Collegati con noi

Cronache

Autista scarica merci e muore travolto dal suo Tir, nel 2021 già 500 morti nella logistica

Pubblicato

del

Il freno a mano non tirato. Sarebbe stata questa dimenticanza a risultare fatale a Mauro Lucchini, l’autista di 49 anni, residente a Brembio, in provincia di Lodi, morto oggi, schiacciato dal suo stesso tir, nel parcheggio del supermercato ‘Il Gigante’, a La Loggia, piccolo comune a sud di Torino. L’ennesima vittima sul lavoro, nella stessa mattinata in cui un operaio di 36 anni veniva travolto dalla caduta di carichi sospesi, mentre stava lavorando in un cantiere dentro il cortile di una scuola elementare di Asola, nel Mantovano. Ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Maggiore di Parma, gli e’ stato riscontrato un trauma cranico e toracico. Invece i sanitari non hanno potuto fare niente per Mauro Lucchini. Secondo la ricostruzione dei carabinieri e dei tecnici Spresal dell’Asl To 5, che indagano su quanto accaduto, l’autista, che lavorava per l’Italtrans Spa, non aveva inserito il freno a mano e ha lasciato l’autoarticolato ‘in folle’, senza marcia. Alle 6.30, e’ sceso dalla cabina per aprire i portelloni e iniziare a scaricare la merce da portare sugli scaffali del punto vendita. Poi avrebbe dovuto caricare i ‘vuoti’ e tornare in Lombardia. Ma mentre era intento nelle operazioni il tir, che si trovava su una pendenza, ha incominciato a muoversi e lo ha colpito violentemente, schiacciandolo all’altezza del torace. Il primo a soccorrere il camionista e’ stato il custode del magazzino, il quale ha dato l’allarme. I carabinieri, coordinati dal pubblico ministero Alessandro Aghemo, hanno sequestrato i filmati delle videocamere di sorveglianza del parcheggio che hanno ripreso la scena, anche se sulle dinamiche non ci sarebbero dubbi. Lucchini e’ l’ultimo di una lunga serie di vittime sul lavoro. Nel 2021 sono gia’ piu’ di 500 i morti e nel primo semestre nel settore della logistica sono stati 40. “Quasi tre al giorno”, come ha evidenziato la candidata sindaca di Torino dei Cinque Stelle, Valentina Sganga. “Sono numeri spaventosi che non possiamo piu’ accettare – ha aggiunto – Il lavoro e’ un diritto, lavorare in sicurezza e’ un dovere che tutta la comunita’ deve garantire”. “Un dramma inaccettabile a cui occorre porre fine – hanno commentato in una nota congiunta Paolo Capone, Segretario Generale Ugl, e Armando Murella, Segretario Regionale Ugl Piemonte – In tal senso, e’ necessaria una maggiore cultura della sicurezza e piu’ formazione per i lavoratori”. “Come sindacato, abbiamo portato nelle maggiori piazze italiane la manifestazione ‘Lavorare per Vivere’ volta a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul triste fenomeno delle morti bianche. Basta a queste stragi silenziose”, concludono gli esponenti Ugl.

Advertisement

Cronache

Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

Pubblicato

del

Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

Continua a leggere

Cronache

Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

Pubblicato

del

Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

Continua a leggere

Cronache

Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

Pubblicato

del

Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto