La commissione Bilancio alla Camera ha iniziato a votare gli emendamenti alla Manovra. I lavori procedono ma, per adesso, i giochi si fanno fuori dall’aula, nelle riunioni di maggioranza e fra maggioranza e opposizione. I nodi da sciogliere sono diversi. Specie due dividono il M5s dagli alleati, in particolare dal Pd: le proroghe sia del superbonus al 110% sia degli aiuti al settore auto. Malgrado la fase di rodaggio, le prime misure approvate dalla commissione hanno ottenuto voto bipartisan: due emendamenti che stanziano 40 milioni per il personale sanitario e 40 milioni alle zone terremotate. Le somme provengono dal fondo risparmi della Camera. Sulla proroga del superbonus oltre dicembre 2021 e’ braccio di ferro. Tutte le forze di maggioranza la vogliono. Lo scontro e’ sulla durata. I Cinque Stelle hanno lanciato ultimatum affinche’ il termine venga portato a fine 2023, mentre il Pd sarebbe disponibile a fermarsi intanto al 2022, magari lavorando per inserire una ulteriore proroga in un prossimo provvedimento. Il problema e’ strettamente economico: ogni anno in piu’ costerebbe fra i 7,5 e i 9,5 miliardi di euro. Al momento, per allungare i tempi sono stati “impegnati” 5 miliardi del Recovery. E, nelle pieghe della Manovra, sono gia’ stati trovati altri 1,6 miliardi. Questo permetterebbe di approvare gia’ in Manovra un prolungamento della scadenza, che copra i lavori terminati entro la fine del 2022, ma mettendo come paletto meta’ 2022 per l’avvio delle opere da coprire col superbonus. Una soluzione che andrebbe bene al Pd, ma che non soddisfa i Cinque Stelle. “La proroga al 2022 – ha detto la presidente della commissione Attivita’ produttive alla Camera, Martina Nardi – si puo’ raggiungere subito e concretamente” in Manovra. Ma il capo politico del M5s, Vito Crimi, ha ribattuto: “Non possiamo rinunciare alla proroga del superbonus fino a tutto il 2023, che per noi e’ fondamentale per il rilancio del Paese: green, economia e opportunita’ di lavoro allo stesso tempo”. E il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli, anche lui dei cinquestelle, definisce “impensabile che il superbonus si fermi al 2021” sottolineando come maggioranza e opposizione stiano lavorando a una proroga. Anche Confedilizia, come gia’ le banche e le aziende del comparto, hanno chiesto l’estensione della misura. L’altro tema e’ quello della proroga da fine 2020 al 30 giugno 2021 del bonus per l’acquisto delle auto nuove. Per gli aiuti al settore sono arrivati emendamenti bipartisan. Fra quelli in discussione, alcuni prevedono che il contributo – piu’ basso rispetto a quello in scadenza – possa arrivare a 2 mila euro per le auto a emissioni piu’ basse (dimezzandosi se chi compra non rottama una vettura con piu’ di 10 anni) e che riguardi anche veicoli a benzina e diesel di ultima generazione: gli Euro 6. Proprio questo ultimo aspetto divide la maggioranza: il Movimento 5 stelle vorrebbe incentivare l’acquisto solo di auto ibride ed elettriche, escludendo quelle diesel e a benzina. Un altro tema in discussione riguarda la proposta del M5S di destinare alla cig dei piloti parte dei fondi destinati al “ristoro” delle perdite subite, a causa del covid, dalle aziende che operano nel settore aereo: ma la scelta non convince tutta la maggioranza. Tutti i nodi dovranno essere sciolti entro questa settimana. Secondo un calendario di massima, l’esame in commissione potrebbe chiudersi mercoledi’ 16 e il testo potrebbe arrivare in Aula a Montecitorio il 18, per essere approvato in prima lettura entro il 20 e, in via definitiva al Senato, prima di Natale. (