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Bilanci della Juventus alterati: Agnelli, Nedved e altri 14 indagati

Ci sono anche i nomi del presidente, Andrea Agnelli, e del vicepresidente, Pavel Nedved. Per alcuni degli indagati la Procura subalpina aveva chiesto l’applicazione di misure cautelari. Richiesta che però il giudice per le indagini preliminari ha rigettato non ravvisandone l’esigenza.

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Falso nelle comunicazioni sociali e false comunicazioni rivolte al mercato. Sono queste le accuse formulate dalla Procura di Torino nei confronti di 16 indagati tra Consiglio di Amministrazione, dirigenti “con responsabilità strategiche” e revisori della Juventus, dopo la chiusura indagini sulle plusvalenze. Ci sono anche i nomi del presidente, Andrea Agnelli, e del vicepresidente, Pavel Nedved. Per alcuni degli indagati la Procura subalpina aveva chiesto l’applicazione di misure cautelari. Richiesta che però il giudice per le indagini preliminari ha rigettato non ravvisandone l’esigenza. Secondo gli inquirenti, la società bianconera avrebbe alterato i bilanci di tre anni:, quelli approvati il 24 ottobre 2019, il 15 ottobre 2020 e il 29 ottobre 2021, attraverso gli scambi tra giocatori e la manovra stipendi nel periodo pandemico. “Le operazioni di scambio, che non generano flussi finanziari di sorta – spiegano dalla Procura -, risultano, concluse a valori stabiliti dalle parti in modo arbitrario e con lo scopo di far fronte alle necessità di bilancio del momento: tali operazioni sono state ritenute fittizie”. Per l’accusa “le plusvalenze da queste generate, sono state rivisitate”. Dalla perizia contabile, disposta dalla procura, emerge che le manovre avrebbero portato a numeri differenti tra i bilanci presentati e quelli reali. Nel bilancio 2018 minor perdita di esercizio, pari a 39 milioni e 896 mila euro anziché 84 mln e 506 mila; nel bilancio 2019 perdita a 89 mln e 682 mila euro anziché a 236 mln e 732 mila euro; nel bilancio 2020 la perdita è risultata di 209 mln e 514 mila, anziché 222 mln e 477 mila. Ad alcuni degli indagati è stato contestato il reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti. Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza e coordinate da un pool di magistrati del Gruppo di Diritto Penale dell’Economia – composto dai sostituti procuratori Ciro Santoriello e Mario Bendoni e dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio -, hanno avuto inizio nel corso dell’estate 2021. I primi ad essere ascoltati i calciatori, come Cuadrado, Chiellini e Bonucci, in relazione al filone d’inchiesta che si concentrava sulla cosiddetta manovra stipendi, negli anni 2020 e 2021, che fu, per l’accusa, un ulteriore intervento per alterare i risultati di bilancio. “Sussistono concreti elementi per ritenere che i calciatori, in accordo con la società, abbiano rinunciato a percepire, in concomitanza con il periodo pandemico, una sola mensilità e non quattro, come per contro comunicato da Juventus Fc nel marzo 2020”, mentre le restanti tre mensilità, “non sarebbero oggetto di rinuncia, bensì di differimento ad esercizi successivi”.

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Champions, il Real Madrid di Ancelotti batte il City ai rigori e vola in semifinale

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Il “re” di coppe piazza un altro colpo: il Real Madrid di Carlo Ancelotti raggiunge la semifinale di Champions League dopo una battaglia durissima contro il Manchester City di Pep Guardiola. Raggiunge così Del Bosque come il secondo allenatore del Real Madrid con più presenze in Champions.

Con uno spettacolare pareggio 3-3 nell’andata, i Blancos di Carlos Ancelotti si sono imposti dopo i rigori (5-4) nel ritorno dei quarti di finale all’Etihad Stadium. Nonostante un inizio frenetico, con il Real che si è portato in vantaggio al 12’ grazie a Rodrygo e il Manchester City che ha colpito la traversa con Haaland, il primo tempo si è chiuso sull’1-1, firmato da De Bruyne al 76’. Il ritmo del match è stato incandescente, con entrambe le squadre impegnate in rapidi scambi e azioni fulminee. Nonostante gli sforzi di entrambi i lati nei tempi regolamentari e supplementari, il risultato è rimasto invariato.

