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Arcuri deve trovare 10 milioni di mascherine al giorno e il 50% dei banchi nuovi per far partire la scuola

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Dieci milioni di mascherine al giorno anche per gli studenti, cioe’ “tutti i giorni una mascherina gratis”, ma prima ancora due milioni di test sierologici a docenti e non docenti prima che si torni in classe. Sono cifre imponenti quelle delle precauzioni per consentire la ripresa dell’anno scolastico annunciate dal commissario straordinario all’emergenza Covid Domenico Arcuri. E poi c’e’ il problema dei banchi: “Ci sono scuole attrezzate e alcune da attrezzare – ha aggiunto – Pensiamo di dover comprare il 40-50% del totale dei banchi”. Riguardo alle protezioni per le ‘rime buccali’, come vengono definite dal Piano Scuola, “ne serviranno 10 milioni al giorno – ha spiegato – Verranno messe a disposizione gratuitamente del personale docente e non docente e degli studenti. Utilizzeremo una parte della produzione nazionale per garantire che 10 milioni di studenti abbiano tutti i giorni una mascherina gratis”. In parallelo bisognera’ star sicuri che chi siede in cattedra o lavora nelle segreterie o nei corridoi sia sempre ‘covid-free’: stasera dunque, ha annunciato il commissario, sara’ emanato un bando “per acquistare 2 milioni di test sierologici da somministrare al personale prima della riapertura delle scuole”. Se ne occuperanno, ha aggiunto, “medici di famiglia, Asl e distretti sanitari”. Non sara’ una campagna una tantum: “L’operazione – ha sottolineato – verra’ ripetuta nel corso dell’anno con delle cadenze in base all’evoluzione della pandemia”. L’annuncio di Arcuri arriva a poche ore dall’altola’, in Parlamento, della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina: “Il commissario – aveva voluto specificare – non e’ affatto incaricato della gestione della ripresa del nuovo anno scolastico. Si prevede esclusivamente che disponga degli speciali poteri per i soli acquisti delle dotazioni strumentali eventualmente necessarie”. Mentre si definisce il quadro per chi le frequentera’, il governo e’ al lavoro anche sugli edifici scolastici: proprio stamattina la viceministra all’Istruzione Anna Ascani ha siglato un protocollo con Mit, Anci, Upi e sindacati del settore costruzioni per accelerare anche nel periodo estivo gli interventi sulle strutture per “garantire ai nostri studenti luoghi sicuri e moderni”. Dopo l’estate sara’ tempo di tornare in aula anche per gli universitari: il ministro Gaetano Manfredi ha voluto rassicurare che sara’ garantita la didattica in presenza (con priorita’ alle matricole – scongiurato un calo del 10% delle iscrizioni) ma anche quella a distanza per chi avesse difficolta’. Inoltre “avremo molti concorsi per ricercatori: il futuro e’ fatto di competenze e di ricerca, dobbiamo essere competitivi rispetto al capitale umano e alla qualita’. Questa volta – ha concluso il ministro – la crisi non la pagheranno i giovani universitari come gia’ in passato”.

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Caso Ferragni-Balocco, per il tribunale hanno ragione i consumatori: fu pratica scorretta

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La prima sezione civile del Tribunale di Torino ha emesso una sentenza significativa riguardante il caso Balocco, il ruolo di Chiara Ferragni, che hanno attirato l’attenzione nazionale. Il tribunale ha accolto il ricorso presentato da diverse associazioni, tra cui il Codacons, Utenti dei servizi radiotelevisivi e Adusbef, contro la campagna di beneficenza condotta dall’industria dolciaria Balocco. La campagna in questione era stata realizzata attraverso la vendita di pandori griffati dall’influencer Chiara Ferragni, a favore di un ospedale torinese.

La giudice Gabriella Ratti ha emesso una dichiarazione che conferma le accuse mosse dalle associazioni ricorrenti. Secondo quanto riportato dalle associazioni stesse, la sentenza ha accertato la pratica commerciale scorretta messa in atto dall’azienda Balocco. Inoltre, ha evidenziato l’ingannevolezza dei messaggi diffusi al pubblico riguardo alla natura benefica della campagna associata alla vendita del prodotto.

Questa sentenza rappresenta un importante punto di svolta nel panorama delle pratiche commerciali e delle campagne di beneficenza condotte dalle aziende. Mette in luce la necessità di maggiore trasparenza e responsabilità da parte delle imprese nell’affrontare iniziative di questo tipo. La decisione del tribunale di Torino sottolinea l’importanza di verificare attentamente le pratiche di marketing e di beneficenza per garantire che siano etiche e rispettose dei consumatori.

