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Cronache

Bimbo morto a Ferrara, la madre tenta il suicidio

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Sul letto matrimoniale il corpo senza vita di un bambino di un anno. La madre, fuori di se’, con i polsi tagliati. Gli altri due figli, di cinque e nove anni, in un’altra stanza, incolumi. E’ la scena che si sono trovati di fronte carabinieri e soccorritori del 118 poco dopo le 6 del mattino in una casa di Ferrara: ora le indagini stanno cercando di ricostruire cosa sia successo. Il piccolo e’ stato sottoposto a manovre rianimatorie per 45 minuti, invano. La donna, sotto choc, e’ stata ricoverata all’ospedale di Cona in Psichiatria e non e’ in grado di essere interrogata: al momento nei suoi confronti non sono stati presi provvedimenti. I fratelli della piccola vittima sono invece stati affidati ai servizi sociali. La Procura di Ferrara e gli investigatori dell’Arma stanno approfondendo il contesto in cui viveva la famiglia, con il padre che aveva lasciato la casa familiare da circa un mese per contrasti con la compagna. L’uomo, tunisino di 36 anni regolare in Italia, ha una sfilza di precedenti. La donna, ferrarese 29enne, pare avesse seri problemi di tossicodipendenza. Risposte fondamentali arriveranno dall’autopsia, dopo che le prime verifiche del medico legale non hanno trovato segni sul corpicino. Era stata la stessa madre a chiamare il 112, intorno alle 6.15, disperata. Le pattuglie l’hanno trovata insanguinata e sotto choc. Tra le cose che ha detto, anche di essere stata lei ad aver ucciso il bambino, che si trovava ancora sul letto dove avevano dormito la notte. Ma era estremamente confusa, forse sotto l’effetto di stupefacenti. L’appartamento e’ apparso pesantemente degradato e si sta verificando se il nucleo fosse gia’ seguito dai Servizi. La donna ha detto anche di essersi tagliata le vene perche’ voleva morire e ha aggredito i militari, che per contenerla hanno chiesto il supporto di un equipaggio della Polizia, poi e’ stata trasportata in ospedale, per essere medicata e per avere assistenza psicologica. Poco dopo e’ arrivata la madre di lei e il padre dei bambini, avvisati entrambi con un messaggio dalla stessa giovane. Il tunisino ha seguito i carabinieri in caserma ed e’ stato sentito. Quando sara’ possibile, anche la 29enne sara’ chiamata a rispondere. Al momento non risulta indagata, ma la Procura di Ferrara attende gli atti e prevedibilmente ipotizzera’ un reato, un atto dovuto per poter disporre l’esame autoptico. C’e’ il racconto di una vicina, che alla Nuova Ferrara online ha detto di aver sentito durante la notte dei colpi secchi, che l’hanno svegliata. Ma, prima di sbilanciarsi, gli inquirenti intendono fare tutti gli accertamenti.

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Cronache

Processo Cospito, sentenza definitiva: 23 anni di carcere

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La Corte di Cassazione ha emesso una decisione definitiva riguardo ai ricorsi presentati dalle difese di Alfredo Cospito e Anna Beniamino, confermando le pesanti condanne per i loro presunti ruoli nell’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano nel 2006. I due sono stati giudicati colpevoli di “devastazione, saccheggio e strage”, oltre ad altri reati connessi all’attività di un’associazione sovversiva.

Alfredo Cospito dovrà scontare una pena di 23 anni di reclusione, mentre Anna Beniamino è stata condannata a 17 anni e 9 mesi di reclusione. Con questa decisione della Cassazione, le condanne diventano irrevocabili, mettendo definitivamente fine a un lungo processo legale che ha coinvolto i due anarchici.

 

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Cronache

Per i Ponti 16 milioni di partenze e 5,5 miliardi di spesa

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Quasi 16 milioni di partenze e una complessivamente circa 5,5 miliardi di euro: è il bilancio sui ponti di primavera fatto dall’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg. Un 1 milione di turisti faranno un viaggio di 6 pernottamenti o più a destinazione, unendo quindi le due festività. Se poi il meteo si stabilizzasse, in particolare per quel 30% circa che punta alle località balneari, questi valori potrebbero crescere ulteriormente, sfiorando i 20 milioni di partenze per circa 6 miliardi in termini di spesa.

Resta assolutamente maggioritaria, nel panorama complessivo dei due ponti, la scelta di strutture turistico ricettive per i pernottamenti a destinazione: tra il 55% e il 60% a seconda del periodo preso in considerazione, anche se, per quello del 1 maggio, raddoppia la percentuale di coloro che optano per affitti brevi (dal 6% al 12%).

La Festa della liberazione – che cade di giovedì e quindi configura un ponte particolarmente allettante – vedrà oltre 9 milioni di italiani in viaggio, circa un milione in più dello scorso anno, confermando quindi la buona performance della domanda interna di turismo che, da febbraio, sembra avere superato la fase di “stanca” che l’aveva contraddistinta per buona parte del secondo semestre dello scorso anno. Abbastanza concentrata la scelta delle destinazioni, con il 31% che opta per località della costa e un ulteriore 31% che punta invece a borghi, città e città d’arte, mentre 1 italiano su 10 preferisce la montagna.

Ma soprattutto, nel confronto con lo stesso periodo del 2023, aumenta di ben 6 punti percentuali la schiera di coloro che si spingono al di fuori della propria regione, restando comunque in Italia (il 47%) o andando all’estero (17%). Positive anche le previsioni per il ponte del primo maggio con quasi 7,5 milioni di italiani in viaggio, un milione dei quali però, come detto, in vacanza già dal 25 aprile.

Qui pesa di più, almeno per il momento, la variabile delle condizioni metereologiche: un’incertezza che si riversa sulla scelta delle destinazioni, con quelle balneari che scendono lievemente, passando al 26%, mentre borghi, città e città d’arte totalizzano complessivamente un 22%, 9 punti in meno del ponte della liberazione; terza tipologia di destinazione, le località di campagna, con una componente rilevante di seconde case, che realizza il 14% delle preferenze.

Stabile la montagna. Anche in questo caso aumenta, rispetto all’anno scorso, il raggio di spostamento degli italiani in viaggio: si riduce infatti di 12 punti percentuali (dal 51% al 39%) la quota di chi resterà vicino a casa o, comunque, nella propria regione, e aumenta di 14% quella di chi si recherà all’estero.

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Campi Flegrei, la terra trema ancora, epicentro a Bacoli

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Continuo a tremare la terra nei campi Flegrei: magnitudo 2.1, epicentro a Bacoli alla profondità di poco più di 2 km. Anche ieri erano state registrate delle scosse a Pozzuoli, poco più che strumentali ma pure avvertite dalla popolazione. Paura ma nessun danno. Pochi hanno deciso di scendere in strada anche a causa del maltempo che ha imperversato per tutta la notte con piogge forti e temporali.

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