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Australian Open: Berrettini cancella Norrie e aspetta Rune

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Matteo Berrettini ha superato in rimonta il primo turno degli Australian Open battendo in tre set il britannico Cameron Norrie, con il puteggio di 6-7 (4/7), 6-4, 6-1, 6-3. Forte di 32 ace e 63 vincenti complessivi, il romano, numero 34 del mondo, ha imposto il suo ritmo, in un mix di potenza e precisione, finendo per togliere ogni speranza a Norrie (n.52). Berrettini, che ha giocato la sua 150ma partita sul duro nel circuito maggiore in carriera, ha ottenuto così la sua decima vittoria a Melbourne Park dove vanta come miglior risultato la semifinale del 2022.

Al prossimo turno, affronterà il danese Holger Rune che ha sconfitto il cinese Zhang Zhizhen 4-6 6-3 6-4 3-6 6-4. Numero 13 ATP, il 21enne Rune ha vinto tre dei quattro precedenti confronti diretti. Battuto invece Luca Nardi (n.83) che all’esordio in main draw all’Australian Open è andato avanti due set a uno, ma non è riuscito a cogliere la sua prima vittoria in un major. Ha finito per cedere alla distanza contro il canadese Gabriel Diallo (n.86), che si è imposto 6-7(1) 7-6(3) 5-7 6-1 6-2.

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Legge dell’ex e Joao Felix, Roma crolla in Coppa col Milan

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Una doppietta dell’ex Abraham e tris firmato Joao Felix (con assist di Gimenez) assicurano la semifinale di Coppa Italia al nuovo Milan rivoluzionato dal mercato. Sorride Sergio Conceiçao, sorridono i dirigenti in tribuna. Ottime le sensazioni dei nuovi arrivati Gimenez e Joao Felix, ma anche chi è rimasto ha convinto a pieno: Tomori non ha sbagliato praticamente nulla. E può ripartire da qui la nuova vita rossonera in cui l’obiettivo è andare avanti in Europa e recuperare il terreno perso in Campionato. La Roma, illusa dalla rete di Dovbyk in apertura della ripresa, gioca meglio nel primo tempo ma non concretizza e spreca, troppo. I cambi del secondo tempo di Ranieri, Rensh, Pellegrini e Dovbyk incidono fino a un certo punto.

L’ucraino sarebbe servito anche nel primo tempo. delude invece Pellegrini, spesso redarguito anche dal tecnico giallorosso. Il mercato ha sicuramente aiutato maggiormente il Milan, ma ci è voluto anche parecchio coraggio. Le premesse al momento per i rossoneri sono buone, bisognerà capire se davvero le “alte aspettative” del club – come detto da Moncada – saranno rispettate. Il Milan va negli spogliatoi con un doppio vantaggio che porta la firma dell’ex. Tammy Abraham fornisce un repertorio completo prima sbloccando la partita di testa al 16′, restando sospeso in aria, aspettando l’impatto perfetto con il pallone di testa per trovare l’angolino. Poi poco prima dello scadere, è 2-0 con un tiro preciso un’ottima ripartenza rossonera. E’ stato il merito del Milan, concretizzare ogni occasione creata.

La Roma invece costruisce tanto, prova ad aprire la manovra spaziando da destra a sinistra ma manca un po’ di cinismo. E’ anche sfortunata come in occasione del colpo di testa di Pisilli su cross preciso di Angeliño che si è infranto sulla traversa. Poi negli altri due tentativi, la conclusione potente di Shomurodov al 23′ e il diagonale di Dyabala Maignan fa buona guarda. La Roma, invece, deve cambiare qualcosa soprattutto davanti per provare a ribaltare la partita. A fine primo tempo il risultato è severo ma nel calcio spesso bisogna solo essere più efficaci. Ranieri prova a cambiare interpreti e modulo. Dentro Rensh, Pellegrini e Dovbyk per Celik, Paredes e Shomurodov. Nell’immediato è il Milan ad andare vicino al tris con un gran colpo di testa di Walker che scheggia la traversa.