Il caso Balocco ha suscitato un dibattito su scala nazionale riguardo alla relazione tra marketing, beneficenza e trasparenza aziendale. È probabile che questa sentenza abbia un impatto significativo sul modo in cui le aziende progettano e promuovono le loro campagne di responsabilità sociale d’impresa, mettendo in evidenza la necessità di una maggiore chiarezza e autenticità nelle loro iniziative benefiche

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Condannato anche in appello il tesoriere della Lega

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Quattro anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione, con una lieve riduzione della pena rispetto ai 5 anni del primo grado. Si è chiuso così oggi in appello per il tesoriere della Lega Alberto Di Rubba il processo milanese con al centro le accuse di peculato e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente sul caso della compravendita, tra il 2017 e il 2018, del capannone di Cormano, nel Milanese, acquistato dalla Lombardia film commission e con cui sarebbero stati drenati 800mila euro di fondi pubblici. La Corte d’Appello di Milano ha anche condannato a 3 anni Andrea Manzoni, anche lui ex contabile per il Carroccio in Parlamento, a cui in primo grado erano stati inflitti 4 anni e 4 mesi.

La seconda sezione della Corte, riformando la sentenza con rito abbreviato di primo grado con pene più basse, ha disposto per Di Rubba anche l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e la revoca dell’interdizione legale che era stata decisa. Per Manzoni i giudici hanno ritenuto prevalenti le attenuanti generiche rispetto alle aggravanti, hanno disposto l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni, quella dalla professione di commercialista per 3 anni e revocato anche in questo caso l’interdizione legale. Motivazioni del verdetto tra 60 giorni. Il sostituto pg Massimo Gaballo aveva chiesto di ridurre le condanne, portandole a 4 anni per Di Rubba e a 3 anni e 4 mesi per Manzoni. Richieste in linea, in sostanza, con la decisione della Corte.

Il pg aveva chiesto ai giudici, infatti, di riconoscere ai due imputati l’attenuante dell’offerta risarcitoria a Lfc. E con revoca dell’interdizione legale. Il difensore, il professor Piermaria Corso, ritiene che le prove in atti avrebbero potuto e dovuto portare ad un diverso epilogo. Il difensore si è riservato di valutare le argomentazioni della Corte, ma ha anticipato di ritenere doveroso il ricorso in Cassazione nell’interesse della Giustizia e del suo assistito. Di Rubba, nominato un anno fa nuovo amministratore federale della Lega ed ex presidente di Lfc, è stato anche condannato in primo grado a 2 anni e 10 mesi per peculato, lo scorso luglio, in un’altra tranche di indagine, sempre coordinata dall’aggiunto Eugenio Fusco e dal pm Stefano Civardi, scaturita da quella sul caso Lfc.

In primo grado nel processo principale per Di Rubba e Manzoni, accanto alla confisca di porzioni di due villette sul lago di Garda riconducibili agli imputati e fino a circa 300mila euro, era arrivata anche la condanna a versare una provvisionale, come risarcimento danni, di 150mila euro a Lfc, assistita dal legale Andrea Puccio, e di 25mila euro al Comune di Milano, con l’avvocato Marco Dal Toso. Stando alla sentenza di primo grado del gup Guido Salvini del giugno del 2021, gli allora revisori contabili della Lega in Parlamento Di Rubba e Manzoni avevano usato “la loro attività di origine politica” per “ottenere arricchimenti personali” mettendo in pratica un “modello davvero deteriore”.

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Utilizzazione aree demanio marittimo, Campania approva il Piano

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Utilizzazione aree demanio marittimo, Campania approva il Piano Disciplinata procedura per rilascio concessioni. Il Consiglio Regionale della Campania a maggioranza ha adottato il Piano di utilizzazione delle aree del demanio marittimo con finalità turistico ricreative.

Il provvedimento disciplina la procedura per il rilascio delle Concessioni Demaniali Marittime da parte dei Comuni i quali adottano, entro il 31 marzo di ciascun anno, sentite anche le associazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello nazionale, l’ordinanza balneare riferita all’anno in corso per quanto riguarda gli aspetti dell’attività turistico-ricreativa di rispettiva competenza come la regolamentazione delle attività ludiche e di intrattenimento.

Si prevede, inoltre, che, ai fini dello sviluppo del turismo e dell’economia regionale, i Comuni possono prevedere la destagionalizzazione dell’utilizzo del demanio marittimo per finalità turistico-ricreative, fatto salvo il parere della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio, che dovrà prevedere il mantenimento della struttura oltre la stagione balneare.

È prevista, inoltre, la classificazione degli stabilimenti balneari in quattro fasce contrassegnate da stelle marine secondo una gradazione da uno a quattro che esprime il livello quali-quantitativo dei servizi offerti, e che l’attribuzione delle stelle marine è operata dai Comuni, ai quali compete anche l’applicazione dei provvedimenti repressivi e sanzionatori ai sensi del Codice della Navigazione nei casi di accertamento di comportamenti illegittimi e abusivi nell’utilizzo delle aree demaniali marittime.

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