Ancora una mazzata a Sky, sempre più nel mirino dell’Antitrust per abusi, abusi di posizione dominante, pubblicità commerciale aggressiva o ingannevole ed altro che viene puntualmente sanzionato. Questa volta l’Antitrust ha dato il via libera condizionato alla cessione della piattaforma R2 di Mediaset a Sky. Cessione saltata lo scorso 12 aprile. Questo è quanto, in soldoni, si legge in una nota dell’Antitrust in cui viene indicato che “l’operazione ha generato evidenti effetti anticoncorrenziali”. Tuttavia, secondo l’Autorità, “le condizioni concorrenziali precedenti alla concentrazione non sono state ripristinate a seguito della restituzione di parte della società R2 al gruppo Mediaset”.
L’accordo tra Mediaset e Sky per la cessione a quest’ultima di R2, la piattaforma tecnica e amministrativa di Mediaset Premium, era saltato 40 giorni fa in vista di “una improbabile autorizzazione incondizionata” da parte dell’Antitrust, confermata oggi dall’Autorità. Dato che la concorrenza non è stata ripristinata a seguito della restituzione di parte della società R2 al gruppo Mediaset, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato “ha deciso di imporre, per un periodo di tre anni, misure atte a ripristinare la concorrenza nel mercato della pay-tv. In particolare, le misure consistono in un divieto, per il gruppo Sky, di stipulare esclusive per i contenuti audiovisivi ed i canali lineari per le piattaforme internet in Italia. In questo modo, l’Antitrust ritiene che la concorrenza potenziale delle offerte televisive a pagamento via Internet possa garantire, in futuro, un’adeguata concorrenza, che permetta di ridurre i prezzi per i consumatori e un incremento dei contenuti audiovisivi a disposizione degli stessi”.
Tutto questo arriva al termine dell’istruttoria in cui l’authority ha rilevato che la realizzazione dell’operazione di concentrazione ha comportato il rafforzamento della posizione dominante del gruppo Sky sul mercato dei servizi al dettaglio della televisione a pagamento (mercato della pay-tv), tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza in tale mercato e nei mercati ad essi connessi, ossia il mercato della fornitura all’ingrosso di canali televisivi preconfezionati per la televisione a pagamento e i suoi possibili sub-segmenti (basic e premium) e il mercato della licenza dei diritti di trasmissione di contenuti audiovisivi e i suoi sub-segmenti. L’operazione – spiega l’Antitrust in una nota – ha generato evidenti effetti anticoncorrenziali, con la conseguente scomparsa anche in chiave prospettica della pressione concorrenziale esercitata, negli anni passati, da Mediaset Premium.
Sky annuncia l’ennesimo ricorso avverso le stangate inflitte dall’AgCoM
Sky fa sapere che ricorrerà nei confronti del provvedimento dell’Antitrust diffuso oggi riguardo l’operazione R2 con Mediaset. “Il divieto di esclusive su internet deciso ora da Agcm per Sky – spiega il Gruppo – appare del tutto ingiustificato e scollegato rispetto al tema della piattaforma tecnica terrestre sollevato dalla stessa Autorità, con il rischio di acuire gli svantaggi e le penalizzazioni già sopportate da Sky verso gli operatori internet in virtù delle evidenti asimmetrie normative e fiscali oggi ancora presenti”. Da qui la decisione di “fare ricorso nelle sedi competenti”. Sky peraltro “prende atto” del via libera all’operazione Sky/R2 da parte dell’Autorità ma esprime la propria “sorpresa” per il fatto che “l’Autorità abbia deciso di imporre dei ‘rimedi’, visto che l’operazione di acquisto non è mai stata finalizzata e che le parti hanno già proceduto alla restituzione della piattaforma di R2 nel gruppo Mediaset”. Sky precisa al proposito di essersi “limitata ad usare i servizi della piattaforma tecnica di Mediaset per poter essere presente con una propria offerta anche sul digitale terrestre”.
