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Bimba prodigio corre i 5 mila sotto i 20′ in Liguria, ha solo 7 anni e la Fidal per ora monitora

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Ha le trecce, un faccino simpatico e due gambette superveloci la bimba dei record che vive nel savonese e potrebbe entrare nella storia dell’atletica leggera visto che corre i 5 mila metri in meno di 20′ e i 10 mila in circa 45′, collocandosi a ridotta distanza dal record mondiale della keniota Hellen Obiri nei 5 mila e di Ayana Almaz, campionessa olimpica e mondiale in carica dei 10 mila piani. Ma c’e’ un problema: la speedy baby ha 7 anni. Questa e’ la storia di una bimba che tanti definiscono prodigio e di cui altri parlano con molta cautela, avendo la mini-atleta in questione un’eta’ che la Fidal, la Federazione di atletica leggera nemmeno prende in considerazione. Ovviamente la bimba ha un allenatore, nella fattispecie l’orgoglioso papa’, che respinge dubbi e critiche affermando che la speedy baby “corre perche’ e’ il suo gioco preferito”. Sara’ anche un gioco ma il padre l’allena sul serio tutti i giorni “in strada e sui sentieri di montagna”, quest’ultimo passaggio fondamentale perche’ permette di rafforzare la circolazione, ampliare la capacita’ polmonare e sviluppare un numero molto alto di globuli rossi. E poter portare piu’ ossigeno ai muscoli, specialmente in una corsa a lunga distanza, e’ un vantaggio non indifferente. Anche in una bambina di 7 anni, evidentemente. Insomma pure l’applicazione della teoria ‘live-high, train-low’ per la piccola che ama giocare con una delle discipline piu’ faticose dell’atletica leggera. Ovviamente il papa’ ha costituito “un team medico che si occupa di lei” e dei suoi ‘giochi’, team che effettua ogni due mesi i controlli in stato di riposo e sotto sforzo. E e’ una bimba sanissima. Prodigiosamente sana. La giovanissima atleta continuera’ a correre: considerato che per ora non e’ ammessa all’agonismo, al padre-coach non resta che contestare la Fidal “composta da non professionisti” tanto che “non c’e’ da meravigliarsi che l’Italia non ottenga a livello sportivo i risultati sperati” e allenarla alle future glorie. Quindi la piccola procede con il training indicato: e consola sapere che tra un allungo e un’accelerazione, tra una seduta di pesi e una di rigenerazione muscolare ripete tabelline e canta filastrocche. Tanto puo’ star tranquilla: il suo ‘record’ ha infranto quello di un’olandese che di anni ne ha 17 e sui 5 mila ci ha messo 2 minuti in piu’ di lei. In atletica, un’eternità.

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Mancini fa lo sceicco, è il nuovo allenatore dell’Al Sadd: contratto da 5 milioni l’anno in Qatar

Roberto Mancini riparte dal Qatar: è ufficialmente il nuovo allenatore dell’Al Sadd. Contratto di due anni e mezzo e obiettivo di riportare il club ai vertici asiatici.

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La notizia era nell’aria, ma ora è ufficiale: Roberto Mancini (foto Imagoeconomica) è il nuovo allenatore dell’Al Sadd, club qatariota tra i più prestigiosi del Golfo. L’annuncio è arrivato via social, accompagnato da alcune immagini che mostrano l’ex ct della Nazionale italiana al momento della firma del contratto e con la maglia bianca della squadra.

L’accordo prevede un contratto di due anni e mezzo con un compenso che, secondo indiscrezioni, si aggirerebbe intorno ai cinque milioni di euro a stagione.


Gli obiettivi: rilanciare il club e puntare alla Champions d’Asia

Il nuovo tecnico avrà il compito di rilanciare il prestigio sportivo dell’Al Sadd, che negli ultimi anni ha raccolto risultati modesti, soprattutto a livello internazionale. L’obiettivo principale è riportare il club ai vertici del calcio asiatico e riconquistare la Champions League d’Asia, trofeo che manca dal 2011.

Il cammino però si annuncia difficile: dopo l’esonero del portoghese Felix Sanchez a ottobre, la squadra è decima su dodici nel girone occidentale del torneo continentale e a cinque punti dall’ottavo posto, l’ultimo utile per l’accesso alla fase a eliminazione diretta. Anche nel campionato nazionale, la Qatar Stars League, la formazione è a metà classifica dopo nove giornate, distante otto punti dalla capolista.


