Jannik Sinner parte bene, tra gli applausi dei tifosi australiani, Novak Djokovic fatica ma passa, Matteo Berrettini affronta l’ennesimo problema fisico e si ritira prima di cominciare. L’avvio degli Australian Open, Slam d’apertura del nuovo anno tennistico, offre gia’ spunti interessanti. A cominciare dalla tranquillita’ con la quale Sinner, numero 4 del mondo, approda al secondo turno. Per il terzo anno di fila l’azzurro è chiamato ad aprire i cancelli di Melbourne Park e per il terzo anno è stato tra i primi a finire sotto la doccia. In una giornata piuttosto calda il debutto dell’azzurro era il primo incontro dell’anno sulla Rod Laver Arena, e ad accoglierlo e’ stato il boato dei tifosi di casa: “Avere un manager australiano aiuta…”, il commento di Sinner. Poi, in due ore e 34 minuti ha eliminato l’olandese Botic van de Zandschulp (n. 59) 6-4 7-5 6-3 Sinner è partito centrato, nel primo game ha strappato il servizio all’olandese, nel secondo ha salvato due palle break e chiuso con un ace. Una volta prese le misure il 2-0 e’ volato verso un 6-4 senza sussulti. Il secondo set ricalcava il primo: Sinner faceva l’andatura ma senza spingere.
L’olandese restava attaccato, ma sul 5-5 il suo dritto, ballerino per tutto il match, lo tradiva. Jannik incassava il break all’11mo gioco e i Carota Boys, tifosi di Jannik facevano partire il primo coro della giornata: “Let’s go Sinner, let’s go!”. Nel dodicesimo game, l’altoatesino piazzava due vincenti e saliva 2 set a 0. Ma arrivata anche il il passaggio della difficoltà, con Sinner che non solo non sfrutta le 3 palle break nel game d’apertura del terzo set, ma cedeva il secondo: parziale di 7 punti a 0 per l’olandese e per la prima volta Jannik era chiamato a rimontare. L’inseguimento durava in realtà poco: contro-parziale di 17-6 per l’azzurro, sorpasso immediato con tanto di contro-break, e dal 4-2 la volata alla vittoria finale. Ora, il tabellone propone un altro olandese, Jesper De Jong (148), arrivato dalle qualificazioni “Complessivamente posso essere contento”, l’analisi post gara dell’azzurro. “Ho risposto bene mentre sul servizio è andata così così. Forse ho avvertito un po’ di nervosismo. Ma sono contento di essere a Melbourne e giocare uno Slam, già mi è capitato in passato di giocare così così la prima partita e migliorare poi nella seconda. Spero di fare la stessa cosa qui e di riuscire ad alzare l’asticella”. Quanto all’affetto della Laver Arena, Sinner si e’ detto convinto che “a volte non è solo questione di risultati ma del modo in cui ci si comporta in campo e di come ci si interfaccia con le persone fuori. Forse mi aiuta anche il fatto di avere un allenatore del posto…Mi fa piacere, in campo sento tutto questo affetto ed è meraviglioso”. In ogni caso l’anno di Sinner è cominciato, e nel futuro immediato l’altoatesino non vede solo la rincorsa agli Slam. “Le Olimpiadi sono una degli appuntamenti più importanti di quest’anno per alcuni giocatori. Lo è anche per me, perché è la prima volta che partecipo ai Giochi e non vedo l’ora”.
Certo, ci sara’ da gestire un calendario complicato,m ma “ho già detto l’anno scorso che le Olimpiadi saranno una momento chiave per me, quindi ha priorità. Non vedo l’ora di giocare anche lì, in singolare di sicuro, per il doppio vedremo”. Chi invece deve fare i conti con un altro forfait e’ Matteo Berrettini: “E’ una scelta precauzionale”, la singolare motivazione dello staff dell’azzurro, che ha annunciato il forfait poco prima di andare in campo al primo turno contro Tsitsipas. In effetti un dolore al piede lo ha fermato, riproponendo il copione cupo della passata stagione e con lui il timore di nuove ricadute. “La stagione e’ lunga, Matteo la vuole vivere in campo e giocare cosi’ avrebbe rischiato di compromettere tutto – le parole del manager, Richard Evans. Di fatto, da tre mesi Berrettini preparava il rientro, ma le parole del suo staff medico rivelano che era partito per l’Australia senza la certezza di poter giocare.
Ha giocato invece, e vinto, Matteo Arnaldi: 7-6 6-2- 6-4 all’australiano Walton, per conoscere il suo avversario deve aspettare la sfida tra Raonic e De Minaur. “L’anno inizia sulla falsa riga dello scorso. Sicuramente sarà una stagione importante per mantenere e incrementare quello che ho fatto, ma la affronterò anche con maggiore esperienza”. Nel tabellone femminile, finisce al primo turno l’avventura di Lucia Bronzetti, sconfitta 3-6 7-5 6-3 dall’ucraina Lesia Tsurenko, numero 28 Wta. Nella prima giornata, infine, fa effetto vedere Novak Djokovic, che gioca per il suo decimo successo a Melbourne, faticare contro il croato Dario Prizmic, al debutto nel main draw di uno Slam, in quattro set dopo quattro ore di gioco col punteggio di 6-2 6-7 6-3 6-4: il croato, che arrivava dalle qualificazioni, nel quinto game del primo set era anche dovuto anche ricorrere a un medical time out per un fastidio muscolare alla coscia sinistra, poi bendata. Non a caso Djokovic, a fine partita, ha chiamato gli applausi del pubblico per il suo rivale. “Ha meritato tutti gli applausi, è un giocatore fantastico, davvero maturo per l’età che ha”.