Collegati con noi

Cronache

Il Tg che diventa lobby al servizio di Autostrade, così si prova a negare la tragedia del Ponte Morandi di Genova

Pubblicato

del

Il linguaggio è quello forense. Si parla e si scrive in punto di diritto. Sembra già una causa di separazione con addebito. In ogni caso, ora che Luigi Di Maio spiega che si sta facendo sul serio sulla revoca della concessione ad Autostrade, il colosso Atlantia, di cui fa parte Aspi, comincia a mettere in piazza la sua strategia. Tutto lecito? Immaginiamo ovviamente di sì. Finora aveva provato con il sistema solito delle lobbies a fare pressione sul governo, ma i risultati a fronte dei pagamenti effettuati non è stato dei migliori. Insomma la guerra contro Di Maio e il suo Movimento è cominciata. Ed ogni arma lecita sarà usata. C’è un telegiornale (almeno lo è ancora nominalmente perché nel nome della testa c’è scritto ancora tg) che fa ascolti quasi quanto una tv locale, che ha piegato quei pochi stipendiati che non resistono al profumo dei soldi, a fare il mestiere di lobbisti invece che dei giornalisti a favore di Autostrade. Tutto lecito? Ni. Che cosa ci sia di giornalistico forse dovrebbe dirlo l’attentissimo Ordine. In ogni caso questi tesserati dell’Ordine, stipendiati da questo tg lobby,  sono  obbligati ad organizzare riunioni per difendere o agevolare interessi di questo o quel gruppo industriale invitando deputati, senatori, esponenti di Governo a presunti dibattiti con lettere intestate della testata giornalistica. Solo che chi si presenta negli studi televisivi o nel luogo convenuto, quando si accorge di non essere ad un dibattito ma ad una operazione di marketing politico lobbistico, è già troppo tardi per declinare l’invito. Autostrade ha già usato questo telegiornale (?) per queste finalità.

Di Maio può anche essere ancora poco forgiato alle strategie della politica romano-milanese, ma è persona certamente onesta e non ha abboccato. E allora Aspi comincia ad incattivirsi. “I termini della Convenzione prevedono, nella denegata ipotesi di revoca, il pagamento di un cosiddetto indennizzo che corrisponde al giusto valore della concessione, secondo i criteri contrattualmente previsti”. È quanto ribadisce Autostrade per l’Italia in una nota dopo le notizie di stampa sugli esiti della relazione della Commissione ministeriale insediata presso il Mit. “La sussistenza di tale obbligo di indennizzo, come riportato dalla stampa, è confermata anche dalla stessa relazione della Commissione” rileva la società. “Da tali anticipazioni – spiega il comunicato – non sembrerebbe emergere alcun grave inadempimento agli obblighi di manutenzione ai sensi del contratto di concessione. Peraltro, la presunta violazione dell’obbligo di custodia, di cui all’art. 1177 del codice civile, costituirebbe un addebito erroneo ed inapplicabile al caso di specie, trattandosi di una infrastruttura che sara’ restituita allo Stato al termine della concessione, per effetto della sua ricostruzione affidata dal Commissario per Genova ed interamente finanziata da Autostrade per l’Italia”.

Advertisement

Cronache

Napoli: dedicata panchina a bambino di quattro anni ucciso da domestico

Pubblicato

del

Questa mattina e’ stata dedicata una panchina, in Via Foria 109, alla memoria del piccolo Samuele Gargiulo, vittima a soli quattro anni del gesto violento del domestico di famiglia. Una targa lo ricordera’, in questo modo, a tutti i cittadini. “Un bimbo che perde la vita in un modo cosi’ tragico diventa immediatamente figlio della comunita’, dolore collettivo di tutta la citta’, che ha il dovere di proteggere in ogni modo i suoi bambini e di stringersi alla sofferenza della famiglia”, ha dichiarato l’assessore Trapanese. “In questi giorni difficili, dove vediamo coinvolti i minori della nostra citta’ in atti terribili, vittime e carnefici, e’ necessario anche ricordare un evento tragico, e fortificare la memoria di chi e’ stato vittima, per invitare la comunita’ tutta al senso di responsabilita’ e di cura di ciascuno e per non dimenticare”, ha concluso Trapanese. Sono intervenuti il consigliere Comunale Rosario Andreozzi e il consigliere della terza Municipalita’ che ha voluto dal primo momento che l’opera si realizzasse, Salvatore Marino.

Continua a leggere

Cronache

Ragazzo ucciso: legale 17enne, aggressione confermata da video

Pubblicato

del

featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

“La versione resa dal minore durante l’interrogatorio in caserma a Torre del Greco è riscontrata dagli atti che stamattina ho potuto visionare: il ragazzo ha subito un’aggressione da parte della vittima, che era in compagnia di altri giovani”. Lo sostiene l’avvocato Luca Raviele, legale del 17enne accusato dell’omicidio volontario di Santo Romano, il 19enne ucciso con un colpo di pistola al petto a San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli. “Stava nella sua auto – spiega il legale – se ne stava andando, dopo la lite, quando Santo viene ripreso dalle telecamere di un bar mentre gli lancia una pietra. Santo corre verso l’auto seguito dagli amici e ci sono tre testimoni, non amici del minore, che confermano”. Secondo quanto riferisce l’avvocato il 17enne ha inoltre detto agli inquirenti “di avere sparato senza guardare, con l’intento di mettere in fuga i suoi aggressori”. “Non sapeva di avere ucciso il ragazzo – ha detto infine il legale del 17enne – e quando è venuto a conoscenza dell’accaduto ha vomitato”.

Continua a leggere

Cronache

Maresciallo arrestato lascia carcere militare e va a domiciliari

Pubblicato

del

Lascia il carcere militare e va agli arresti domiciliari il comandante Davide Oddicini, il maresciallo finito in cella per corruzione, concussione, accesso abusivo ad atti coperti da segreto e falso. Il militare era stato arrestato dai colleghi del nucleo investigativo di Genova e sospeso dal servizio.

Il giudice ha accolto la richiesta dell’avvocato Andrea Testasecca. Per il gip sussistono i gravi indizi ma i domiciliari appaiono adesso una misura adeguata. Nel frattempo proseguono gli accertamenti degli investigatori, coordinati dalla pm Gabriella Dotto e dall’aggiunto Vittorio Ranieri Miniati. Sotto la lente sono finiti anche due arresti “dubbi”.

Gli investigatori hanno deciso di approfondire questi due episodi anche dopo le audizioni, come persone informate dei fatti, dei colleghi sottoposti al maresciallo. I carabinieri sentiti hanno spiegato che in alcuni casi era lo stesso Oddicini a redigere personalmente i documenti, pur non avendo assistito alle operazioni, facendoli allontanare dall’ufficio. L’ex comandante, tra le varie contestazioni, ha anche quella di avere falsificato i verbali di arresto di uno straniero.

L’uomo, infatti, era stato accusato di rapina impropria sulla base di verbali che, per l’accusa, sarebbero stati “aggiustati” dal carabiniere. Oddicini si è difeso dicendo di essersi basato sulla testimonianza dei presenti (in quel caso una delle testimoni era la fidanzata). Anche per gli accessi al sistema ha dato una sua spiegazione: la maggior parte erano connessi ad attività di indagine, mentre alcuni li ha fatti perché glielo hanno chiesto alcuni amici.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto