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Calcio: Juve formato Tudor cambia tutto, vietato fallire

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Un’altra seduta pomeridiana alla Continassa, così Igor Tudor sta cominciando a plasmare la sua nuova Juve. Il croato ha portato tante novità, i bianconeri si stanno approcciando ai nuovi metodi di lavoro, poi come sempre sarà il campo a parlare. E allenatore e squadra sanno di non poter sbagliare già al primo appuntamento, sabato alle 18 contro il Genoa, quando si riapriranno i cancelli dello Stadium. L’atmosfera dovrebbe essere decisamente meno pesante rispetto all’ultima apparizione di Thiago Motta, con Tudor che sarà accolto dal calore della gente che ritrova un bianconero doc, ma sono Locatelli e compagni a dover trasformare i fischi in applausi.

Il tecnico è un grande fan della difesa a tre: soltanto agli inizi della carriera, più qualche sporadica eccezione qua e là, ha scelto un quartetto arretrato, ma il suo marchio di fabbrica è il 3-4-2-1. E per la Juve sarà quasi un ritorno al passato, al terzetto difensivo di Allegri, dopo i mesi a quattro di fortune alterne con Thiago Motta. Nella testa di Tudor, Gatti può essere il marcatore centrale con Kalulu e Veiga a fare da braccetti, mentre Weah e Cambiaso sarebbero gli esterni a tutto campo. In mediana la coppia perfetta appare quella formata da Locatelli e Thuram, con Koopmeiners possibile jolly: l’olandese può essere interscambiabile con l’azzurro e il francese, oppure giocare qualche metro più avanti da trequartista. In attacco, però, il tridente dei sogni immaginato da Tudor è quello Kolo Muani-Yildiz alle spalle Vlahovic, dove l’obiettivo primario è rilanciare il serbo.

In passato, il croato ha già avuto parole al miele per il bomber “scaricato” da Thiago Motta da gennaio in avanti: “Secondo me, Vlahovic è più forte di Osimhen” dichiarava Tudor nel 2022, quando allenava il Verona. Ora lo avrà a disposizione e dovrà portarlo ad essere nuovamente trascinatore, con il 9 bianconero che è rientrato alla Continassa dopo la rete realizzata con la Serbia ma che con la Juve è a secco dal 23 febbraio scorso. Poi bisognerà trovare una collocazione per Nico Gonzalez e Conceicao, per Douglas Luiz e McKennie, e il tecnico è al lavoro per trovare la miglior quadratura possibile. Intanto, in giro per il mondo è boom di Juve Club: nell’ultima stagione c’è stato un +14 globale, con 553 fan base in totale. In Cina ce se sono addirittura 20 e se ne contano anche a Honolulu, in Armenia, in Papua Nuova Guinea. Nel nostro paese, invece, domina la Sicilia con 51 club, poi Lombardia a 49 e Piemonte a 40. In totale, si registrano 138mila soci iscritti, record nella storia dei club bianconeri.

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Fiorello indagato per diffamazione contro la Regione Liguria

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Rosario Fiorello, noto showman e conduttore del programma ‘VivaRai2!’, è indagato per diffamazione dalla Procura di Imperia in seguito a una querela presentata dal vicepresidente della Regione Liguria Alessandro Piana in merito a una puntata del programma che faceva riferimento ai “festini con escort e cocaina” dai quali Piana è risultato estraneo. Il fascicolo è stato aperto dal procuratore capo di Imperia Alberto Lari.

Piana ha denunciato la puntata del programma di Fiorello in cui definiva “la Liguria un rave” con “il vice di Toti finito in un’inchiesta con escort e cocaina, Toti è stato arrestato e quindi adesso ne serve un altro, il vice, ma questa non è una Regione, questa è un rave, d’ora in poi chi vuole andare in Liguria dev’essere maggiorenne, non puoi andare così”, percependo tali affermazioni come lesive della sua reputazione.

L’indagine sui festini a base di escort e cocaina era iniziata nel 2021 a Genova con la scoperta di un giro di prostituzione in un appartamento; al termine dell’operazione la squadra mobile di Genova aveva arrestato due imprenditori e una escort aveva indicato Piana tra i partecipanti, ma si trattava di un errore. Il vicepresidente della Regione Liguria non è mai stato indagato nella vicenda ed è risultato estraneo ai fatti.

