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Aperta finestra speciale di mercato, priorità a tecnici

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E’ cominciato giugno, e quindi anche la prima finestra del mercato estivo, in questo caso un inedito perché è stata decisa a causa del Mondiale per club e durerà fino al 10 del mese. Ma il discorso non riguarda soltanto i club che giocheranno il torneo in America, nello specifico Inter e Juventus per l’Italia, perché i temi caldi sono tanti, in primo oiano però sempre il ‘valzer delle panchine’.

Con GASPERINI che è già d’accordo su tutto con la Roma (manca solo la firma, l’annuncio dovrebbe esserci in settimana) e SARRI del quale è stato ufficializzato il ritorno alla Lazio, con conseguente uscita di BARONI (per lui si parla di Torino e Fiorentina, ma per la panchina della Viola c’è la concorrenza di DE ROSSI, che piace al ds Pradé), ora il rebus riguarda proprio i due club che giocheranno il Mondiale. In casa Inter è atteso il colloquio decisivo fra il presidente Marotta e Simone INZAGHI dopo il quale verrà deciso il futuro dell’allenatore, che sembra incline a lasciare, anche se non è detto che vada in Arabia Saudita all’Al Hilal, squadra che vorrebbe ‘Inzaghino’ fin da subito, ovvero fin dal Mondiale per club. E a proposito di Inzaghi, c’è anche Pippo che dopo aver portato in Serie A il Pisa ora tratta con la società toscana per poter andarsene e accettare quindi la corte insistente del Palermo.

Tornando invece a Simone (che avrebbe estimatori anche in Premier League), se davvero andrà via l’Inter sceglierà il suo sostituto in una rosa che comprende i nomi di FABREGAS (che però ha ribadito più volte la volontà di rimanere un altro anno a Como), CHIVU e VIEIRA. Quanto alla Juventus, prende corpo l’ipotesi di una conferma di TUDOR, anche se non è da scartare l’ipotesi PIOLI. E a proposito dei bianconeri, lascia la Juve per andare all’Aston Villa il dirigente Francesco CALVO, che è stato annunciato dal club di Birmingham come nuovo ‘President of Business Operations’. Tornando agli allenatori, è ancora vuota la panchina dell’Atalanta dopo l’addio di Gasperini, e in pole per sostituirlo c’è THIAGO MOTTA. E’ appena tornata in Serie A la Cremonese ma non è detto che sulla panchina dei grigiorossi rimanga STROPPA. Infatti circola con insistenza la voce del possibile arrivo alla ‘Cremo’ di Davide ANCELOTTI che, non a caso, non è stato inserito nello staff tecnico della nazionale brasiliana con papà Carlo, neo ct. Capitolo calciatori: a Milano, sponda Inter, è arrivato dal Marsiglia LUIS HENRIQUE, che verrà subito integrato e quindi messo in lista per il Mondiale, che invece non vedrà protagonisti ARNAUTOVIC e CORREA, in uscita dal club.

Sogna in grande il Napoli, che sta per chiudere per l’arrivo di DE BRUYNE e tratta sempre con il Lilla per DAVID. Ma ci sarebbe stato anche un colloquio, definito “proficuo” fra il ds Manna e l’entourage di RAFAEL LEAO, non così sicuro di rimanere al Milan, dove il nuovo tecnico ALLEGRI vuole a ogni costo RABIOT, che si è già detto disponibile a lasciare il Marsiglia per ‘sbarcare’ a Milanello. Intanto DZEKO ha deciso di lasciare il Fenerbahce, e quindi la Turchia, e si è offerto alla Roma, dove pur di tornare sarebbe disposto ad accettare anche un ruolo da rincalzo, magari di quel LUCCA che è una precisa richiesta del nuovo tecnico Gasperini alla dirigenza giallorossa. In attesa di una risposta da Trigoria, per il bomber bosniaco ci sono le proposte del Bologna e del Como. Sempre la Roma, ha trovato l’accordo con il Benfica per la cessione a titolo definitivo di DAHL: da Lisbona arriveranno nelle casse romaniste 9 milioni di euro. La Juve ha chiesto al Verona il difensore COPPOLA, neo-azzurro di Spalletti, ma c’è la concorrenza di Lazio e soprattutto Brighton e Aston Villa, entrambi disposti a venire incontro a ogni esigenza economica della società scaligera. Fiorentina e Genoa discutono del riscatto, da parte dei viola, di GUDMUNDSSON, che sarebbe fissato a 17 milioni ma il club del presidente Commisso ha chiesto di rivedere la cifra.

