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Calendario Pirelli 2025, Eva Herzigova e Venus Williams protagoniste del nuovo progetto firmato Sølve Sundsbø

Il fotografo norvegese Sølve Sundsbø firma il Calendario Pirelli 2025, unendo sensualità, natura e forza femminile. Tra le protagoniste Eva Herzigova, Venus Williams, Luisa Ranieri e Isabella Rossellini.

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In una teca trasparente piena d’acqua, Eva Herzigova (foto Imagoeconomica) si muove con eleganza. I capelli fluttuano attorno al volto, il corpo segue un ritmo armonioso, mentre nel buio Sølve Sundsbø, fotografo norvegese pluripremiato, le suggerisce poche parole, catturando ogni gesto. È la ricerca dello scatto perfetto, destinato a comparire nella nuova edizione del Calendario Pirelli 2025 insieme a una decina di altre immagini.

Quest’anno The Cal sarà anche un film, frutto di un lavoro che ha unito Londra, il Norfolk e New York in un’unica narrazione. Dopo la presentazione a Praga, sarà disponibile a tutti, mentre il calendario resterà un oggetto da collezione, prodotto in tiratura limitata e riservato a pochi selezionati.

Gli elementi e le protagoniste

Il filo conduttore di questa edizione è la rappresentazione degli elementi naturali in senso ampio:

  • L’etere per Gwendoline Christie

  • Il vento per Luisa Ranieri

  • L’acqua per Eva Herzigova

  • I fiori per Isabella Rossellini

  • Il fuoco per Venus Williams

«Rappresenta bene la mia potenza, la mia forza, la mia energia», spiega la campionessa di tennis, entusiasta di far parte del progetto.

L’ispirazione di Sølve Sundsbø

Sundsbø vive a Londra con la moglie e i quattro figli, ma trascorre le vacanze in Norvegia. «Più il tempo è brutto, più sono felice», scherza. La sua è una visione non letterale della natura, che unisce sensualità e astratto, tradizione e innovazione.

Il fotografo utilizza anche l’intelligenza artificiale — ha creato con un editore giapponese un modello addestrato sulle sue immagini — ma mantiene uno sguardo critico: «A lungo termine potremmo diventare sempre meno necessari come esseri umani».

La femminilità secondo Luisa Ranieri

«Ogni età ha le sue bellezze», afferma Luisa Ranieri, che vede nei suoi 52 anni una femminilità più morbida e sensuale. Il marito Luca Zingaretti è stato il suo primo sostenitore. L’attrice vuole trasmettere alle figlie un’idea sana di femminilità, lontana dalla volgarità diffusa sui social: «Noi avevamo come riferimento le donne che ci circondavano. Oggi le immagini online sono spesso fuorvianti».

L’arte di “leggere” le immagini

Per Sundsbø, la responsabilità è anche del sistema educativo: «Si insegna a leggere i testi, ma non le immagini, che sono il linguaggio più consumato dai ragazzi. Una foto non mente e non dice la verità, rappresenta una versione della verità».

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Angelica da Lesmo vince 200 euro ad Affari Tuoi dopo una partita carica di colpi di scena

Angelica, concorrente dalla Lombardia, vince 15mila euro ad Affari Tuoi dopo una partita tesa e ricca di ribaltamenti, tra offerte rifiutate e pacchi decisivi.

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Protagonista della puntata del 17 novembre di Affari Tuoi è Angelica, concorrente della Lombardia arrivata da Lesmo insieme al padre Valentino. La coppia sceglie il pacco numero 10 e fin da subito la partita si annuncia carica di emozione e tensione.

La prima offerta del Dottore non convince

Il Dottore mette sul tavolo una prima proposta da 15mila euro. Angelica la giudica troppo bassa per fermarsi così presto e decide di andare avanti, mantenendo la stessa calma che l’ha caratterizzata sin dall’inizio.

Il tabellone si ribalta: via pacchi blu e Gennarino

Dopo un avvio complicato, Angelica riesce a eliminare diversi pacchi blu, compreso quello da 5 euro e perfino Gennarino. La partita prende una piega migliore e lo studio ritrova energia e fiducia.

Il colpo duro: via i 200mila euro

A cinque pacchi dal termine arriva però il momento più difficile: Angelica elimina i 200mila euro, lasciando sul tabellone una sola cifra rossa, proprio quella della prima offerta. Restano i pacchi da 1, 50, 200 e 15mila euro.

Finale senza gioco della regione: cambio e scelta diretta tra due pacchi

Angelica può tentare il gioco della regione fortunata, ma decide di andare dritta al finale. Rimangono due pacchi: 200 euro e 15mila euro. Con coraggio, sceglie di fare il cambio all’ultimo pacco, lascia il 3 e prende il 9.

La sconfitta finale: solo 200 euro

La decisione si rivela sfortunata: il pacco contiene solo 200 euro. Un premio che, dopo una partita altalenante e intensa, rappresenta una sconfitta.