Una nuova sfida dopo l’esperienza con l’Arabia Saudita

Per Mancini si tratta di una nuova avventura lontano dall’Europa, dopo la breve esperienza da ct dell’Arabia Saudita, durata poco più di un anno, dall’agosto 2023 all’ottobre 2024.

Lo strappo con la Nazionale italiana a Ferragosto 2023, dopo il trionfo a Euro 2020, aveva lasciato un segno profondo nel tecnico jesino, che più volte ha espresso rammarico per quella decisione e il desiderio di tornare un giorno sulla panchina azzurra.


Il mancato ritorno nei grandi club europei

Negli ultimi mesi, Mancini aveva cercato un ritorno nel calcio di club, dopo sette anni di esperienze internazionali. Era stato accostato a Roma, Juventus, Fiorentina e Atalanta, ma nessuna trattativa si era concretizzata. Anche in Premier League, dove aveva ammesso contatti con il Manchester United, non era arrivata la svolta sperata.


Un nuovo capitolo della carriera

Con il messaggio “Benvenuto signor Mancini”, l’Al Sadd ha ufficializzato l’inizio di un nuovo capitolo della carriera del tecnico italiano. Una sfida lontana dai riflettori europei, ma che potrebbe rappresentare l’occasione per ricostruire la propria immagine sportiva e tornare, in futuro, protagonista anche su palcoscenici più prestigiosi.

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Federica Brignone applaude Sinner: “Ingiocabile nei momenti chiave, che forza mentale”

Federica Brignone, campionessa del mondo di sci, elogia Sinner dopo la vittoria su Zverev alle Atp Finals: “Nei momenti difficili diventava ingiocabile. Mi sono emozionata”.

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La campionessa del mondo di sci alpino Federica Brignone si è lasciata conquistare dal talento e dalla determinazione di Jannik Sinner durante la sfida con Alexander Zverev alle Atp Finals di Torino. Presente tra il pubblico dell’Inalpi Arena, l’atleta azzurra ha commentato la partita con parole di grande ammirazione:
È stata una bella partita. Sinner ha mostrato la sua forza mentale nei punti importanti. Ogni volta che andava sotto, diventava ingiocabile. Zverev era disperato, ho pensato: mamma mia, deve essere tosta per lui.”

“La concentrazione dei tennisti mi sorprende”

Brignone ha sottolineato quanto sia rimasta colpita dalla capacità di concentrazione dei tennisti, soprattutto in un contesto rumoroso e coinvolgente come quello delle Finals.
Quello che mi sorprende è come riescono, nonostante il rumore e la gente così vicina, a concentrarsi così bene. A me questo creerebbe un sacco di problemi. È anche abitudine, chiaramente. Ma mi sorprende che la gente non capisca che è importante lasciare gli atleti nel silenzio.”

“Mi sono emozionata”

La sciatrice valdostana, abituata a palcoscenici internazionali ma molto diversi per atmosfera, ha confessato di aver vissuto il match con grande partecipazione emotiva:
Comunque mi sono emozionata”, ha concluso Brignone, che condivide con Sinner la stessa attitudine alla disciplina, alla concentrazione e alla freddezza nei momenti decisivi — qualità che, anche fuori dalla neve, portano gli azzurri sul tetto del mondo.

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Sinner batte Zverev e vola verso le semifinali delle ATP Finals di Torino

Jannik Sinner domina anche Zverev in due set alle ATP Finals di Torino e centra la seconda vittoria consecutiva, avvicinandosi alle semifinali.

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Jannik Sinner continua la sua marcia trionfale alle ATP Finals di Torino. Il numero due del mondo ha sconfitto Alexander Zverev in due set, 6-4, 6-3, in un’ora e trentasette minuti di gioco, regalando al pubblico dell’Inalpi Arena un’altra prestazione di alto livello.

Due su due per Jannik

Con questa vittoria, Sinner mette a segno la seconda affermazione in due gare e si avvicina alla qualificazione matematica per le semifinali. Solidissimo al servizio e preciso nelle accelerazioni, l’azzurro ha gestito con lucidità i momenti chiave del match, strappando il servizio a Zverev nei momenti decisivi dei due set.

Ora testa alle semifinali

“Mi sento bene, sto giocando con fiducia e il pubblico mi dà una spinta incredibile”, ha dichiarato Sinner al termine dell’incontro. Per il tennista altoatesino è già tempo di pensare alle semifinali, che potrebbero arrivare con una giornata d’anticipo.

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