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Calciatori del Matera senza stipendio scioperano, la squadra perde 6 a 0 con la Reggina

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“Le notizie che giungono dalla società del Matera, e anche dalla Pro Piacenza, ci confermano che quello in corso sarà, purtroppo, un campionato di sofferenza”. Cosi’ il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, dopo quanto è successo  a Matera, dove i calciatori della prima squadra, che non ricevono lo stipendio da mesi, oggi non sono scesi in campo contro la Reggina. Al loro posto è stata schierata la formazione Berretti, che ha perso 6-0. Problemi analoghi li ha la Pro Piacenza, che domani dovrebbe giocare nel posticipo del girone A contro la Juventus Under 23. “Di chi sia la colpa è purtroppo semplice – spiega Ghirelli -:

1) gli anni che abbiamo alle spalle. Siamo stati sul Titanic ballando e non vedendo il disastro che si produceva e abbiamo camminato con regole non precise, a volte senza regole. Chi lo diceva era un matto ed era contro il sistema;

2) su quest’ultima fase pesa drammaticamente il commissariamento del Coni in Figc. Nessuna colpa sul pregresso, ma gravissime responsabilita’ su come non abbia governato, a volte con scelte cervellotiche”. Secondo Ghirelli, “un esempio sta proprio nelle vicende che hanno coinvolto i club che avevano presentato fideiussioni della Finworld, avevamo chiesto di escluderle. La Lega glielo aveva chiesto, con cio’ dando la copertura totale. Non solo non lo ha fatto ma ha messo in moto una procedura assurda che ci porta in questo tunnel: partite che saltano, possibili scese in campo con le squadre giovanili nonostante la nostra assoluta contrarieta’. E, noi che dobbiamo aspettare cosa abbia scritto nelle motivazioni la Corte Federale di Appello, sperando che si arrivi a far chiarezza in poco tempo: siamo al girone di ritorno”.

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L’Atalanta di Champions convince, 3-0 allo Shakhtar

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Djimsiti poco oltre il ventesimo e Lookman a 1′ dall’intervallo spianano la strada all’Atalanta, che vince e convince oltre il 3-0 finale, alla Veltins-Arena di Gelsenkrichen. Lo Shakhtar, esiliato dalla guerra e schierato col 4-3-3 senza un centravanti vero, cede dopo essersi illuso nei primi dieci minuti di possesso e forcing senza mai tirare in porta. Nella seconda giornata della League Phase di Champions League, il punteggio per i nerazzurri, alla prima vittoria dal ritorno nella competizione, viene completato nella ripresa da Bellanova al 3′.

Ma gli infortuni di Djimsiti e nel finale di Kossounou rovinano un po’ la festa. Nel primo tempo il difensore albanese la sblocca con controllo di petto e destro di punta davanti all’area piccola, sfruttando lo schema su punizione dalla sinistra fra Samardzic e Lookman, protagonisti attesi del 3-4-1-2, l’antidoto di Gasperini alla dipendenza da tridente con Retegui in panchina. La prima occasione, mentre gli ucraini non ne producono, è proprio di Lookman, che a fine frazione raddoppierà iniziando lui stesso l’azione che da Samardzic passa dal rimorchio di Kolasinac per il destro in caduta nell’angolino. Al 12′ il suo sinistro in asse proprio con l’ex Udinese è largo, al 36′ alla sua girata da pallone da destra di Bellanova può opporsi solo la traversa.

Chance anche per lo stesso Samardzic, che al 24′ parte in dribbling trovando Stepanenko a deviargliela in angolo, e De Ketelaere, che al 39′ appoggia debolmente di testa su sponda di Zappacosta, innescato da Bellanova. La squadra di Donetsk, fin lì limitatasi a un passaggio lungo del difensore Bondar alla mezzora per Marlon, chiuso dalla diagonale di Kossounou, al rientro in campo si trova davanti un’Atalanta priva di Djimsiti, frenato da un problema all’anca sinistra, con un Pasalic in più in mezzo al campo e De Roon ora in difesa. Alla prima occasione arancione con il nuovo entrato Konoplia, smarcato dai tocchi da sinistra al centro di Marlon, Sudakov, Zubkov ed Eguinaldo ma incapace di incrociare bene il destro, risponde la chiusura della pratica di Bellanova che incorna all’altezza del secondo palo il cross di Zappacosta.

Grazie a quest’ultimo, al 7′, i legni diventano due col palo interno su allungo di Lookman, cui risponde il destro di Sudakov molto lontano dal primo palo di Carnesecchi. Provano ad arrotondare Samardzic al 16′ e il nuovo entrato Zaniolo al 21′, con Riznyk a dire di no al serbo. Anche a Retegui in campo, un destro da fuori area lontano dallo specchio al 25′, niente tridente; si fa male, alla coscia sinistra, anche Kossounou che lascia il campo a Godfrey. Oltre al sinistro alto di Zubkov al 27′ su scarico di Traoré, centravanti subentrato in corso d’opera, lo Shakhtar proprio non va.

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Bologna sconfitto, ma a testa alta ad Anfield: il Liverpool vince 2-0 in Champions League

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Il Bologna di Vincenzo Italiano esce sconfitto dalla sfida contro il Liverpool ad Anfield, ma lo fa con grande dignità e mostrando segnali di crescita. Nonostante la sconfitta per 2-0, i rossoblù hanno dimostrato carattere, mettendo in difficoltà la squadra inglese, attuale leader solitaria della Premier League, e sfiorando il pareggio in diverse occasioni.