Ed in effetti, almeno su una cosa hanno ragione a Sky. La operazione (come la chiamano i dirigenti Sky) di acquisto di R2 (la piattaforma tecnologica di Mediaset Premium) non solo era ravvisabile come una operazione di concentrazione (Sky sommava la forza di Mediaset in quel settore senza avere alcuna concorrenza), ma consentiva alle due società con una complessa gestione di far fuori, mandare a casa, licenziare, un bel po’ di lavoratori. Tutto alla luce del sole, sotto il silenzio. Ma che cosa pensano, che cosa dicono i consumatori di questa operazione di concentrazione di Sky?
Unione Consumatori: sarebbe stato meglio un divieto a Sky, ma vigileremo sugli abbonamenti Sky
“Ora vigileremo per tutelare i consumatori e verificare che non si registrino aumenti degli abbonamenti e violazioni dei diritti degli utenti”. Lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, a proposito del via libera condizionato dall’Antitrust alla cessione della piattaforma R2 di Mediaset a Sky e alle misure rivolte a quest’ultima per ripristinare la concorrenza nel mercato della pay-tv, dopo la restituzione della piattaforma al gruppo di Cologno Monzese. “Avremmo preferito un divieto. Anche se è evidente che di fatto il gruppo Mediaset sta oramai abbandonando Mediaset Premium, visto che non ha più lo sport, e rafforzando Infinity, ora Sky consolida ulteriormente la sua posizione dominante nel mercato della pay-tv, pur con le limitazioni decise dall’Antitrust”, osserva Dona.
Codacons: bene le limitazioni antitrust a Sky
La cessione della piattaforma R2 di Mediaset a Sky non dovrà avere alcuna ripercussione negativa sugli utenti delle pay-tv, perchè se si verificheranno aumenti delle tariffe, modifiche delle condizioni a svantaggio dei consumatori o riduzioni dei servizi, scatteranno i ricorsi del Codacons. Lo afferma il Codancos commentando il via libera condizionato dell’Antitrust al passaggio, già peraltro rientrato, della piattaforma R2 da Mediaset e Sky. “Simili operazioni rafforzano di fatto la posizione dominante degli operatori nel mercato delle pay-tv, e rischiano di avere effetti negativi sugli utenti – afferma il presidente dell’associazione di consumatori Carlo Rienzi -. Bene ha fatto l’Antitrust a imporre limitazioni per garantire maggiore concorrenza, ma e’ necessario tenere alta la guardia per evitare che i consumatori subiscano un possibile incremento dei prezzi del servizio, modifiche delle condizioni contrattuali a loro svantaggio o una riduzione dell’offerta, circostanze che porterebbero il Codacons a tutelare mediante ricorsi legali gli interessi degli utenti”.
Angelo Pisani. Il presidente di Noi Consumatori
Noi Consumatori: Sky deve “dimagrire” e deve smetterla di riversare sui consumatori i suoi abusi di posizione dominante
“Nella finta cessione della piattaforma R2 di Mediaset a Sky, giustamente indagata e sanzionato dall’Agcom, abbiamo dimenticato i lavoratori che nel frattempo sono stati espulsi con violenza dal mercato del lavoro” sostiene l’avvocato Angelo Pisani, presidente di NoiConsumatori. “Noi saremo presenti in ogni sede istituzionale a difendere i consumatori che non dovranno soffrire alcun aumento di tariffe o modifiche contrattuali unilaterali. E pertanto, questo sì condizionato dell’Antitrust ad una operazione di concentrazione paurosa, peraltro rientrata, della piattaforma R2 da Mediaset a Sky, non deve toccare gli utenti finali già bersagliati da Sky con pubblicità ingannevole, prezzi altissimi per abbonamenti con meno eventi e la costrizione di abbonarsi anche con Dazn” spiega Pisani. Che aggiunge, ovviamente citando atti, fatti, provvedimenti dell’Antitrust, che “ultimamente Sky si segnala solo per pratiche commerciali scorrette o abusi sui consumatori, e dunque vale la pena vigilare”.
