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Calciomercato, Griezmann va al Barcellona, la Juve insiste per De Ligt

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Il mercato vive una fase di stallo, fra operazioni da concludere e altre in sospeso. L’Inter, intanto, abbraccia Stefano SENSI e aspetta di dirimere la questione legata al possibile arrivo di Nicolo’ BARELLA, per il quale come noto la Roma ha gia’ raggiunto l’accordo (35 milioni, piu’ DEFREL). Barella, pero’, vuole l’Inter e sono in corso trattative per convincerlo a cambiare idea. In casa nerazzurra da sciogliere altri tre nodi: il primo riguarda la possibile partenza di ICARDI, le altre due i probabili arrivi di DZEKO e Romelu LUKAKU, molto graditi a Conte. La Juve resta sospesa fra Matthijs DE LIGT (soldi piu’ KEAN) e la ventilata partenza di CANCELO. Theo HERNANDEZ e’ sul punto di firmare con il Milan: e’ un bel rinforzo per il club rossonero. Secondo la Bild, due club tedeschi avrebbero chiesto informazioni su Patrick SCHICK alla Roma: si tratta del Borussia Dortmund e dello Schalke 04. L’obiettivo, secondo il giornale, e’ di intrecciare una trattativa sulla base di un prestito dell’attaccante ceco. Mattia PERIN, soprattutto se, come sembra, Gigi BUFFON e’ pronto a tornare alla Juve, resta un portiere in esubero: il suo nome viene periodicamente accostato alla Roma (circola sempre la voce di una sua cessione insieme a HIGUAIN in cambio del giallorosso ZANIOLO), ma e’ di oggi l’indiscrezione che avrebbe rifiutato il trasferimento in Portogallo, per difendere eventualmente i pali di Benfica o Porto. La Roma lavora anche sul fronte VERETOUT, che interessa anche al Milan. Cristian ZAPATA e’ ufficialmente un giocatore del Genoa. Il contratto del difensore colombiano e’ stato infatti depositato oggi in Lega dal club rossoblu’. Zapata era svincolato dopo 7 stagioni al Milan e ha firmato un biennale. La Lazio e’ ormai su Manuel LAZZARI della Spal: manca solo l’ufficialita’. L’esterno di centrocampo firmera’ un quinquennale da 1,2 milioni a stagione. Il giocatore era stato a lungo inseguito dal club biancoceleste. L’ad del Bologna, Claudio Fenucci, ha detto che l’arrivo del centrocampista SCHOUTEN sara’ ufficializzato presto. I difensori TOMIYASU e DENSWILL, invece, sono in stand-by. Claudio MARCHISIO ha lasciato lo Zenit San Pietroburgo. Lo ha annunciato il club russo, spiegando che si e’ trattato di una risoluzione consensuale. Il centrocampista, arrivato lo scorso settembre in Russia, ha giocato solo 15 partite (con 2 gol). Il PSG ha ufficializzato l’acquisto dal Siviglia del centrocampista spagnolo Pablo SARABIA, mentre L’Equipe svela che Antoine GRIEZMANN la prossima settimana diventera’ – come si dice da tempo – un componente l’attacco del Barcellona: la sua clausola, che era di 200 milioni, e’ infatti scesa a 120. L’attaccante francese firmera’ un quinquennale da 17 milioni a stagione. Rafa BENITEZ comincia una nuova avventura: l’ex allenatore di Liverpool, Siviglia, Inter e Napoli, guidera’ il Dalian Yifang, in Cina. La decisione dopo il mancato accordo sul rinnovo con gli inglesi del Newcastle. Benitez ritrovera’ Marek Hamsik. Il Bordeaux punta al difensore centrale Laurent KOSCIELNY Il Leicester avrebbe rifiutato un’offerta di 75 milioni di euro per Harry MAGUIRE da parte del Manchester United. La cifra non e’ ritenuta adeguata al valore del difensore delle ‘Volpi’ e della Nazionale inglese. Il Bayern Monaco ha annunciato l’ingaggio del terzino destro francese Benjamin PAVARD (23 anni), dopo avere versato interamente la clausola rescissoria del giocatore di 35 milioni. Infine, il Lione ha ufficializzato la cessione di Tanguy Ndombe’le’ al Tottenham per 60 milioni di euro, piu’ 10 di bonus.

