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AstroLuca torna fra le stelle, sognando la Luna

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AstroLuca torna per la seconda volta nello spazio con una missione che sa di futuro a partire dal suo nome, Beyond (Oltre), e che guarda molto lontano, verso la Luna e Marte. “Sono un astronauta e ho ancora molti anni da dedicare alla mia attivita’. Credo che non ci sia nulla di male a sognare di andare sulla Luna, e oltre”, dice l’astronauta Luca Parmitano, dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e tenente colonnello dell’Aeronautica Militare. Nella base russa di Baikonur la navetta Soyuz con cui e’ previsto il lancio alle 18,28 del 20 luglio e’ gia’ pronta ad aspettare AstroLuca e i suoi compagni di equipaggio, l’americano Andrew Morgan e il russo Alexander Skvortsov. Tre astronauti di tre nazionalita’ “per un evento di risonanza universale e che ho imparato a conoscere perche’ e’ rimasto nella memoria collettiva”, osserva Luca Parmitano riferendosi alla coincidenza fra il giorno della lancio della sua missione e quello dei 50 anni dello sbarco sulla Luna con la missione Apollo 11. Per AstroLuca la Luna e’ il nuovo sogno, come lo spazio e’ sempre stato il suo sogno di bambino, e la sua nuova missione e’ legata alla Luna a doppio filo, non soltanto per il coincidere delle date.

Luca Parmitano

“Non credo in modo particolare nelle coincidenze o nel destino, ma mi affascinano le simmetrie”, osserva. “Due anni fa – prosegue – con i colleghi abbiamo pensato di inserire nel simbolo della missione Beyond un riferimento all’allunaggio e adesso il cerchio si chiude in un modo che non sarebbe stato possibile immaginare”, aggiunge l’astronauta. Nato 43 anni fa a Paterno’, in provincia di Catania, sette anni dopo lo sbarco sulla Luna, Luca Parmitano racconta di avere vissuto quell’avventura “attraverso la memoria altrui. Me lo ha raccontato Tito Stagno e forse il suo entusiasmo, diventato leggendario qui in Italia, ha contribuito a creare generazioni di sognatori”. Adesso davanti a se’ ha una nuova avventura che durera’ circa 200 giorni, nella quale sara’ il terzo europeo e il primo italiano al comando della Stazione Spaziale Internazionale e nella quale lo attendono nuove passeggiate spaziali che si annunciano tra le piu’ avventurose di sempre, ancora “piu’ complesse di quelle fatte in passato per riparare il telescopio spaziale Hubble”, rileva Parmitano. L’obiettivo e’ riparare l’esperimento internazionale Ams (Alpha Magnetic Spectrometer), che dal maggio 2011 e’ installato all’esterno della Stazione Spaziale per andare a caccia di antimateria e di materia oscura nello spazio e al quale l’Italia contribuisce con la sua agenzia spaziale (Asi) e con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). Intensa anche l’attivita’ di ricerca che lo aspetta: accanto agli esperimenti pianificati dall’Esa ci sono i sei progettati dall’Asi e che comprendono test di fisiologia umana, dimostratori tecnologici, attivita’ educative e di osservazione della Terra. Tutti insieme, osserva, “permetteranno di aprire la strada verso la futura esplorazione interplanetaria”.

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Juventus, bilancio in rosso di quasi 200 mln

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L’assemblea degli azionisti della Juventus ha approvato oggi il bilancio al 30 giugno 2024, chiuso con un passivo di 199,2 milioni di euro. Prima ancora di iniziare i lavori assembleari è stato il momento di Giorgio Chiellini: l’ex difensore, alla prima apparizione nella nuova veste in un’occasione come questa, è stato applaudito e accolto dal boato della platea. Per Gianluca Ferrero, invece, era la seconda assemblea da presidente: “Sono arrivato da un anno, ho scoperto una realtà che non conoscevo – ha spiegato il numero uno del club – noi qui abbiamo presente tutti cos’è la prima squadra, ma in realtà la Juve è davvero molto di più: ha 22 squadre, ci sono 650 atleti e abbiamo anche la Juventus One con ragazzi disagiati”.

Il club bianconero è ancora senza sponsor principale dopo la chiusura del rapporto con Jeep: “Siamo in trattativa con diversi brand e società con interesse di visibilità internazionale, consideriamo di arrivare a un accordo entro la fine di questa stagione – ha spiegato l’ad Scanavino – e nel frattempo abbiamo pensato di dare visibilità a Save the Children, mentre qualche settimana fa abbiamo chiuso con lo sponsor di manica Azimut”. Sul rosso di bilancio, invece, pesa tanto la mancata partecipazione alle coppe europee: “Ha avuto un impatto di circa 130 milioni, siamo in proiezione positiva in termini di risultato netto” ha sottolineato Scanavino. E si è anche parlato anche del famoso ‘lodo Ronaldo’: “Non siamo d’accordo con la decisione del 50 e 50, quindi l’abbiamo impugnato davanti al tribunale di Torino” ha spiegato Ferrero.

