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Brignone ‘giorno fantastico’, poi siparietto con Goggia

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Lasciata alle spalle la rabbia di ieri per una gara ‘a tutta’ ma con qualche errore – comunque da terzo posto – Federica Brignone oggi esulta per il gradino più alto del podio. “Sto vivendo una giornata fantastica. Ci tenevo a venir giù in luce verde a casa mia. La pista era più bella, ero molto concentrata e ho avuto la fortuna di partire con il numero 6”, dice dopo il secondo superG di La Thuile. Sofia Goggia, sua rivale storica, parte decima e al traguardo è dietro, seconda per un solo centesimo. Al traguardo l’olimpionica è sconsolata per il ritardo minimo, Brignone allarga le braccia e sorride. Ne nasce uno simpatico scambio di battute durante l’abbraccio nella zona traguardo, rivelato dalla stessa Sofia. “Brutta s…” le ha detto l’olimpionica, con la leader di Coppa che le risponde “Scusa!”, e Sofia piccata che replica “Scusa un…dopo ti sbaffo io di champagne!”.

Un siparietto indice di un rapporto ormai maturo tra le due azzurre, lontano da veri attriti. Con ‘Fede’ “noi abbiamo una sfida inter nos, che esula un po’ da quelli che sono i canoni della squadra. Sicuramente – dice Goggia – da un lato è molto stimolante, dall’altro potrebbe essere tra virgolette difficile accettare magari che due come noi sono sempre là, quest’anno Federica 100 mila volte rispetto a me, perché è la decima gara che vince, io ne ho vinte due”. Ma “sicuramente, come in tutte le cose, ci sono due facce della medaglia, bisogna concentrarsi sulla faccia costruttiva, propositiva”.

Brignone, nella conferenza stampa dopo la vittoria, è molto più abbottonata sul rapporto con Goggia. “Da dicembre in avanti abbiamo iniziato a fare lo stesso programma”, dato che Sofia prima si era dovuta riprendere dall’infortunio. Ma la stagione “è stata talmente tanto impegnativa per me che non saprei neanche cosa rispondere al momento, perché ero talmente focalizzata” sul lavoro. “Sicuramente con i miei compagni è stata proprio una bella stagione, quello sì. Con tutto il team mi sono trovata proprio bene, abbiamo passato dei bellissimi momenti”.

“In partenza oggi c’ero – confida Brignone – ero un po’ meno agitata di ieri, forse volevo troppo. Oggi invece sono riuscita a rifocalizzarmi sugli sci, anche con la pista. Mi sono trovata bene da subito, con le condizioni che erano un po ‘più omogenee”. Sembrava che la neve “incollasse meno, ti cedevano un po’ meno sotto il piede, per cui sono riuscita a spingere, ma non non ho fatto di più di quello che sapevo fare e ho cercato di fare quello che sapevo fare”. Tanto è bastato alla tigre di La Salle per trionfare e sfiorare la sua seconda coppa di cristallo.

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Juan «Lobito» Fernández: «Sono rinato. E ora racconto la mia storia per chi non vede via d’uscita»

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«Un rinato, decisamente». Juan Manuel “Lobito” Fernández, 34 anni, playmaker argentino della Reyer Venezia, non ha dubbi quando si guarda oggi allo specchio. Il basket, la famiglia, la voglia di vivere: tutto è tornato al suo posto. Ma non è stato sempre così. Nel gennaio 2022, in piena carriera e con una vita apparentemente perfetta, il buio della depressione ha preso il sopravvento. E l’unica scelta possibile è stata fermarsi.

Oggi, dopo due anni lontano dai campi e da sé stesso, Lobito è tornato a giocare. Ma soprattutto è tornato a vivere, e gira l’Italia per raccontare la sua storia, nella speranza di offrire una spinta a chi oggi, come lui allora, si sente perso.

«Fu mia moglie a salvami»

«Avevo tutto: una carriera stabile a Trieste, una famiglia meravigliosa, due figli piccoli, una città che mi voleva bene. Ma dentro di me c’era solo confusione e senso di colpa», racconta Fernández in un’intervista al Corriere della Sera. «Quando ho pensato che un infortunio sarebbe stata una liberazione, ho capito che dovevo fermarmi. Fu mia moglie a prendere le decisioni per me. Senza di lei, non ce l’avrei fatta».