Poi le scelte di Ranieri portano frutti. Su palla persa di Theo Hernandez un passaggio sporcato di Angeliño finisce sui piedi di Dovbyk che la spinge in porta e riapre la partita al 9′. Conceiçao reagisce e la sua contromossa è importante perché finalmente le alternative a disposizione sono più che valide, sono top player. Fuori Abraham e Pulisic, dentro al debutto Gimenez e Joao Felix per la gioia dei 60 mila di San Siro. E il 3-1 è confezionato proprio dai due nuovi arrivi. Gimenez vede il movimento del portoghese, verticalizza e lo serve, Joao Felix che con un ‘cucchiaio’ vincente si presenta così in Serie A. Dopo una manciata di minuti l’autogol di Reijnders sembra riaprire ancora una volta la sfida ma il Var controlla e annulla per fuorigioco millimetrico di Dovb. A fine partita c’è spazio anche per l’esordio di Sottil. E’ il nuovo Milan che regala la qualificazione ai tifosi, l’avversario sarà la vincente di Inter-Lazio. Ma la testa dei rossoneri corre già al campionato e soprattutto al playoff di Champions di mercoledì.

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Napoli, mercato deludente e polemiche: il ds Manna spiega le strategie societarie

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Il mercato invernale del Napoli si è chiuso con un bilancio ben al di sotto delle aspettative, alimentando insoddisfazione e critiche da parte di tifosi e addetti ai lavori. Le parole di Antonio Conte prima della sfida contro la Roma avevano già lasciato trasparire una certa delusione da parte del tecnico, che si aspettava rinforzi e che, invece, ha dovuto fare i conti con un organico indebolito dalla partenza di Kvaratskhelia.

La reazione della piazza non si è fatta attendere: sui social, molti tifosi hanno espresso il proprio disappunto per un mercato giudicato incompleto e poco ambizioso. Per chiarire la posizione della società, è intervenuto il direttore sportivo Giovanni Manna, chiamato a spiegare le ragioni dietro alle scelte di mercato e a rassicurare sul rapporto tra la dirigenza e il tecnico.

Il ds Manna: “Strategie convergenti con Conte, non c’è nulla da risanare”

Nella sua analisi, Manna ha cercato di ridimensionare le polemiche, ribadendo che tra la società e Antonio Conte non ci sono fratture, nonostante la delusione per un mercato che non ha portato i rinforzi sperati.

“Le strategie sono sempre convergenti. Non c’è nulla da risanare tra noi e l’allenatore. Il mister è focalizzato sul lavoro in campo e sulle prestazioni della squadra”, ha dichiarato il ds.

Manna ha poi voluto sottolineare come, nonostante la mancata chiusura di alcune trattative, il Napoli abbia consolidato la propria posizione in classifica:

“L’anno scorso la squadra era arrivata decima, ora siamo in linea con il nostro obiettivo: rientrare nelle competizioni europee dalla porta principale.”

Pur riconoscendo la delusione per alcune operazioni sfumate, il direttore sportivo ha chiesto equilibrio nei giudizi:

“Anche io sono deluso, ma la squadra è in crescita e non dobbiamo sminuirla.”

La cessione di Kvaratskhelia: “Non eravamo ricattati, ma quasi”

Uno dei punti più controversi del mercato azzurro è stata senza dubbio la cessione di Kvaratskhelia al Paris Saint-Germain, che ha privato il Napoli di un talento fondamentale. Manna ha chiarito la posizione della società, spiegando che non si è trattato di una cessione obbligata per motivi economici, ma che le dinamiche del mercato hanno portato a questa scelta:

“Non eravamo ricattati, ma quasi. Abbiamo trattato il rinnovo con lui fino a 20 giorni prima del passaggio al PSG, ma alla fine la volontà del calciatore e il contesto ci hanno indotto ad accettare l’offerta.”

Le trattative sfumate: Danilo, Garnacho, Adeyemi e Comuzzo

Il ds azzurro ha poi rivelato alcuni dettagli sulle trattative che non si sono concretizzate, spiegando il perché di alcuni mancati acquisti.

  • Danilo: “Avevamo definito tutto, poi ha fatto una scelta professionale e di vita diversa.”
  • Garnacho: “Ci piaceva, ci siamo avvicinati alle loro richieste, ma non volevamo alterare gli equilibri salariali nello spogliatoio.”
  • Adeyemi: “C’era una bozza di accordo, ma non abbiamo voluto insistere. Se un calciatore deve essere convinto a venire a Napoli, allora significa che non fa per noi.”
  • Comuzzo: “Volevamo investire su di lui per permettere a Rafa Marin di giocare con più continuità. Avevamo fatto un’offerta concreta, anche superiore al valore del giocatore.”

