Le vetrine non sono più soltanto spazio per esporre merci e prodotti, ma come da tempo accade, anche ambienti dove gli artisti creano le loro opere d’arte, non solo spazi dove vengono esposti i loro lavori, ma anche e soprattutto spazi dove viene esposto il momento attivo del proprio lavoro, il momento della creazione, facendo diventare questo momento anche performance, facendo si che ogni inaugurazione si trasformi in una performance.
È lo spirito che anima Artisti in Vetrina dello storico negozio di articoli per le Belle Arti Gino Ramaglia in via Broggia a Napoli. Un progetto che nasce nel 2009 per valorizzare e divulgare l’arte contemporanea dei giovani artisti che desiderano proporsi al pubblico. Nessun vincolo, nessun costo: solo la voglia di mostrare le proprie opere e farsi conoscere da una platea che non necessariamente frequenta le Gallerie d’Arte questo ideato e fortemente voluto da Gino Ramaglia, è stato poi realizzato dai figli, Enzo e Marco, che, con la stessa passione del padre nel gestire il negozio di colori e materiali per le Belle Arti , hanno portato avanti questa iniziativa in maniera completamente gratuita, permettendo a tutti gli Artisti che lo richiedono di comunicare e condividere il proprio impegno nell’Arte.
Non vuole essere una galleria d’arte fuori dagli schemi, ma una opportunità, in special modo per i giovani artisti e gli allievi dell’Accademia di Belle Arti, presenza forte e caratterizzante dell’area, di potersi esprimere, confrontare e testarsi con il pubblico che accorre sempre numeroso alle inaugurazioni.
La performance creativa inaugurale è rivolta non soltanto ai presenti, ma anche al pubblico che pur non potendo partecipare fisicamente è virtualmente collegato con lo spazio attraverso i social network piu’ diffusi.
Per gli artisti, oltre quelli che gli stessi fratelli Ramaglia invitano, è oltremodo semplice partecipare e ottenere lo spazio espositivo, basta richiederlo, i fratelli Ramaglia nel corso degli anni, oramai siamo al decennale, sono riusciti ad organizzare un calendario che tra pennelli, tubetti di pitture, tavolozze, stampe, tele, crete, pigmenti, righelli, compassi e carte pregiate, riesce a dare spazio a tutti, perché attraverso moduli di iscrizione si aderisce al progetto e lo si valuta insieme al comitato scientifico che offre anche un momento di crescita e confronto che si evince poi dalle varie discipline che si susseguono nelle esposizioni. Pittura, fotografia, scultura, body art e poi installazioni tecnologiche o trompe l’oeil, lo spazio vetrina prende vita e si attualizza di mostra in mostra, cambiando allestimento non soltanto come sempre avviene per offrire prodotti o merci nuove, ma per diffondere nelle strade il messaggio dell’arte.
Ph. Claudia del Giudice/KONTROLAB
. Un momento della performance “Vietato Vietare” dell’artista Domenico Pianese. Ph. Claudia Del Giudice
Backstage dell’allestimento dello spazio espositivo della vetrina prima dell’apertura della mostra “Fiori Giapponesi” di Miki Inoue, la pittrice giapponese specializzata nella pittura tradizionale. Ph. Claudia Del Giudice
Il pittore performer Phelipe Tracò in un momento della sua performance “Siamo dei Ca##o di Animali – Urban Instinct”. Ph. Claudia Del Giudice
Il pittore performer Phelipe Tracò in un momento della sua performance “Siamo dei Ca##o di Animali – Urban Instinct”. Ph. Claudia Del Giudice
Un momento della performance “Another Colored Juggler in the world” del juggler Romeo Matteo e del pittore Paco Falco. L’evento rientra nella rassegna organizzata da Paratissima Napoli 2017 in collaborazione con “Artisti in Vetrina Gino Ramaglia”. Ph. Claudia Del Giudice
. L’artista Massimo Campagna durante la sua performance nella vetrina, intitolata “Femicide”. Ph. Claudia Del Giudice
. La storica vetrina del negozio di materiali di belle arti prima dell’inizio della performance “Wanted God” della pittrice Tonia Erbino. Ph. Claudia Del Giudice
Un momento della performance “Il tempo sottile” di Gianni Nappa, progetto artistico a cura di Claudia Del Giudice. Ph. Claudia Del Giudice
Un momento della performance “La notte degli Zombie”. Nella foto Il truccatore/attore/regista Gennaro Patrone con la modella/artsita Chatrin Ponticelli. Ph. Claudia Del Giudice
Allestimento della vetrina realizzato per l’esposizione “Riflessioni” dell’artista Luciano Strollo, a cura di Claudia Del Giudice. Ph. Claudia Del Giudice
