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Cronache

Ikea deve realizzare lo svincolo autostradale di Afragola

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Dopo anni di battaglie legali e due sentenze amministrative. “Ikea” ed una societa’ ad essa collegata dovranno realizzare un svincolo autostradale al confine tra i Comini di Afragola e Casalnuovo. Per l’ opera – che servira’ a convogliare i flussi di traffico indirizzati al megastore direttamente dalle autostrade al suo parcheggio – sono pervenuti i pareri favorevoli di Regione Campania, Rfi e Autostrade per l’Italia. I pareri favorevoli seguono la sentenza del Consiglio di Stato (Quarta sezione, presidente Luigi Marotta), che ha respinto l’ appello di Ikea Italia Retail Srl e quello di Irgen Re Cantariello Srl ed ha anche condannato i due appellanti alle spese di giudizio da liquidare ai Comuni di Afragola e Casalnuovo. Oggi si e’ conclusa la conferenza dei servizi, sollecitata dai due Comuni Lo svincolo autostradale sara’ realizzato a titolo compensativo dalla multinazionale svedese – Si tratta di una soluzione che contribuira’ ad alleggerire il traffico autostradale generato dal complesso commerciale, che grava sulla viabilita’ di entrambi Comuni a Nord di Napoli, e mettera’ fine all’ annosa situazione dell’attuale svincolo, che presenta cumuli di rifiuti stipati ad ogni angolo delle strade di collegamento. “Siamo felici per questo importante risultato raggiunto – hanno commentato Massimo Pelliccia, sindaco di Casalnuovo e Antonio Pannone, sindaco di Afragola – non ci siamo mai arresi e dopo la battaglia legale durata anni siamo riusciti a concretizzare un’altra importante fase legata alla realizzazione dell’opera. Continueremo a vigilare per accelerare i tempi e fare in modo che, quanto prima, lo svincolo possa essere finalmente utilizzabile”.

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Cronache

Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

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Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

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Cronache

Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

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Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

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Cronache

Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

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Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

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