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Calcio, Napoli: risentimento muscolare per Neres, salterà Monza

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Brutte notizie per Antonio Conte e per i tifosi del Napoli alla vigilia del match di campionato del team partenopeo, in trasferta, contro il Monza. “Al termine dell’allenamento di oggi David Neres ha accusato un risentimento muscolare. Le sue condizioni saranno valutate prossimamente”: questo è quanto si legge nella nota pubblicata da poco sul sito ufficiale del club azzurro.

L’infortunio di Neres cambia i programmi del tecnico del Napoli, Antonio Conte, per la sfida di domani in casa del Monza. Il modulo sarà sempre il 4-3-3 e al posto dell’attaccante brasiliano con Lukaku e Politano ci sarà Raspadori.

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Il Napoli a Monza, ‘vincere per dare fastidio all’Inter’

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Obiettivo netto, vincere a Monza e agganciare l’Inter, mettendo alla capolista 24 ore di pressione in attesa la trasferta nerazzurra a Bologna. C’è questo nel mirino del Napoli che domani proverà a tornare al successo in trasferta dopo tre mesi dall’ultima vittoria fuori casa, un obiettivo chiaro per il tecnico Antonio Conte, che in ogni caso sottolinea la regolarità del cammino azzurro finora. “I numeri, inconfutabili, dicono che non vinciamo in trasferta da tre mesi ma c’è anche il dato che siamo secondi a tre punti dall’Inter. Quindi, anche se non si vince da un po’, abbiamo perso ultimamente solo a Como, e alcune partite le hanno pareggiate gli avversari nei minuti ultimi o nel recupero, come la Roma e la Lazio. Ci sono stati match in cui non siamo stati fortunati, ma abbiamo tutti quei punti e siamo secondi a -3 dall’Inter grazie alla regolarità del nostro campionato. Ora vorremmo riprendere a vincere in trasferta”.

Senza dimenticare il primo obiettivo: “Vogliamo la conquista della qualificazione alla Champions League. Avremo l’opportunità, vincendo, di avvicinarci a questo traguardo prestigioso e non preventivabile. Poi cerchiamo di dare quanto più fastidio possibile all’Inter fino alla fine”. “Faccio i complimenti ai nerazzurri arrivati in semifinale di Champions – ricorda Conte – battendo un Bayern molto forte. L’Inter è ancora in tutte le competizioni dimostrando la propria forza, stare a tre punti da loro vuol dire che facciamo cose straordinarie”. Il gruppo azzurro è ben compatto, Conte ritrova Di Lorenzo e Anguissa, ma deve ancora puntare su Rafa Marin al centro della difesa insieme a Rrahmani: “Abbiamo quattro difensori – spiega – e due sono infortunati, quindi non ci sono scelte. Buongiorno? Monitoriamo la sua situazione per il rientro. Per i difensori la scena è molto critica, speriamo che recuperi quanto prima. Ma alibi zero, domani si gioca per vincere il match e stavolta, dopo McTominay, desidero un gol da Di Lorenzo”.

Un cronista gli ricorda l’impegno preso, il giorno della sua presentazione a Palazzo Reale, di riportare il Napoli al top sul modello dell’avventura vissuta al Chelsea. “Ho dette tante cose – dice oggi – a inizio di questa stagione. Alcune le confermo, altre non posso confermarle. Ti rendi conto di alcune situazioni. Penso a quello accaduto con Kvaratskhelia: io dissi che Napoli non deve essere una zona di passaggio, non vorrei passare per bugiardo. Ma in questi mesi a Napoliho capito che tante cose non si possono fare”. Parole dal retrogusto polemico, ma Conte preferisce parlare in positivo con la sfida scudetto più che mai aperta: “Ai tifosi dico di continuare a sognare, noi dobbiamo continuare ad alimentare questo sogno, sapendo che non è facile e che finora siamo andati oltre le nostre possibilità e che ci saranno altri ostacoli da superare. Dovremo essere bravi senza cercarci alibi. Noi siamo i primi a voler alimentare questo sogno e offrirlo ai tifosi, che lo meritano”.

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