Un momento della performance “Il tempo sottile” di Gianni Nappa, progetto artistico a cura di Claudia Del Giudice. Ph. Claudia Del Giudice
Il performer Giovanni Castaldi nella vetrina durante la sua esibizione dal titolo “Il Circo Infinito”, a cura di Claudia Del Giudice. Ph. Claudia Del Giudice
La pittrice Tonia Erbino nella vetrina, durante la sua performance intitolata “Wanted God”. Ph. Claudia Del Giudice
Un momento della performance “Femicide” dell’artista Massimo Campagna. Ph. Claudia Del Giudice
. Inizio dell’esibizione “dissolviMENTI &disSOLUZIONI” del performer Giovanni Castaldi. Ph. Claudia Del Giudice
Il pittore spagnolo Pedro Cano al vernissage della mostra “Workshop di Acquarello con Pedro Cano. Mostra dei partecipanti”. Ph. Claudia Del Giudice
GINO RAMAGLIA,
Una delle opere esposte nel negozio durante la mostra “Urban Sketchers & Gino Ramaglia Artisti in Vetrina”. L’evento ha determinato l’incontro di 35 disegnatori, provenienti da 10 paesi diversi. Ph. Claudia Del Giudice
L’artista Assunta Pizza nella vetrina, durante la sua performance intitolata “La Vie En Rose”, ispirata dal poeta e drammaturgo portoghese José Saramago, Premio Nobel per la letteratura nel 1998. Ph. Claudia Del Giudice
Un momento della performance “Another Colored Juggler in the world” del juggler Romeo Matteo e del pittore Paco Falco. L’evento rientra nella rassegna organizzata da Paratissima Napoli 2017 in collaborazione con “Artisti in Vetrina Gino Ramaglia”. Ph. Claudia Del Giudice
Il curatore Gianni Nappa nelle vesti di artista, in un momento della sua performance intitolata “Il tempo sottile”, progetto artistico a cura di Claudia Del Giudice. Ph. Claudia Del Giudice
Un momento della performance “Terre lontane” dell’artista Giuda, ovvero Giuseppe Dama. Ph. Claudia Del Giudice
Fotogiornalista da 35 anni, collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani. Ha raccontato con le immagini la caduta del muro di Berlino, Albania, Nicaragua, Palestina, Iraq, Libano, Israele, Afghanistan e Kosovo e tutti i maggiori eventi sul suolo nazionale lavorando per agenzie prestigiose come la Reuters e l’ Agence France Presse,
Fondatore nel 1991 della agenzia Controluce, oggi è socio fondatore di KONTROLAB Service, una delle piu’ accreditate associazioni fotografi professionisti del panorama editoriale nazionale e internazionale, attiva in tutto il Sud Italia e presente sulla piattaforma GETTY IMAGES.
Docente a contratto presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli., ha corsi anche presso la Scuola di Giornalismo dell’ Università Suor Orsola Benincasa e presso l’Istituto ILAS di Napoli.
Attualmente oltre alle curatele di mostre fotografiche e l’organizzazione di convegni sulla fotografia è attivo nelle riprese fotografiche inerenti i backstage di importanti mostre d’arte tra le quali gli “Ospiti illustri” di Gallerie d’Italia/Palazzo Zevallos, Leonardo, Picasso, Antonello da Messina, Robert Mapplethorpe “Coreografia per una mostra” al Museo Madre di Napoli, Diario Persiano e Evidence, documentate per l’Istituto Garuzzo per le Arti Visive, rispettivamente alla Castiglia di Saluzzo e Castel Sant’Elmo a Napoli.
Cura le rubriche Galleria e Pixel del quotidiano on-line Juorno.it
E’ stato tra i vincitori del Nikon Photo Contest International.
Ha pubblicato su tutti i maggiori quotidiani e magazines del mondo, ha all’attivo diverse pubblicazioni editoriali collettive e due libri personali, “Chetor Asti? “, dove racconta il desiderio di normalità delle popolazioni afghane in balia delle guerre e “IMMAGINI RITUALI. Penitenza e Passioni: scorci del sud Italia” che esplora le tradizioni della settimana Santa, primo volume di una ricerca sui riti tradizionali dell’Italia meridionale e insulare.
Sequestro preventivo di beni per un milione di euro emesso dal Gip di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di quattro soggetti gravemente indiziati dei reati di associazione per delinquere e di falsificazione e spendita di banconote contraffatte, già destinatari, di una ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere.
Il provvedimento di sequestro scaturisce da accertamenti economico-patrimoniali che hanno fatto emergere significative incongruenze in un ampio arco temporale, compreso tra il 2004 e il 2022, fra i beni nella disponibilità degli indagati e dei rispettivi nuclei familiari e i redditi dichiarati o le attività economiche svolte.