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Calciomercato: Osimhen ore decisive, scade la clausola di Kean

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La finale del Mondiale per club ha definitivamente chiuso la stagione calcistica 2024/2025, ma tante squadre sono già al lavoro per la prossima – o addirittura l’hanno cominciata per quelle europee impegnate nelle eliminatorie delle coppe – tra le mille incertezze e i grattacapi del mercato. In Italia, al centro dell’attenzione c’è sempre il caso OSIMHEN, col giocatore che come atteso non si è presentato a Castel Volturno, dove erano in programma i primi test fisici, e ha mandato un certificato medico. Ma la carta che interessa al Napoli è quella con su scritta l’offerta del Galatasaray, al momento fermo sulla proposta di 70 milioni, cinque in meno di quanto richiesto. Nel frattempo, è fatta per BEUKEMA, i contratti sono alle firme col Bologna, che però non mollerà NDOYE, almeno a quanto ha affermato oggi l’ad, Claudio Fenucci. Per l’attacco interessa sempre LUCCA, ma il giocatore ha anche altri estimatori e la trattativa si complica.

Nessuno avrebbe finora messo sul piatto i 52 milioni della clausola rescissoria per Moise KEAN, che scade domani. L’attaccante ha deciso di non dire sì alle offerte della Saudi League ed è tra i convocati di Pioli, che spera di tenerselo stretto. Il Milan festeggia l’arrivo di un fuoriclasse come Luka MODRIC, che oggi ha firmato, ma i tifosi rossoneri si aspetterebbero ben altro mentre finora i colpi, Ricci a parte, non ci sono stati. Continua la querelle per JASHARI col Bruges e poco altro bolle in pentola. Quella per VLAHOVIC, in uscita dalla Juventus, sembra più una pia illusione che una pista concreta, mentre sembra difficile la trattativa col Real Madrid per arrivare a FRAN GARCIA.

La Juventus sta per cedere Alberto COSTA allo Sporting Lisbona e anche Timothy WEAH sembra destinato a riattraversare presto le Alpi, direzione Marsiglia. DOUGLAS LUIZ e Nico GONZALEZ sono a loro volta in uscita, destinazione Premier e Saudi League, ma non a brevissimo. Tra le new entry della serie A, la Cremonese ha presentato il nuovo tecnico, Davide Nicola, ha rinnovato per un anno il contratto dell’argentino Franco VÁZQUEZ e annunciato di aver preso in prestito dalla Lazio Romano FLORIANI MUSSOLINI, terzino sinistro che ha ben impressionato alla Juve Stabia. All’estero, il Barcellona punta sui giovani, annunciando l’ingaggio della giovane ala destra svedese Roony Bardghji, fino al 30 giugno 2029. E’ il secondo acquisto dei blaugrana in questa sessione dopo il portiere Joan Garcia proveniente dall’Espanyol.

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Osimhen non si presenta a Napoli, per assenza manda un certificato medico

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La prima giornata di raduno a Castel Volturno per le visite mediche del Napoli registra l’assenza di Victor Osimhen. L’attaccante nigeriano, che è in trattativa per la vendita, non ha infatti risposto alla convocazione del Napoli inviando un certificato del medico. Lo fa sapere il club azzurro nella nota sulla prima giornata di visite verso la partenza prevista per giovedì per l’inizio del ritiro a Dimaro. “Comincia ufficialmente – scrive il Napoli sul suo sito web – la stagione dei campioni di Italia. Il primo gruppo di lavoro, composto da Buongiorno, Cajuste, Cheddira, Contini, Folorunsho, Hasa, Lindstrom, Marianucci, Mazzocchi, Obaretin, Sgarbi, Turi, Vergara e Zerbin, si è ritrovato al SSC Napoli Training Center per svolgere i test medici e fisici.

