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Cronache

Autostrade per l’Italia alle corde dopo gli arresti di suoi dirigenti passa ad una controffensiva mediatica

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Davanti all’inchiesta di Genova e alle intercettazioni telefoniche ed ambientali di alcuni dirigenti di Autostrade, il re è nudo. Sono troppe le mancanze, i presunti reati commessi, la tutela degli affarti rispetto alla sicurezza degli utenti delle strade. E allora Autostrade corre ai ripari. E lo fa con una campagna mediatica di controffensiva. A tutela della immagine dell’azienda oramai fatta a pezzi. Ed è lecito che Autostrade faccia tutto ciò? La risposta è, entro certi limiti, sì. E così, in relazione ad alcune ricostruzioni di stampa circa presunte volontà di Autostrade per l’Italia di risparmiare sulle spese di manutenzione (ipotesi d’indagini non dei giornalisti) , la Società, in una nota, ricorda di aver sempre speso piu’ degli impegni inseriti nel piano finanziario: il consuntivo di spesa in manutenzione nel periodo 2000-2018 e’ infatti di 5,430 miliardi di euro, pari a circa 196 milioni di euro in piu’ rispetto agli impegni di spesa previsti in Convenzione. La spesa in manutenzione per chilometro di infrastruttura di Autostrade per l’Italia, spiega la nota, e’ di circa 108 mila euro all’anno (periodo 2013-2017), pari a 5 volte di piu’ rispetto alla spesa effettuata da Anas sulla propria rete (19 mila euro all’anno tra il 2013 e il 2016) e 3 volte superiore alle concessionarie francesi e spagnole comparabili. – Autostrade per l’Italia, si legge ancora nella nota della societa’, “e’ l’unica societa’ concessionaria di grandi dimensioni nel mondo ad aver introdotto in maniera generalizzata l’asfalto drenante (ben piu’ costoso in termini di costruzione e manutenzione). La societa’ ha inoltre investito ingenti risorse per la sicurezza con lo sviluppo del sistema tutor, il primo al mondo. L’insieme dei progetti e delle iniziative per la sicurezza adottate dalla societa’ ha ridotto il tasso di mortalita’ sulla propria rete piu’ di quanto avvenuto per ogni altra concessionaria”. – Autostrade per l’Italia si riserva di avviare ogni azione a propria tutela nei confronti di eventuali comportamenti illeciti di propri dipendenti. E’ quanto ribadisce al societa’ in una nota nella quale ha precisato le spese in manutenzione sostenute dal 2000 al 2018, ricordando che tutte le informazioni sono anche consultabili online sul sito nell’area “Dati e fatti sulla nostra attivita’”.

Autostrade per l’Italia ha deciso di adottare un principio di “trasparenza totale” dei propri atti. Lo comunica la societa’ in una nota. Ogni documento sulla gestione dell’infrastruttura di rete – inclusi progettazione, manutenzione, monitoraggio – potra’ essere consultato e consegnato ai cittadini che ne faranno richiesta. Nei prossimi giorni la societa’ attivera’ due “sportelli”, uno digitale e uno fisico a Roma, attraverso i quali si potra’ presentare richiesta di accesso agli atti, sulla base di una procedura che sara’ concordata con le associazioni dei consumatori.

Aspi pubblica online una mappatura degli interventi di manutenzione su ponti e viadotti. E’ quanto si legge in una nota della societa’ in cui si spiega che attualmente sono in corso interventi di manutenzione su 73 viadotti. Sono poi “64 le opere che richiedono interventi entro 5 anni, 253 quelle da eseguire a medio lungo-termine, 705 con interventi a lungo termine, 848 le opere che non hanno bisogno di interventi. A fronte dei tempi massimi indicati, e pur in una situazione di regolarita’ della rete, la Societa’ intende accelerare tutti i programmi di intervento”.

Nei prossimi aggiornamenti dell’area “Sicurezza viadotti”, che gia’ e’ stata aggiornata con le informazioni di dettaglio sui viadotti Pecetti e Paolillo, Aspi spiega che “sara’ pubblicata online anche la documentazione relativa alle barriere di sicurezza laterali (piano di controlli, la procedura di prova realizzata dal Politecnico di Bari, i risultati delle analisi certificate da professionisti del settore)”.

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Nave da Capri contro la banchina, sale ancora il bilancio: 44 feriti, uno in codice rosso

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Il bilancio di feriti e contusi nell’incidente che ha visto coinvolta la nave veloce Isola di Procida della Caremar, proveniente da Capri e finita contro la banchina del molo Beverello a Napoli, continua ad aggravarsi: nell’ultimo bollettino della Asl 1 di Napoli si evidenza che in 44 hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari. Urtata probabilmente a causa del forte vento durante la manovra di attracco, la nave veloce trasportava più di 100 persone, molti appartenenti alle forze dell’ordine in servizio a Capri per il G7 dei ministri degli Esteri.  Solo una persona è stata ricoverata in codice rosso ma non. è in pericolo di vita. La Asl 1 ha allestito un PMA, posto medico avanzato pe rprestare i primi soccorsi direttemante sulla banchina dove è avvenuto l’incidente : il personale sanitario intervenuto valutava le condizioni dei feriti e li smistava negli ospedali cittadini. Nel comunicato della direzione il ringraziamento a tutti gli intervenuti per soccorrere e curare i passeggeri coinvolti

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Napoli, incidente traghetto da Capri, bilancio aggiornato: una trentina le persone medicate

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 La nave veloce trasportava oltre 100 passeggeri tra uomini delle forze dell’ordine impegnati a Capri in questi giorni in turni per i servizi predisposti per la sicurezza del G7 dei ministri degli Esteri, e turisti. Le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici o sono passate per un pronto soccorso sono una trentina, 21 i feriti in ospedale, una donna è la più grave, gli altri – questo il bollettino della Asl 1 – sono ‘policontusi’.

Lo squarcio nell’ Isola di Procida

il bollettino dell’Asl 1 di Napoli

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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