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Compravendita di Manolas, chiusa indagine su De Laurentiis

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La Procura di Roma ha proceduto alla chiusura del fascicolo di indagine a carico del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis (nella foto Imagoeconomica in evidenza), in cui si contesta il reato di falso in bilancio in relazione alla compravendita dalla Roma del difensore Kostas Manolas nell’estate del 2019. La nuova accusa rientra nell’indagine su presunte plusvalenze fittizie intorno all’acquisto dell’attaccante Victor Osimhen nel 2020 dalla squadra francese del Lille. Per questa ultima accusa i pm capitolini avevano proceduto alla chiusura delle indagini nel gennaio scorso. I legali del patron del Napoli, gli avvocati Lorenzo Contrada e Fabio Fulgeri, annunciamo che il loro assistito sarà pronto a farsi ascoltare dagli inquirenti “per chiarire l’intera vicenda”.

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Lazio avanti tutta, batte il Cagliari e sale al 3° posto

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Missione compiuta per la Lazio che, seppur con qualche patema di troppo, batte il Cagliari 2-1 agguantando il terzo posto in classifica – in coabitazione con Fiorentina e Atalanta – portandosi a soli tre punti dal Napoli capolista. La serata inizia alla grande per Baroni, premiato come miglior allenatore del mese di ottobre, che schiera ancora Noslin al posto di Zaccagni nel tridente dietro la punta Castellanos.

Dall’altra parte Nicola risponde con Piccoli in avanti e Luvumbo a cercare di mettere in crisi la difesa laziale con le sue accelerazioni. Sembra tutto facile per la Lazio che mette subito la partita in discesa sfruttando la respinta maldestra di Scuffet, sulla punizione calciata da Pellegrini, grazie alla quale Dia può ribadire in rete senza sforzi. Il vantaggio sembra l’anticamera alla goleada, sensazione acuita dai primi minuti in cui la squadra di Baroni sembra padrona. Ad incrinare quella sensazione, però, ci pensa il palo, che respinge la conclusione dai 25 metri di Castellanos.

Da lì il Cagliari inizia a prendere coraggio, Luvumbo trova spazi sulla sinistra e proprio dai piedi dell’angolano arriva il pareggio grazie a un destro sporco che trova la sfortunata deviazione di Gila ad impedire l’intervento a Provedel e regalare il gol del pari alla squadra di Nicola che va all’intervallo sull’1-1. Nella ripresa Baroni prova a mischiare le carte togliendo Noslin per Vecino, si passa al 4-3-3. E la grande occasione arriva proprio con l’uruguaiano che, dopo il salvataggio di Luperto sul colpo di testa di Castellanos, gira a colpo sicuro trovando però ancora il corpo del numero 6 cagliaritano, confermando così come la serata non sia delle più fortunate per la Lazio. Baroni prova a pescare il jolly inserendo Pedro, Castellanos va ancora vicino al gol con un destro al volo che sfiora il palo senza però trovare il bersaglio grosso.

A trovare la giocata decisiva, però, è Pellegrini che, in area, anticipa Zortea e conquista il rigore che Zaccagni, appena entrato, trasforma bagnando nella miglior maniera possibile il suo ritorno in campo dopo la gastroenterite che lo aveva fatto rimanere fuori contro Genoa e Como. Al Cagliari saltano i nervi, nel giro di pochi secondi Mina prende il secondo giallo che lo fa espellere, Adopo, già ammonito, protesta e segue così il compagno negli spogliatoi in anticipo rispetto alla fine del match. E’ il segnale della resa per il Cagliari, che in 9 contro 11, non riesce più a proporre gioco, la Lazio può amministrare e strappare un’altra vittoria che proietta i biancocelesti al terzo posto insieme ad Atalanta e Fiorentina permettendo alla truppa di Baroni di sognare in grande. Mentre Nicola e i suoi non riescono ad allontanarsi dalla zona calda subendo la terza sconfitta consecutiva.