Il club, nel frattempo, continua a crescere in maniera vertiginosa sui social. “Siamo il primo brand in Italia come followers, il creator lab fornisce il materiale e abbiamo creato una struttura dove si creano contenuti cortometraggi”, ha spiegato, portando come esempio il recente documentario presentato al Festival di Venezia sulla vicenda di calcioscommesse che ha coinvolto il giocatore della prima squadra Nicolò Fagioli. In futuro c’è l’idea di uno stadio per ospitare la Next Gen e le Women, “Ma non avverrà nel breve, siamo concentrati nel percorso di risanamento della società” ha precisato Scanavino. In chiusura di assemblea i toni si sono scaldati quando si è trattato di modificare lo statuto e “prevedere la possibilità che l’intervento in assemblea e l’esercizio del diritto di voto avvengano esclusivamente tramite il rappresentante designato”. Diversi azionisti hanno abbandonato la sala in segno di protesta, “Abbiamo ritenuto di cogliere questa facoltà, ma non vuol dire che non ci saranno altre assemblee” ha voluto precisare Ferrero con la modifica che è stata approvata.

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Economia

Giorgetti vede Spohr, si tratta su Ita-Lufthansa

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La trattativa Ita-Lufthansa passa direttamente nelle mani di Giancarlo Giorgetti. Il ministro dell’Economia incontrerà entro il fine settimana, probabilmente già domani, Carsten Spohr, con l’obiettivo di trovare un compromesso con l’inflessibile amministratore delegato della compagnia tedesca. Ufficialmente il Mef non commenta la notizia arrivata da fonti europee. Ma dopo le tensioni della scorsa notte, che hanno portato all’interruzione dei negoziati per un accordo che sembrava ormai alle battute finali, lo stesso Giorgetti non ha negato la possibilità di un faccia a faccia, definito anzi “opportuno”. A dominare il tavolo di confronto saranno questioni di prezzo.

Secondo le notizie trapelate finora, la sera del 4 novembre, basandosi sulle clausole contrattuali, Lufthansa avrebbe infatti chiesto al Mef uno sconto sulla cifra da sborsare per la seconda tranche per la newco tricolore a seguito del primo aumento di capitale da 325 milioni di euro, giustificandosi con il costo di alcuni investimenti fatti dopo l’accordo di alleanza del 2023. Una richiesta che il ministero dell’Economia avrebbe bollato come “inaccettabile” anche alla luce del miglioramento della posizione economica di Ita e in vista della probabile crescita del traffico aereo per il Giubileo del 2025.

Il tentativo di ricucitura è ora affidato a Giorgetti, forte del fatto che nessuna delle due parti sembra davvero intenzionata a far saltare l’accordo. Sui cieli europei intanto a preoccupare sono anche i conti di Air France-Klm. Il gruppo ha chiuso il terzo trimestre con un utile operativo in calo del 12% a 1,18 miliardi di euro, deludendo le attese degli analisti e prevedendo anche di sostenere costi più elevati di quelli precedentemente stimati per quest’anno a seguito di una revisione dell’accordo salariale e di un aumento dei costi di manutenzione.

Anziché aiutare, le Olimpiadi di Parigi hanno allontanato i turisti dalla capitale, influendo negativamente sui conti. Il titolo ne ha risentito pesantemente in Borsa dove è arrivato a perdere l’11%.

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In Veneto scoperto un caso autoctono di malaria

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Nonostante l’Italia sia un Paese che dagli anni ’70 l’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato libero dalla malaria, oggi a Verona, è stato segnalato un caso autoctono di infezione. Lo ha reso noto la direzione Prevenzione della Regione Veneto che ha già dato disposizioni in materia, tanto che la Regione stessa, in stretta collaborazione con l’Ulss 9 scaligera e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, appena ricevuta comunicazione del caso, hanno attivato tempestivamente le misure di sorveglianza previste. Si tratta dell’approfondimento dell’indagine epidemiologica sul caso specifico del Plasmodium vivax; di un’indagine sul campo con cattura e analisi dei vettori locali; di avviare le misure di sorveglianza sanitaria rivolte agli altri soggetti nei luoghi di possibile esposizione e di attività di disinfestazione preventiva nell’area da effettuare in base agli esiti controlli effettuati.

Il sistema sanitario veneto ricorda che è importante sottolineare che la malaria non si trasmette da persona a persona tramite contatto diretto, saliva, o rapporti sessuali, ma esclusivamente attraverso il contatto con sangue infetto o la puntura di zanzare infette. La malaria – aggiungono i tecnici regionali – è una malattia infettiva che si trasmette all’uomo attraverso la puntura di zanzare infette da un parassita (Plasmodium). La malattia si manifesta con febbre, brividi intensi, sudorazione, mal di testa, nausea, vomito, dolori muscolari. La malaria è una malattia trattabile e può essere curata efficacemente se diagnosticata e trattata tempestivamente, riducendo così il rischio di complicazioni gravi. Il tipo di zanzare in grado di trasmettere questo parassita – sottolineano infine gli esperti – non risulta ad oggi presente nel nostro territorio. In Italia, la malaria era stata eliminata ufficialmente negli anni ’70 grazie a campagne di bonifica e di controllo delle zanzare, oltre all’uso di farmaci specifici. In Veneto tutti i casi di malaria registrati ogni anno riguardano persone che hanno contratto la malattia in Paesi endemici. Gli ultimi casi autoctoni di malaria da Plasmodium vivax erano stati osservati in Sicilia all’inizio degli anni ’60.

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