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Batterio da 1 centimetro sfida leggi della biologia

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Sfida le leggi della biologia finora considerate un dogma, il batterio gigante visibile a occhio nudo. E’ lungo un centimetro ed e’ stato scoperto nelle paludi di mangrovie ai Caraibi, nell’arcipelago di Guadalupa. Chiamato Thiomargarita magnifica, non solo e’ 5.000 volte piu’ grande della maggior parte dei batteri, ma presenta anche una struttura interna complessa, che probabilmente gli ha permesso di aggirare le comuni limitazioni fisiche ed energetiche incontrate dai suoi parenti. La scoperta, pubblicata sulla rivista Science, si deve allo statunitense Lawrence Berkeley National Laboratory e suggerisce che questo possa essere solo il primo di un gruppo di batteri giganti ancora da scoprire. “Possiamo sicuramente attenderci la scoperta di altri batteri, anche piu’ grandi: si tratta di una tipologia che vive di solito in ambienti molto inospitali e che quindi sono ancora poco studiati”, dice Fiorentina Ascenzioni, docente di Microbiologia alla Sapienza Universita’ di Roma. “Tra l’altro, potrebbero farci capire meglio l’evoluzione della vita sulla Terra – prosegue Ascenzioni – perche’ potrebbero presentare caratteristiche intermedie tra i batteri e gli organismi piu’ complessi”. Tradizionalmente i batteri sono visibili solo per mezzo di microscopi in grado di ingrandire l’oggetto osservato dalle 100 alle 1.000 volte, ma in questo caso e’ stato possibile vedere il nuovo batterio senza bisogno di utilizzare alcuno strumento. “Per metterlo nel giusto contesto, sarebbe come immaginare un essere umano che incontra un altro umano alto come l’Everest”, dice Jean-Marie Volland, che ha coordinato lo studio. L’organismo e’ stato individuato, sotto forma di sottili filamenti bianchi, sulle foglie delle mangrovie cadute nell’acqua della palude. “Continuiamo a chiamarli microrganismi, ma ormai sappiamo che non tutti sono cosi’ piccoli”, afferma Ascenzioni: “Non e’ il primo esempio di batterio gigante, infatti appartiene al genere Thiomargarita, che raccoglie batteri di grandi dimensioni, e ormai abbiamo esempi simili anche tra i virus”. Dopo averlo sottoposto ad analisi piu’ approfondite, i ricercatori hanno scoperto che il Dna del batterio Thiomargarita magnifica, invece di trovarsi libero all’interno dell’unica cellula com’e’ tipico degli altri microrganismi simili, e’ racchiuso all’interno di strutture composte da membrane: si tratta di un livello di organizzazione decisamente piu’ elevato, che e’ possibile trovare in cellule molto piu’ complesse. “Questa e’ una novita’, ma il Dna risulta atipico anche per le sue dimensioni”, aggiunge la docente della Sapienza: “e’ circa tre volte quello di un batterio medio e lo stesso vale per il numero di geni”. Secondo gli autori dello studio, l’insieme di queste straordinarie caratteristiche potrebbe aver permesso al batterio gigante di raggiungere le sue dimensioni fuori dal comune. Resta pero’ ancora aperta la domanda su come e perche’ questi organismi si siano evoluti in questo modo.

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Esteri

Veto russo a bozza Usa contro armi nucleari nello spazio

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La Russia ha bloccato con il veto la risoluzione elaborata da Usa e Giappone sulla prevenzione delle armi nucleari nello spazio. La bozza intendeva “rafforzare e sostenere il regime globale di non proliferazione, anche nello spazio extra-atmosferico, e riaffermare l’obiettivo condiviso del suo mantenimento per scopi pacifici”. Il testo ha ottenuto 13 voti a favore, il veto della Russia e l’astensione della Cina.

Oltre a ribadire gli obblighi ai 115 Stati parte del Trattato sullo spazio extra-atmosferico – compresi tutti i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza – “di non posizionare in orbita attorno alla Terra alcun oggetto che trasporti armi nucleari o altre armi di distruzione di massa”. Mosca e Pechino volevano un emendamento che riecheggiava una proposta del 2008 delle due potenze, e aggiungeva un paragrafo che vietava “qualsiasi arma nello spazio”, ma e’ stato bocciato avendo ottenuto solo 7 voti a favore.

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Esteri

Blinken: Usa-Cina gestiscano relazioni responsabilmente

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Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha invitato gli Stati Uniti e la Cina a gestire le loro differenze “responsabilmente”, iniziando oggi la sua visita nel Paese asiatico. “Abbiamo l’obbligo nei confronti del nostro popolo, e anzi nei confronti del mondo, di gestire le relazioni tra i nostri due paesi in modo responsabile”, ha detto Blinken a Shanghai incontrando il leader del Partito comunista locale.

Il segretario di Stato americano ha affermato che il presidente Joe Biden è impegnato nel dialogo “diretto e duraturo” tra le due maggiori economie del mondo, dopo anni di crescente tensione. “Penso che sia importante sottolineare il valore e anzi la necessità dell’impegno diretto, del parlarsi l’un l’altro; mettere in evidenza le nostre differenze, che sono reali, cercando di superarle”, ha detto Blinken. Il segretario del Partito comunista cinese per Shanghai, Chen Jining, ha dato il benvenuto a Blinken e ha parlato dell’importanza delle imprese americane per la città. “Sia che scegliamo la cooperazione o il confronto, influisce sul benessere di entrambi i popoli, di entrambi i paesi e sul futuro dell’umanità”, ha detto Chen.

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Cronache

Processo Cospito, sentenza definitiva: 23 anni di carcere

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La Corte di Cassazione ha emesso una decisione definitiva riguardo ai ricorsi presentati dalle difese di Alfredo Cospito e Anna Beniamino, confermando le pesanti condanne per i loro presunti ruoli nell’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano nel 2006. I due sono stati giudicati colpevoli di “devastazione, saccheggio e strage”, oltre ad altri reati connessi all’attività di un’associazione sovversiva.

Alfredo Cospito dovrà scontare una pena di 23 anni di reclusione, mentre Anna Beniamino è stata condannata a 17 anni e 9 mesi di reclusione. Con questa decisione della Cassazione, le condanne diventano irrevocabili, mettendo definitivamente fine a un lungo processo legale che ha coinvolto i due anarchici.

 

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