammettere che la notizia non ci sorprende più di tanto. E ci sembra opportuno ricordare le circostanze in cui, in modo pubblico e nelle sedi istituzionali, abbiamo evidenziato quanto potevano essere dannose per la città sia talune dichiarazioni politiche sul rapporto tra territorio e malavita, sia diverse scelte amministrative”. Scelte amministrative ricordate anche dal collega di opposizione di Rinascita, Vito Fender, il quale ricorda che in Consiglio gli esponenti della minoranza hanno più volte “espresso preoccupazione rispetto a determinate scelte, atti e dichiarazioni. Esprimiamo quindi nuovamente la nostra viva preoccupazione – ha aggiunto Fender – e confidiamo che il Prefetto e la Commissione, insediatasi stamane, stabiliscano la verità”.

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