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Esteri

Sabotaggi alle ferrovie in Polonia: cresce la tensione tra Nato ed Europa orientale

Nuovi sabotaggi sulle ferrovie polacche accendono l’allarme sicurezza. Tusk parla di “atto terroristico per conto di una potenza straniera”. Nato e Ue esprimono pieno sostegno a Varsavia.

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La Polonia ha denunciato gravi atti di sabotaggio ai danni della rete ferroviaria nazionale, episodi che il premier Donald Tusk ha definito “senza precedenti” e riconducibili all’azione di una potenza straniera. Sebbene non sia stata esplicitamente nominata, il riferimento ricade sulla Russia, già accusata in passato di attività ostili nel Paese.

L’esplosione sulla linea Varsavia-Lublino

L’allarme è scattato domenica mattina sulla tratta Varsavia-Lublino, la stessa utilizzata per il transito degli aiuti diretti in Ucraina. Un macchinista ha individuato un tratto di binario completamente distrutto da un ordigno, circostanza che ha portato la procura ad aprire un fascicolo per “atti di sabotaggio di natura terroristica per conto di un’organizzazione straniera”.

Un secondo episodio nella notte

Un incidente analogo è stato registrato sulla tratta Swinoujscie-Rzeszow, dove i cavi elettrici aerei di un convoglio sono stati gravemente danneggiati, costringendo il macchinista a un arresto di emergenza. Due episodi ravvicinati, per dinamica e distanza geografica, che alimentano l’ipotesi di un’operazione coordinata.

Varsavia convoca il comitato di sicurezza

Tusk ha annunciato per domani una riunione del comitato di sicurezza nazionale, alla presenza dei vertici militari e dei capi dei servizi. Parallelamente, il ministro della Difesa Wladyslaw Kosiniak-Kamysz ha attivato l’esercito territoriale per affiancare la polizia ferroviaria nella sorveglianza delle infrastrutture più sensibili, con controlli estesi a ponti, gallerie, viadotti e stazioni.

Il sostegno di Nato e Commissione europea

Da Bruxelles è arrivato il sostegno del segretario generale Nato, Mark Rutte, e della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che ha parlato di “minacce reali e crescenti alla sicurezza europea” e della necessità di “potenziare urgentemente la protezione del nostro spazio aereo e delle infrastrutture strategiche”.

Von der Leyen ha poi concluso il suo messaggio con una frase in polacco: “Razem jesteśmy silniejsi”, insieme siamo più forti.

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Esteri

Tunnel di Rafah, cento miliziani di Hamas rifiutano la resa: pressioni Usa e timori israeliani

A Rafah un centinaio di miliziani di Hamas rifiutano la resa e restano barricati nei tunnel. Pressioni Usa su Israele per una soluzione negoziale. Preoccupazioni di Tel Aviv per intese dirette tra Washington e Hamas.

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Una fonte palestinese della Striscia di Gaza, citata dall’emittente israeliana Kan News, ha riferito che circa un centinaio di appartenenti all’ala militare di Hamas restano trincerati in un tunnel a Rafah e hanno fatto sapere di non essere pronti ad arrendersi. Secondo la testimonianza, gli uomini non accetteranno alcun piano che li costringa ad abbandonare la rete sotterranea se non tramite un percorso scelto autonomamente e che, nelle loro intenzioni, consenta un’uscita “con dignità”.

La composizione del gruppo e il comando

Il gruppo sarebbe formato sia da operativi con esperienza di combattimento sia da militanti reclutati più di recente. A guidarli ci sarebbe un comandante di Hamas con grado equivalente a quello di un capo battaglione o brigadiere, indicato come la figura più autorevole presente nel tunnel.

Le pressioni degli Stati Uniti

Gli Stati Uniti avrebbero intensificato le pressioni su Israele per trovare una soluzione alla situazione dei miliziani assediati. Jared Kushner, genero del presidente Donald Trump, ha inviato un messaggio a Tel Aviv sostenendo che Israele dovrebbe consentire il rilascio dei miliziani nelle aree ancora sotto controllo di Hamas, affermando che verrebbero fatti uscire disarmati e che tale misura potrebbe essere considerata parte del processo di smilitarizzazione della Striscia.

Il ruolo dell’inviato Steve Witkoff

È previsto che l’inviato del presidente Trump, Steve Witkoff, incontri l’alto funzionario di Hamas Khalil al-Hayya. Secondo le valutazioni israeliane, durante il colloquio verranno affrontate anche le possibili soluzioni per la crisi dei miliziani intrappolati.

Le preoccupazioni di Israele

Fonti israeliane, citate dai media, riferiscono che il governo di Tel Aviv è stato informato dell’incontro in anticipo, ma teme che Stati Uniti e Hamas possano raggiungere un’intesa senza un pieno coinvolgimento delle autorità israeliane. Una dinamica che, secondo tali fonti, solleva preoccupazioni politiche e di sicurezza.


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