Tale circostanza, sintomatica di un’illecita accumulazione patrimoniale protratta nel tempo, è alla base del sequestro preventivo per sproporzione eseguito dal G.I.C.O. della Guardia di Finanza, avente ad oggetto tre abitazioni ad uso civile e due magazzini siti in Napoli nonché i rapporti bancari e finanziari risultati nella disponibilità degli indagati, anche per interposta persona. È stato inoltre sequestrato un immobile ubicato nel quartiere Pendino di Napoli, costituente la base operativa del sodalizio nonché il luogo utilizzato dagli indagati per lo smercio delle banconote contraffatte.
Il valore complessivo dei beni in sequestro ammonta a circa 1 milione di euro. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i relativi destinatari sono persone
sottoposta ad indagini e, quindi, presunti innocenti fino a sentenza definitiva.
La società IEEE RAS ha recentemente insignito il professor Bruno Siciliano, esperto di robotica di fama internazionale e docente di Automatica presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione dell’Ateneo fridericiano, del prestigioso premio di Pioniere per la Robotica e l’Automazione.
La Robotics and Automation Society (RAS), una delle 39 società tecniche all’interno dell’IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers), ha riconosciuto il professor Siciliano per il suo eccezionale contributo nel promuovere lo sviluppo e lo scambio di conoscenze scientifiche nel campo della robotica e dell’automazione.
Con oltre 15.000 membri in tutto il mondo, la missione della RAS è quella di facilitare la crescita professionale e promuovere il beneficio dell’umanità attraverso l’avanzamento della robotica e dell’automazione.
Il premio sarà consegnato durante il convegno annuale della società ICRA 2024 (IEEE International Conference in Robotics and Automation) a Yokohama, in Giappone, il 16 maggio. Un luogo significativo per il Prof. Siciliano, poiché è lì che nel 1985 ha tenuto la sua prima presentazione a un convegno internazionale.
Il professor Bruno Siciliano
Siciliano, che è stato il più giovane Presidente nella storia della società IEEE RAS dal 2008 al 2009, ha commentato l’importanza di ricevere questo prestigioso riconoscimento: “Ricevere il riconoscimento più ambito dalla società di cui mi onoro di essere stato il più giovane Presidente nella sua storia è qualcosa di davvero speciale.”
Oltre alla sua attività accademica, il professor Bruno Siciliano coordina il laboratorio di robotica PRISMA Lab e guida il programma di ricerca in robotica del Consorzio CREATE. Nel 2022, ha ricevuto anche il prestigioso Engelberger Award for Education dall’Association for Advancing Automation (A3).
Siciliano ha espresso gratitudine per i suoi successi recenti, che includono il finanziamento per il progetto EndoTheranostics e la soddisfazione per lo scudetto ottenuto dal Napoli, sottolineando l’importanza del lavoro di squadra e il suo costante impegno nel progredire nel campo della robotica.
Il Pioneer Award si aggiunge ai precedenti riconoscimenti ottenuti dal professore Siciliano dalla IEEE RAS, tra cui il George Saridis Leadership Award on Robotics and Automation nel 2015 e il Distinguished Service Award nel 2010: Siciliano continua a essere un punto di riferimento nel campo della robotica e dell’automazione, e il suo lavoro e la sua dedizione sono un’ispirazione per gli altri nel settore.
Si era reso irreperibile dallo scorso 25 gennaio e ora dovrà scontare la condanna definitiva per violenza sessuale di gruppo. Si tratta di di un 46enne del rione Traiano già noto alle forze dell’ordine. A catturarlo i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli che con il prezioso contributo dei militari del nucleo radiomobile partenopeo hanno scovato l’uomo a Salita Pontenuovo.
Erano 2 mesi che i carabinieri lo cercavano e, grazie al web patrolling e ad ore e ore di pedinamenti e appostamenti, ieri sera il cerchio si era ristretto nel centro storico di Napoli. Le gazzelle dell’Arma – con foto dell’uomo a portata di mano e modello dell’auto da ricercare – individuano il 46enne a bordo dell’utilitaria.
L’uomo prima fornisce generalità false ma poi, sentitosi scoperto e braccato, tenta inutilmente di fuggire.
Il 46enne è stato trasferito nel carcere di Poggioreale dove – in esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Napoli – dovrà scontare la pena definitiva di 3 anni, 7 mesi e 27 giorni ed espiare la pena accessoria dell’interdizione ai pubblici uffici per 5 anni.
L’arrestato dovrà inoltre rispondere di resistenza a pubblico ufficiale, di falsa attestazione sulla propria identità e di possesso ingiustificato di chiavi o grimaldelli. Nell’auto, infatti, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato arnesi atti allo scasso. Trovata anche una dose di cocaina.