La partita: dominio iniziale del Liverpool e reazione del Bologna

Il Liverpool parte forte, imponendo il proprio ritmo nei primi dieci minuti. Il vantaggio arriva all’11′ con un’azione orchestrata da Mohamed Salah, che serve l’assist decisivo per Mac Allister, autore del gol che sblocca la partita. Questo dopo che il Bologna si era visto annullare un gol per fuorigioco a Dallinga. Il Liverpool sembra destinato a dominare, ma la partita prende una piega diversa.

Il Bologna non si arrende e reagisce con decisione. Al 22′, Ndoye colpisce una traversa, ma l’azione viene annullata per fuorigioco. Nonostante ciò, la squadra di Italiano continua a spingere, con Orsolini che va vicino al gol a più riprese, anche grazie a un errore di costruzione dal basso di Alisson.

Secondo tempo: il Bologna sfiora il pareggio, il Liverpool chiude la partita

Nel secondo tempo, il Bologna parte forte e sfiora il pareggio con una grande occasione per Orsolini, su calcio piazzato di Moro, ma Alisson si oppone con i piedi. Il Liverpool reagisce con la sua solita qualità: Mac Allister e Szoboszlairecuperano palla in mediana e innescano Salah, che con un tiro preciso nell’angolo destro di Skorupski chiude definitivamente la contesa al 70′.

Un Bologna che non molla mai

Nonostante lo svantaggio, il Bologna non smette di crederci. Nei minuti finali, Iling-Junior sfiora l’incrocio dei pali, dimostrando che la squadra non si arrende fino all’ultimo. I tremila tifosi rossoblù presenti ad Anfield continuano a sostenere la squadra, che ora guarda con fiducia al prossimo impegno di campionato contro il Parma.

Prossimi impegni e prospettive

Il Bologna esce da Anfield con nuove consapevolezze e la certezza di essere in crescita. La squadra di Italiano affronterà il Parma nel prossimo turno di campionato, con l’obiettivo di conquistare la prima vittoria interna della stagione, forte di una prestazione coraggiosa contro una delle squadre più forti d’Europa.

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Impresa della Juve in Germania: vittoria 3-2 contro il Lipsia nonostante l’inferiorità numerica

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La Juventus conquista una vittoria sofferta e spettacolare in casa del Lipsia, imponendosi per 3-2 nonostante l’inferiorità numerica per oltre mezz’ora a causa dell’espulsione di Di Gregorio. Protagonista assoluto della serata è stato Dusan Vlahovic, autore di una doppietta, mentre Conceicao ha firmato il gol decisivo che ha fatto esplodere di gioia la panchina bianconera, inclusi Thiago Motta e il suo staff. Tuttavia, la serata ha visto anche gli infortuni preoccupanti di Bremer e Nico Gonzalez, che mettono in allerta lo staff medico della Juve.

Formazioni e scelte tattiche

Rispetto alla trasferta di Genova, Thiago Motta ha sorpreso con alcune scelte tattiche, lasciando fuori Locatelli in favore di Fagioli a centrocampo, mentre in difesa ha schierato il giovane Savona come terzino destro e spostato Kalulu al centro accanto a Bremer. In attacco, confermato il duo composto da Vlahovic e Nico Gonzalez, sostenuti dai trequartisti Koopmeiners e Yildiz.

Primo tempo: infortuni e svantaggio

La partita è iniziata in salita per i bianconeri, costretti a due cambi già nei primi 12 minuti: prima l’infortunio al ginocchio di Bremer, sostituito da Gatti, poi il problema muscolare di Nico Gonzalez, che ha lasciato il posto a Conceicao. Nonostante queste difficoltà, la Juve ha mostrato personalità e si è resa pericolosa con un tiro di Koopmeiners e una deviazione di Vlahovic che ha trovato i riflessi pronti di Gulacsi. Tuttavia, è stato il Lipsia a sbloccare il risultato: al 30’, Sesko ha sfruttato un’azione veloce con Openda, battendo Di Gregorio con un potente destro.

Secondo tempo: reazione Juve e colpi di scena

La ripresa è iniziata con la Juve che ha colpito subito un palo con Koopmeiners, seguita dal meritato pareggio di Vlahovic, autore di una splendida girata su assist di Cambiaso. La partita è diventata sempre più emozionante, con il Lipsia che ha colpito il palo con Openda. Il Var è stato protagonista per due episodi decisivi: prima per espellere Di Gregorio per un fallo di mano fuori area, poi per assegnare un rigore al Lipsia per un tocco di mano di Douglas Luiz, appena entrato. Dal dischetto, Sesko ha portato nuovamente in vantaggio i tedeschi.

Vlahovic e Conceicao trascinano la Juve alla vittoria

Nonostante l’inferiorità numerica, la Juve ha reagito con carattere e determinazione, trovando il pareggio ancora con Vlahovic, che ha infilato il pallone sotto l’incrocio con un sinistro perfetto. Nel finale, è stato Conceicao a segnare il gol del definitivo 3-2, facendo esplodere la panchina bianconera. Nei minuti di recupero, la Juve ha resistito agli assalti del Lipsia grazie agli interventi decisivi di Perin e Cambiaso, portando a casa tre punti fondamentali.

Prossimo impegno in Champions League

Con questa vittoria, la Juventus mantiene il punteggio pieno in Champions League e guarda già al prossimo impegno, previsto per il 22 ottobre contro lo Stoccarda allo Stadium. La squadra di Thiago Motta dovrà però fare i conti con gli infortuni di Bremer e Nico Gonzalez, le cui condizioni saranno valutate nei prossimi giorni.

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