La partita è stata caratterizzata da un gioco tattico, con Pep Guardiola e Carlo Ancelotti che hanno orchestrato le loro mosse con maestria. Ma è stata la lotteria dei rigori a decretare il vincitore, con il Real Madrid che ha avuto la meglio, accedendo così alla semifinale per il quarto anno consecutivo. Ora, i Blancos si preparano ad affrontare il Bayern Monaco in un’altra sfida emozionante per un posto nella finale di Champions League.

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Champions, il Bayern va in semifinale battendo l’Arsenal di misura

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Il Bayern Monaco si consola del campionato deludente conquistando l’accesso alla semifinale di Champions League dopo una vittoria cruciale sul campo dell’Arsenal. Con un risultato finale di 1-0 all’Allianz Arena nel ritorno dei quarti di finale, i bavaresi hanno dimostrato ancora una volta la loro forza e determinazione. Il momento decisivo è arrivato nella ripresa, quando Kimmich ha trovato la rete di testa su un preciso cross di Guerreiro al minuto 63’.

La partita è stata caratterizzata da un dominio del Bayern, che ha colpito due volte il palo nella stessa azione all’inizio della ripresa, con Goretzka e Guerreiro, mettendo a dura prova la difesa dell’Arsenal. Nonostante i tentativi dei Gunners di reagire grazie ad un ottimo Jorginho, il Bayern ha mantenuto saldamente il controllo del gioco e ha difeso con determinazione il proprio vantaggio fino al fischio finale.

Questo risultato segue il pareggio 2-2 nell’andata all’Emirates di Londra, confermando la superiorità complessiva del Bayern Monaco nella doppia sfida. Ora, i bavaresi si preparano ad affrontare la vincente tra Manchester City e Real Madrid nella semifinale.

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Calcio, Ronaldo ha vinto l’arbitrato con la Juventus che dovrà versargli quasi 10 milioni di euro

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Cristiano Ronaldo Vince la Controversia per gli Stipendi Arretrati: Terzo Tentativo di Arbitrato Risolutivo

Dopo una lunga disputa legale, Cristiano Ronaldo ha finalmente ottenuto giustizia nel suo reclamo per il pagamento di 19,5 milioni di euro di stipendi arretrati. Al terzo tentativo di arbitrato, l’ex giocatore della Juventus ha visto riconosciuta la sua ragione in sede stragiudiziale. E la Juve dovrà pagare 9.774.166 milioni di euro ai quale aggiungere gli interessi: si tratta di quanto il calciatore avrebbe dovuto incassare al netto di tasse e contributi.

Il collegio di arbitri incaricato di decidere sulla controversia è composto da Gianroberto Villa, Roberto Sacchi e Leandro Cantamessa. Questa squadra di esperti ha esaminato attentamente il caso e ha concluso che Ronaldo aveva diritto ai pagamenti richiesti.

Il team legale che ha rappresentato Cristiano Ronaldo è stato guidato da professionisti di alto livello, tra cui Emanuele Guastalla, John Shehata e Fabio Iudica. Quest’ultimo, oltre a essere un avvocato stimato, è anche docente di diritto sportivo all’Università Bicocca di Milano, portando una vasta esperienza e competenza nel settore.

La decisione dell’arbitrato rappresenta un importante traguardo per Ronaldo e il suo team legale, che hanno lottato strenuamente per far valere i  diritti contrattuali. Il riconoscimento della sua ragione sottolinea l’importanza di risolvere le controversie in modo equo e trasparente, garantendo che i professionisti dello sport siano trattati con giustizia e rispetto.

La vittoria di Ronaldo in questa battaglia legale non solo ha un impatto finanziario significativo per lui personalmente, ma invia anche un messaggio importante all’industria dello sport riguardo alla necessità di rispettare i contratti e gli accordi stipulati con i giocatori.

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