Assente Victor Osimhen, che ha inviato un certificato medico”. Continua intanto la trattativa del Galatasaray con il club azzurro per prendere l’attaccante nigeriano. I documenti presentati dal club turco al Napoli prevedono il pagamento di 40 milioni di euro ora e due rate da 17,5 milioni nelle prossime estati. Secondo la stampa turca, però, il Napoli vorrebbe anche una percentuale su una prossima vendita di Osimhen da parte del Galatasaray. Resta quindi viva la trattativa. Domani intanto sono previste le prime visite e sgambature del resto della rosa azzurra, tra cui anche i nuovi arrivati come de Bruyne e si attende l’arrivo di Sam Beukema e Noa Lang.

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Jannik Sinner re di Wimbledon: trionfo storico, orgoglio italiano e assenza delle istituzioni

Sinner vince Wimbledon ed entra nella leggenda: primo italiano a conquistare il torneo. Orgoglio nazionale, ma nessuna presenza istituzionale a sostenerlo dal vivo.

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Alle 20:24 del 13 luglio 2025, Jannik Sinner entra nella storia del tennis mondiale. Conquista il suo quarto Slam, il primo sui prati dell’All England Club, il più prestigioso. Un trionfo che rende orgogliosa tutta l’Italia, ma che si consuma senza il sostegno visibile di alcun rappresentante delle istituzioni italiane.

Sulla tribuna centrale ci sono il papà Hanspeter, la mamma Siglinde e il fratello, emozionati e fieri. Non c’è, però, alcuna figura dello Stato italiano ad applaudirlo. Nessun ministro, nessun presidente, nessun ambasciatore. Una differenza che si nota ancora di più guardando il box di Carlos Alcaraz, dove il Re di Spagna è presente per onorare il suo campione.

Orgoglio e gratitudine di un campione

«È il sogno dei sogni, quello che fai da bambino e che non pensi mai possa avverarsi», dice Jannik con lo sguardo lucido e il cuore colmo di emozione. Al centro del campo si stringe in un abbraccio con Cahill e Vagnozzi, la sua guida tecnica e umana, a cui dedica il successo: «Devo tutto a voi, grazie».

Poi si volta verso il pubblico, dove riceve il trofeo dalle mani della principessa Kate, e dichiara con semplicità:
«Sono orgoglioso di essere italiano».
Parole semplici, potenti. Di quelle che toccano il cuore di chi sente forte il senso di appartenenza a un Paese, a una storia.

Un successo epocale per il tennis italiano

Sinner diventa il primo italiano della storia a vincere Wimbledon in singolare, 138 anni dopo la prima edizione. Dopo le finali perse da Berrettini e Paolini, dopo i successi in doppio di Errani e Vinci, è finalmente arrivato il giorno della gloria azzurra.

E lo fa battendo Carlos Alcaraz, interrompendo una striscia di cinque sconfitte consecutive contro di lui. Dopo il primo set ceduto, Jannik è rimasto glaciale, lucido, implacabile. Ha chiuso al secondo match point, là dove al Roland Garros ne aveva sprecati tre.

Assenza che pesa

Tutto perfetto? Quasi. Perché in quel momento unico per lo sport italiano, mancava un abbraccio dello Stato. Nessuno ad accompagnare il ragazzo che ha portato il nome dell’Italia in cima a Wimbledon.

Non una delegazione, non un volto delle istituzioni, mentre nella tribuna reale spiccavano il principe William, la principessa Kate e i loro figli, incantati dai riccioli rossi e dal sorriso del campione. Un’assenza che stride, che lascia spazio all’amarezza. Non tanto per Sinner, abituato a far parlare il suo tennis, ma per un Paese che spesso si dimentica dei suoi migliori figli quando salgono sul podio più alto.

La leggenda di Jannik

Sinner è oggi l’icona dello sport italiano, un simbolo di talento, dedizione e pulizia morale. Lo era già da tempo, ma la vittoria a Wimbledon lo consacra tra i grandi della storia:

  • quattro finali Slam consecutive a 23 anni

  • successi a New York, Melbourne, Wimbledon

  • unica sconfitta a Parigi, da cui ha tratto forza

E mentre fuori dal campo ringrazia la famiglia, il team, il fratello e chi gli è stato vicino anche nei momenti duri, come dopo la sconfitta di Parigi, Sinner diventa anche l’uomo che incarna il riscatto sportivo di un Paese.

Adesso tocca all’Italia riconoscere, sostenere e celebrare chi ci fa sognare con il talento e l’orgoglio. Wimbledon ha un nuovo re, si chiama Jannik. E il suo regno è solo all’inizio.


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