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Napoli ko, l’Inter è a-1. E l’Atalanta non si ferma più

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Troppa Atalanta per il Napoli. La capolista, dopo avere disposto del Milan, si inchina alla grande qualità del gruppo forgiato da Gasperini, e in classifica si prepara una sorta di ricongiungimento visto che tutte le altre big, in attesa di Inter e Lazio, vincono. Lookman e Retegui sovrastano Lukaku e Kvara, e l’Atalanta infila la quinta vittoria consecutiva. Al secondo posto, a una sola lunghezza dal Napoli, c’è l’Inger, che nel match serale domina contro il Venezia, in particolare nella ripresa, ma segna solo un gol, con Lautaro Martinez di testa su cross di Dimarco. Simone Inzaghi tira un sospiro di sollievo per la rete del pari dei lagunari al 97′, che viene annullata per un ‘mani’ dopo consulto fra l’arbitro Ferrieri Caputi e il Var.

Intanto con il successo al Maradona l’Atalanta è al terzo posto, con 22 punti, raggiunta dalla Fiorentina, che a volte maramaldeggia con le avversarie (Lecce e Roma), a volte conclude con vittorie di misura, che portano il totale a sette consecutive. A Torino decide Kean, su un errore della difesa, e per i granata i tempi si fanno cupi. La Roma continua ad annaspare e alla fine va a picco a Verona, dopo avere recuperato i primi due vantaggi dei veneti . E’ Harroui a regalare tre punti ai veneti nel recupero, che potrebbero preludere a un nuovo cambio di panchina fra i giallorossi. Per Juric e’ un colpo tremendo che allontana la zona Europa e potrebbe essere il capolinea della sua avventura romana. Per i veneti in crisi una poderosa boccata di ossigeno.

Quando il gioco si fa duro le grandi emergono contro avversarie di livello inferiori, a differenza delle prime giornate: ai successi di Bologna, Juve e Milan si aggiungono quelli di Atalanta e Fiorentina. La Juve ha convinto piu’ del Milan, che si e’ imposto tra le proteste del Monza per un gol annullato che ha creato perplessita’, e il gruppo che aspira all’Europa rimescola un po’ le carte. Juventus e Milan inseguono, oltre l’Atalanta (e in attesa del posticipo di domani della Lazio), avanza anche la lanciata Fiorentina che Palladino ha inquadrato con perizia mettendo al posto giusto le tessere di un mercato effervescente, perfino in assenza dell’acquisto piu’ atteso, Gudmundsson. Nessuna recriminazione invece per il Napoli.

Conte, che temeva la sfida, alla fine riconosce la superiorita’ avversaria, frutto di anni di lavoro di Gasperini. Il meccanismo della Dea e’ talmente oliato che, cambiando i titolari, il prodotto non cambia, anche con Scamacca e Scalvini in infermeria da tempo. Gasp toglie riferimenti con De Ketelaere a svariare, pronto a lasciare spazio per Pasalic e Lookman, che risulta devastante come nella finale di Europa League. L’1-2 del nigeriano sottrae certezza alla capolista, McTominay coglie un palo, Lukaku e Kavara non incidono. Alla fine entra Retegui che timbra l’11/o centro in 11 gare, bottino inimmaginabile, e che fa felice anche Spalletti. Per il Napoli il tonfo odierno puo’ essere una fase di crescita come quello iniziale col Verona. E alle porte c’e’ la sfida con l’Inter al Meazza.

Per il Torino e’ la quinta sconfitta in sei gare, un brusco ritorno alla realta’ per Vanoli, che aveva cominciato con ottimi risultati. La forza della Fiorentina e’ ora anche quella di vincere, come a Genova, le gare equilibrate. Un pari annunciato viene spazzato via da un errore di Maripan che tituba su una lunga rimessa di Ranieri, Kean non perdona il difensore e tocca in porta. I granata premono, prendono un clamoroso palo con Pedersen, ma i viola gestiscono il vantaggio e fanno sognare i propri tifosi. Emozioni a raffica al Bentegodi in un mix di errori e colpi a effetto. Tutto nasce da uno sbaglio grossolano di Zalewski che regala un pallone a Tengsted che lo finalizza da attaccante di razza. Il polacco si riscatta parzialmente servendo un assist per il pari di tacco di Soule’, che si sblocca. Ma il Verona di astuzia raddoppia: blocco sospetto di Kastanos a Svilar, su angolo spizzata vincente di Magnani. Nella ripresa la Roma ringhia e pareggia col quarto gol di Dovbyk su azione veloce di Kone e cross di Celik. In fase di recupero pero’ Harroui trova il colpo del ko, poi Montipo’ salva su Dybala. Roma a picco, rilancio per il Verona.

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