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Cronache

Brasile, turista italiano muore annegando a Rio de Janeiro

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Un turista italiano è morto annegando a causa di un malore davanti alla spiaggia di Barra da Tijuca, vicino all’Hotel Grand Hyatt, nella zona ovest di Rio. L’uomo è stato trasportato in ospedale in elicottero, ma al suo arrivo al nosocomio Lourenço Jorge era già morto. Lo riporta l’online del Globo. La segreteria municipale della Sanità, riferisce la stessa fonte, ha identificato la vittima come Marco Nastasi, di 39 anni, nato in Italia, vissuto in Colombia, e a Rio de Janeiro in vacanza.

Fonti locali confermano l’identità dell’italiano morto a Rio de Janeiro. Marco Nastasi era nato a Trento, e tra due giorni avrebbe compiuto 38 anni. Formalmente residente a Mezzolombardo, in Trentino Alto Adige, a Medellin in Colombia, gestiva una società di investimenti privati, e sarebbe venuto in Brasile, a Barra de Tijuca, a 20 chilometri da Rio, in vacanza. In questi giorni il mare del litorale carioca è molto agitato, con correnti forti, tanto che la Marina militare brasiliana nei giorni scorsi aveva emesso un’allerta (valida fino ad oggi) avvertendo di onde alte fino a tre metri. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo è entrato in acqua trovandosi poi in difficoltà a tornare a riva. Soccorso in elicottero dai pompieri, Nastasi era ancora vivo quando è stato riportato in spiaggia, ma avrebbe subito un arresto cardio-circolatorio mentre era in ambulanza, nel tragitto verso l’ospedale. Da quanto si apprende il Consolato generale di Rio de Janeiro sta assistendo la famiglia per agevolare le procedure di rimpatrio della salma.

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Cronache

Arbitro dà rigore, botte ai giocatori dai tifosi entrati in campo

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“Rigore è quando arbitro fischia” diceva Vujadin Boskov, allenatore famoso per le sue massime. Non erano d’accordo alcuni spettatori del match fra Fc Garlasco 1976 e Cesano Boscone Idrostar dello scorso 1 aprile che, quando l’arbitro ha assegnato un rigore sono entrati in campo e hanno picchiato tre giocatori della squadra ospite. Aggressione che ha innescato la risposta dei tifosi della squadra milanese di Cesano Boscone. La gara del campionato Juniores in corso a Garlasco, nel Pavese, trasformata in rissa, è stata quindi sospesa. Ora i carabinieri di Vigevano hanno denunciato a piede libero due ventenni per lesioni aggravate in concorso. Sono entrambi residenti a Vigevano, disoccupati e incensurati.

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Cronache

Falsi incidenti, cinque denunce nell’Avellinese

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Falso ideologico e tentata truffa ai danni di un’agenzia assicurativa con sede a Verona. A conclusione delle indagini degli agenti del Commissariato di Lauro, in provincia di Avellino, cinque persone residenti nel Vallo di Lauro con analoghi precedenti a carico, sono state iscritte nel registro degli indagati per una serie di falsi incidenti stradali al fine di intascare i relativi indennizzi. Dalle indagini è emerso anche il caso di una donna che d’accordo con il conducente dell’auto aveva inscenato un finto investimento nel centro di Avellino, che si era fatta refertare in ospedale per lesioni ed escoriazioni. Ulteriori elementi nei confronti degli indagati sono stati acquisiti dalle conversazioni al telefono nelle quali venivano organizzati i falsi incidenti.

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Cronache

Non accetta la fine della relazione, vessa e violenta la fidanzatina: arrestato un 17enne

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Per delega del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli si comunica che nella mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia di Sorrento, in esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i Minorenni di Napoli, hanno proceduto all’arresto di un 17enne della Penisola Sorrentina, destinatario della misura cautelare della custodia in IPM, perché gravemente indiziato in ordine a gravissimi episodi di atti persecutori, violenza sessuale e rapina.

Gli eventi risalgono ai mesi di giugno, luglio e agosto 2023, allorché l’indagato, non accettando la fine della relazione sentimentale con la fidanzata, avrebbe costretto la minore a subire atti di violenza, con minacce gravi rivolte anche a prossimi congiunti e costringendola di fatto a vivere in un perdurante stato di ansia e sotto minaccia costante di morte.

I militari, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, espletavano accurate indagini che consentivano di raccogliere il grave quadro indiziario compendiato nel provvedimento cautelare eseguito in data odierna.

Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso l’istituto penale per i minorenni di Nisida.

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