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Arriva Italia Viva e Renzi chiede posti in Commissioni: si apre sudoku delle nomine

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Lo scompiglio portato dai nuovi posizionamenti in Parlamento sarà ancora più evidente quando nei prossimi giorni i gruppi dovranno ragionare su come distribuire i loro componenti tra le commissioni permanenti: commissioni che, tra l’altro, vedono alla guida esponenti della Lega alla Bilancio, all’Ambiente, ai Trasporti, alle Attivita’ Produttive di Montecitorio. Una situazione complessa dopo il cambio di governo che ha portato il partito di via Bellerio all’opposizione e il Pd nella maggioranza insieme ai 5 stelle. Al Senato sono da assegnare ex novo le presidenze delle commissioni Sanita’ e Lavoro dopo che i rispettivi presidenti (tutti e due M5s, Catalfo e Sileri) sono entrati nella squadra dell’Esecutivo. Sempre a Palazzo Madama ci sono altri 6 leghisti alla guida delle commissioni permanenti Giustizia, Affari Costituzionali, Difesa, Bilancio, Cultura e Agricoltura. Con un ordine di scuderia ben preciso per tutti: non dimettersi e dare filo da torcere alla nuova coalizione. Oltretutto per il rinnovo delle presidenze, secondo il regolamento, bisogna girare la boa di meta’ legislatura, quindi ancora un anno abbondante. Un margine troppo grande per evitare con certezza “imboscate” o rallentamenti su provvedimenti strategici come, per esempio, la prossima legge di Bilancio. Tant’e’ che nei corridoi parlamentari si parla anche dimissioni di massa nella maggioranza per favorire un rinnovo totale. Con un handicap, il rischio di bloccare i lavori parlamentari per diverse settimane. Una situazione che tiene in sospeso qualsiasi decisione drastica. Anche in previsione di una rimodulazione delle presenze della maggioranza con l’arrivo dei nuovi gruppi di Italia Viva di Matteo Renzi. Tra le commissioni di palazzo Madama che sono piu’ in sofferenza c’e’ quella Finanze, che si ritrova con 4 renziani (i tre ex dem Francesco Bonifazi, Eugenio Comincini, Leonardo Grimani ai qual si aggiunge l’ex azzurra Donatella Conzatti). Il piemontese Mauro Maria Marino, scissionista renziano, uomo ‘chiave’ nell’iter delle leggi di bilancio, e’ invece il vicepresidente della Bilancio, commissione nella quale lo stesso Renzi, secondo fonti a lui vicine, vorrebbe inserire almeno due dei suoi.

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Esteri

Parigi, arrestato l’uomo che minacciava di farsi saltare nel consolato dell’Iran: era disarmato

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È stato arrestato l’uomo che si era asserragliato nel consolato dell’Iran a Parigi: aveva minacciato di farsi saltare per aria ma quando è uscito dallo stabile, perquisito, non aveva nessun esplosivo addosso: l’uomo però era già stato indagato per un incendio nei locali del consolato nel 2023.  L’uomo,  61 anni, aveva giustificato il gesto spiegando che voleva sostenere il movimento di protesta in Iran nato  dopo la morte di una ragazza arrestata dalla polizia perché non portava bene il velo. Per quell’episodio venne condannato a otto mesi con la condizionale, oltre ad essere colpito da un divieto di recarsi nel 16esimo arrondissement di Parigi, proprio dove si trova il consolato iraniano.

Sul posto la polizia ha inviato unità di intervento rapido ed ha istituito un perimetro di sicurezza in diverse strade intorno a Place du Trocadero, dove si trova il consolato iraniano, un luogo affollato che è proprio di fronte alla Torre Eiffel. Il consolato iraniano a Parigi non è mai molto affollato e vengono rilasciati pochi visti, a causa della freddezza tra i due paesi.

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Cronache

Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Cronache

Napoli, sequestrata nave turca con grano ucraino: conteneva sigarette di contrabbando

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Nave carica di mais e grano ucraino e sigarette di contrabbando. Carabinieri arrestano 4 persone, anche il comandante del cargo

Si tratta di una nave turca, battente bandiera panamense, dove i carabinieri della sezione operativa e radiomobile di Castellammare di Stabia hanno trovato migliaia di pacchetti di sigarette di contrabbando. Proveniente dall’Ucraina con un carico di mais e grano e attraccata nel porto di Torre Annunziata, l’imbarcazione nascondeva nella stiva circa 7000 pacchetti di sigarette di origini serbe ma destinate verosimilmente al mercato nero napoletano.

In manette il comandante della nave, un 39enne siriano di Tartus e 3 oplontini di 68, 57 e 58 anni. Questi ultimi avevano appena prelevato 500 stecche del carico (5000 pacchetti) e li avevano stipati in un’auto. Sono stati arrestati per contrabbando di tabacchi esteri.

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