Il trasferimento, la terapia, la lenta rinascita

Dopo l’addio alla pallacanestro, Juan si trasferisce in Florida, dalla famiglia della moglie. «Volevo tagliare col basket, iniziai a lavorare in un’agenzia viaggi. Ma capii presto che cambiare ambiente non basta se non affronti quello che hai dentro». Inizia così un percorso con psicologa e mental coach, ma anche di studio, per aiutare un giorno chi vive lo stesso dolore.

Il ritorno in campo e la voce che ispira

Un anno dopo, si riavvicina lentamente al parquet. Prima come viceallenatore, poi, riscoprendo le emozioni del gioco, come giocatore. Fino al ritorno in Serie A, con la maglia della Reyer Venezia. «La mia strategia? Non guardare troppo avanti. Ascoltarmi, cambiare quando serviva. E accettare il dolore come parte del percorso».

Quando ha deciso di raccontare la sua storia, con una video intervista al blog La Giornata Tipo, l’impatto è stato travolgente: «Non mi aspettavo tanto sostegno. Ricevo centinaia di messaggi da chi si sente meno solo. Oggi, ovunque vado, cerco di rompere il tabù della salute mentale nello sport».

Una testimonianza che scuote e ispira

Padre, marito, atleta e oggi anche testimone di resilienza, Fernández trova il tempo di parlare nei convegni e alle televisioni, per portare un messaggio chiaro: «Guarire si può. Ma non bisogna aver paura di chiedere aiuto. Né di raccontarsi».

Il lascito del buio

«Certo, nei momenti difficili torno a pensare: “Non di nuovo”. Ma oggi ho strumenti, consapevolezza. E quando sono tornato in palestra per la prima volta, ho sentito che le emozioni negative erano sparite. Lì è iniziata la vera rinascita».

E oggi, a chi lotta nel silenzio, Juan “Lobito” Fernández tende la mano: «Non siete soli. Non è debolezza, è umano. E si può tornare a sorridere».

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Fiorello indagato per diffamazione contro la Regione Liguria

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Rosario Fiorello, noto showman e conduttore del programma ‘VivaRai2!’, è indagato per diffamazione dalla Procura di Imperia in seguito a una querela presentata dal vicepresidente della Regione Liguria Alessandro Piana in merito a una puntata del programma che faceva riferimento ai “festini con escort e cocaina” dai quali Piana è risultato estraneo. Il fascicolo è stato aperto dal procuratore capo di Imperia Alberto Lari.

Piana ha denunciato la puntata del programma di Fiorello in cui definiva “la Liguria un rave” con “il vice di Toti finito in un’inchiesta con escort e cocaina, Toti è stato arrestato e quindi adesso ne serve un altro, il vice, ma questa non è una Regione, questa è un rave, d’ora in poi chi vuole andare in Liguria dev’essere maggiorenne, non puoi andare così”, percependo tali affermazioni come lesive della sua reputazione.

L’indagine sui festini a base di escort e cocaina era iniziata nel 2021 a Genova con la scoperta di un giro di prostituzione in un appartamento; al termine dell’operazione la squadra mobile di Genova aveva arrestato due imprenditori e una escort aveva indicato Piana tra i partecipanti, ma si trattava di un errore. Il vicepresidente della Regione Liguria non è mai stato indagato nella vicenda ed è risultato estraneo ai fatti.

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Calcio, Napoli: risentimento muscolare per Neres, salterà Monza

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Brutte notizie per Antonio Conte e per i tifosi del Napoli alla vigilia del match di campionato del team partenopeo, in trasferta, contro il Monza. “Al termine dell’allenamento di oggi David Neres ha accusato un risentimento muscolare. Le sue condizioni saranno valutate prossimamente”: questo è quanto si legge nella nota pubblicata da poco sul sito ufficiale del club azzurro.

L’infortunio di Neres cambia i programmi del tecnico del Napoli, Antonio Conte, per la sfida di domani in casa del Monza. Il modulo sarà sempre il 4-3-3 e al posto dell’attaccante brasiliano con Lukaku e Politano ci sarà Raspadori.

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