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Aurelio De Laurentiis sogna una semifinale di Europa League col Chelsea di Sarri ed elogia Milik: il nostro regalo di Natale

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“All’inizio l’Europa League non mi piaceva, poi mi hanno ascoltato all’Uefa e sono cambiati alcuni aspetti, tra cui i riferimenti economici. Siamo stati eliminati dalla Champions e quindi facciamoci l’Europa League. Ci sono l’Arsenal e il Chelsea, divertiamoci”. Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis si è unito alla corsa lanciata da Carlo Ancelotti verso la conquista del trofeo internazionale dopo l’eliminazione dalla Champions ad opera del Liverpool. De Laurentiis ha partecipato all’evento del Corriere del Mezzogiorno “Casa Corriere”, parlando di calcio e dell’ipotesi di una sfida contro il Chelsea di Sarri in finale: “E perchè la finale? – ha risposto il patron azzurro ad una domanda del direttore del quotiamo Enzo d’Errico  – È meglio la semifinale”, immaginando non una partita secca ma una doppia sfida con il ritorno da avversario di Sarri al San Paolo. Tornando all’eliminazione europea, De Laurentiis ha commentato le parole di Ancelotti che dopo il ko ha elogiato l’equilibrio del club azzurro nell’affrontare l’eliminazione: “Siamo stati equilibrati dopo la sconfitta con il Liverpool? Diciamo che l’avevamo messa in preventivo. Il periodo di rodaggio, nonostante il cambio di allenatore, è durato poco. Stiamo andando bene e non possiamo lamentarci”. Tra le note positive, De Laurentiis ha sottolineato la forma di Arek Milik, diventato miglior marcatore azzurro in campionato a quota 8 gol dopo la punizione vincente contro il Cagliari: “È sicuramente un bel regalo di Natale – ha detto – abbiamo sempre creduto in lui sin dall’inizio, purtroppo non l’abbiamo potuto verificare fino in fondo perchè per ben due volte il suo cammino si è interrotto a causa degli infortuni”.

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De Laurentiis: ho speso 150 milioni per il Napoli ma non sono pazzo, resisto al calcio-finanza

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Dicono che sono impazzito per aver speso più di 150 milioni di euro. In verità anche l’anno scorso ho speso dopo lo scudetto ma abbiamo sbagliato tutti gli acquisti. Questo investimento andava fatto per rivoluzionare tutto portando uno degli allenatori più forti al mondo. Dicevano che il Napoli era una squadra di passaggio ed invece tanti calciatori forti vogliono vestire la maglia azzurra”. Così il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, parlando dei venti anni della sua gestione del club a margine della presentazione della nuova partnership con acqua Sorgesana. “Il Napoli è oggi l’ultimo baluardo che resiste a un sistema calcio diventato finanza oggetto dei fondi, vendutosi ad interessi molto diversi rispetto a quelli originari -aggiunge De Laurentiis-. Un calcio che non rispetta le regole e falsa la competizione. Noi abbiamo vinto lo Scudetto rispettando le regole. Vogliamo restare l’altra faccia della medaglia”.

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Juve a pieno regime, Thiago Motta non vuole fermarsi

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Alla Continassa c’è movimento, Thiago Motta sta cominciando a ritrovare alla spicciolata gli undici bianconeri in giro per il mondo che stanno rientrando dalle rispettive nazionali. Soprattutto ha ripreso i lavori con vista su Empoli, il primo impegno dopo le due settimane di pausa. La Juve ha trascorso questo periodo in vetta alla classifica, con sette punti in tre gare proprio come Inter, Torino e Udinese. E qualche rimpianto c’è ancora, considerando che contro la Roma è arrivato un pareggio per 0-0 che non ha permesso l’en plein e il primo posto in solitaria. Ma ci sono anche tante note positive, su tutte una difesa che per il momento funziona alla perfezione: zero gol subiti in 270 minuti, appena due tiri in porta concessi agli avversari e ben sei reti all’attivo. Sta funzionando tutto bene, anche se all’allenatore non basta. “Dobbiamo ancora crescere e lavorare molto” continua a ripetere davanti ai microfoni e negli spogliatoi del quartier generale, anche perché la sua Juve non ha ancora fatto nulla. Da sabato però inizierà il primo tour de force della stagione: in 22 giorni, tra il 14 settembre e il 6 ottobre, i bianconeri dovranno affrontare sei partite. Saranno quattro appuntamenti di campionato e due di Champions League, equamente suddivise tra l’Allianz Stadium e in trasferta. La Juve farà visita all’Empoli, poi tra martedì e sabato cercherà la spinta dei suoi tifosi in vista dell’esordio nella nuova Champions contro il Psv Eindhoven e il big-match contro il NAPOLI del grande ex Antonio Conte. Poi la Juve sarà ancora in scena di sabato a Marassi contro il Genoa, mercoledì 2 ottobre a Lipsia contro i tedeschi e chiuderà questo mini-ciclo nel lunch-match di domenica 6 tra le mura amiche contro il Cagliari. Da queste sfide si potranno tirare le prime somme sulle ambizioni dei ragazzi di Motta, tra la voglia di lottare il più a lungo a possibile per lo scudetto e il sogno di entrare tra le magnifiche otto per andare agli ottavi di Champions senza passare dai play-off. Per farlo, il tecnico potrà contare sui vari rinforzi arrivati in estate, da Koopmeiners a Nico Gonzalez che ha subito recuperato dai fastidi al tendine d’Achille, mentre per Conceicao bisognerà aspettare i nuovi esami strumentali fissati nel fine settimana per capire a che punto è nel suo percorso riabilitativo. Ma c’è anche chi è perfettamente ristabilito: si tratta di Weah e Thuram, ai box dall’esordio in campionato contro il Como, i quali hanno ripreso i lavori con il gruppo e saranno pronti per Empoli. E Thiago Motta spera di avere buone notizie anche dagli altri acciaccati, considerando che adesso ci sarà bisogno davvero di tutti.

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Economia

Pm chiede archiviazione inchiesta Inter, nessuna insolvenza

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Nessuno stato di insolvenza e assenza di qualsiasi reato, men che meno l’ipotizzato ostacolo alle attività degli organi di vigilanza. Per questo i pm di Milano Roberta Amadeo e Pasquale Addesso hanno chiesto l’archiviazione dell’indagine, rimasta sempre a carico di ignoti, aperta lo scorso aprile in seguito all’esposto presentato da ‘Fondazione Jdentità Bianconera’ contro il club nerazzurro. Esposto che adombrava presunte irregolarità per l’iscrizione all’ultimo campionato. Secondo i pubblici ministeri, in base all’analisi della situazione economico finanziaria della società “si rappresenta che l’Inter continua a svolgere la propria attività secondo il principio della continuità aziendale”, in quanto “il management societario non ha ritenuto sinora necessario il ricorso agli strumenti normativi previsti per la crisi di impresa”. Inoltre, dagli accertamenti non sono emerse condotte di “ostacolo all’esercizio della attività di vigilanza della Covisoc”, ossia la commissione deputata a controllare le società di calcio professionistiche. o di qualsiasi altro organismo. Pertanto, la Procura non “ravvisa la necessità o utilità di effettuare ulteriori indagini in quanto il quadro probatorio acquisito è univoco nell’assenza” e, dunque, nella “infondatezza” delle accuse, poiché “il fatto non sussiste o non è previsto dalla legge come reato”. 

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