Manna ha poi sottolineato la volontà della società di non farsi condizionare dal mercato, mantenendo una gestione finanziaria sostenibile:

“Non mi piace sentir dire che siamo stati presi per il collo. C’è sempre esigenza di vendere e comprare, ma bisogna farlo con criterio.”

Il futuro del Napoli: “Obiettivo completare la rosa”

Nonostante un mercato che ha lasciato l’amaro in bocca, il ds Manna guarda al futuro con fiducia, spiegando che la strategia del club è quella di costruire una squadra solida per le prossime stagioni.

“Speriamo di giocare ogni tre giorni nella prossima stagione. Con i soldi di Kvara e di altre cessioni, l’obiettivo sarà completare la rosa.”

Manna ha infine ribadito la volontà della società di mantenere una gestione coerente con le proprie possibilità:

“Ci sono club che possono fare scelte diverse, noi abbiamo una nostra realtà e la seguiamo con coerenza. Non facciamo operazioni solo per accontentare la piazza.”

Un mercato che divide, ma il Napoli guarda avanti

Il mercato invernale ha lasciato molte perplessità tra i tifosi e negli ambienti vicini alla squadra. Il Napoli ha scelto di non fare colpi ad effetto, puntando sulla programmazione e sulla sostenibilità finanziaria. Ora la sfida sarà dimostrare sul campo che, nonostante le difficoltà, il club può ancora competere ai massimi livelli e raggiungere gli obiettivi stagionali.

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L’Inter torna a Firenze, operazione aggancio al Napoli

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Poco più di 70 minuti per l’aggancio alla vetta. L’Inter torna a Firenze per concludere la partita interrotta lo scorso 1 dicembre a causa del malore a Edoardo Bove, con l’obiettivo non solo di togliere l’asterisco dalla classifica per la gara in meno ma anche di affiancare il Napoli in testa al campionato. I nerazzurri infatti vincendo contro la Fiorentina raggiungerebbero quota 54 punti, agguantando i partenopei che sono in vetta solitaria ormai da diverse giornate. Una sfida quindi particolare, non solo perché si disputeranno circa 73′ di gioco ma anche perché le due squadre si affronteranno di nuovo lunedì sera a San Siro per la partita di ritorno. Non a caso il tecnico interista Simone Inzaghi sembra intenzionato a schierare la squadra migliore, sostanzialmente confermando l’undici che è partito titolare domenica scorsa nel derby contro il Milan, anche se non mancano i dubbi. L’unica novità dovrebbe essere rappresentata dal ritorno di Francesco Acerbi al centro della difesa, con l’ex Lazio che quindi potrebbe tornare a giocare dal 1′ per la prima volta dallo scorso fine novembre.

Ma non mancano i ballottaggi, visto che Carlos Augusto, Davide Frattesi e Yann Bisseck sono comunque pronti nel caso a far rifiatare i vari Fedrico Dimarco, Nicolò Barella e Benjamin Pavard. Tra chi è sicuro di partire titolare ci sarà Denzel Dumfries, che, ammonito nel derby, tuttavia visto il regolamento salterà la sfida di lunedì al Meazza. L’unico assente, oltre agli infortunati Davide Di Gennaro e Joaquin Correa, sarà Nicola Zalewski, che non potrà giocare la gara a Firenze ma ha comunque viaggiato insieme alla squadra verso la Toscana. In attacco sembra poter andare verso la conferma la coppia formata da Marcus Thuram e Lautaro Martinez (seppur Taremi scalpiti alle loro spalle per partire dal 1′), soprattutto vista la forma dell’argentino.

Il capitano dei nerazzurri ha realizzato otto gol nel 2025, più di ogni altro calciatore di Serie A considerando tutte le competizioni. Non solo, perché il centravanti interista ha anche un buon rapporto con la Fiorentina: ha infatti realizzato ben sette gol nelle ultime cinque presenze contro i toscani, tra cui tre doppiette. I viola tra l’altro portano bene anche ad Hakan Calhanoglu, anche lui nuovamente titolare dopo essere tornato con il Milan, visto che i toscani sono la sua vittima preferita con cinque reti in dodici partite.

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