E mentre si proverà a capire come Sky reagirà a questa ennesima mazzata che ne pregiudica la reputazione come player corretto, c’è attesa per un’altra decisione dell’AgCom, quella relativa alla trasformazione unilaterale da parte di Sky del suo abbonamento da mensile (fattura ogni 30 giorni) a calcolato “ogni 4 settimane”. Cosa significa? Che per alcuni mesi i clienti Sky sono stati costretti a pagare di più il loro abbonamento. Invece di 12 fatture, 13 fatture mensili in un anno. Potenza di Sky, un anno conta 13 mesi e non più dodici così la società un tempo di Murdoch poteva incassare di più a spese dei contribuenti. Anche su questo versante potrebbe esserci a giorni un’altra pronuncia ed un’altra multa dell’Antitrust.
Il giovane napoletano Matteo Atticciati emoziona il Bundestag: «Io sono un cittadino europeo»
Matteo Atticciati, giovane napoletano, parla al Bundestag davanti a Mattarella e alle autorità tedesche: «Siamo tutti cittadini europei». Una giornata storica per le relazioni Italia-Germania.
È Matteo Atticciati, giovane di Napoli, il simbolo europeo della Giornata del lutto nazionale celebrata oggi al Bundestag. Dal podio del Parlamento tedesco, davanti al presidente Sergio Mattarella e alle massime cariche istituzionali della Germania, Atticciati ha pronunciato un messaggio semplice e potentissimo: «Quando commemoriamo le vittime delle guerre e delle tirannie lo facciamo in tante lingue diverse, ma diciamo tutti la stessa cosa: io sono un cittadino europeo».
Una cerimonia dedicata all’amicizia Italia-Germania
L’edizione 2025 del lutto nazionale è stata dedicata al rapporto fra Italia e Germania, in un momento di forte cooperazione politica e istituzionale fra i due Paesi, nonostante la diversa collocazione delle loro leadership di governo. L’amicizia è rafforzata dal legame personale tra Mattarella e il presidente federale Frank-Walter Steinmeier, che ha accolto il Capo dello Stato italiano con parole di grande affetto: «Chi trova un amico trova un tesoro».
Un intervento storico di Mattarella
L’ambasciatore italiano a Berlino, Fabrizio Bucci, ha definito la giornata «memorabile», ricordando che per la prima volta un presidente della Repubblica italiana ha preso la parola nella plenaria del Bundestag. Un momento che conferma lo stato eccellente delle relazioni bilaterali e il ruolo centrale dell’Europa nella difesa della pace.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Cerimonia della “Giornata del Lutto Nazionale” (foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
Le storie che uniscono due Paesi
La commemorazione ha riportato al centro le vicende dei Gastarbeiter, degli imprenditori e dei professionisti italiani che hanno costruito un ponte umano ed economico con la Germania negli ultimi settant’anni, dopo l’accordo del 1955 sul reclutamento dei lavoratori italiani.
Fra i momenti più significativi, il racconto del conduttore Markus Lanz, che ha ricordato con ironia il suo servizio militare a Salerno e la proverbiale empatia italiana.
Giovani protagonisti del futuro europeo
Nella plenaria hanno parlato giovani italiani e tedeschi impegnati nella Bundeswehr e nelle associazioni civili, richiamando i valori comuni che devono guidare il continente per garantire un «mai più» alle guerre e alle persecuzioni.
La studentessa Lea Schuster ha ricordato che il cammino europeo ha senso solo se capace di impedire che «si imbraccino di nuovo le armi gli uni contro gli altri».
La musica come ponte tra culture
La cerimonia si è chiusa con una delle espressioni più alte dell’incontro culturale fra Italia e Germania: lo Stabat Materdi Pergolesi nella revisione di Johann Sebastian Bach, un simbolo di dialogo e armonia fra due tradizioni che continuano a costruire Europa.
La voce di un ragazzo napoletano, oggi a Berlino, ha ricordato che quell’Europa non è un’idea astratta: è una comunità viva, fatta di memoria, pace e futuro condiviso.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Cerimonia della “Giornata del Lutto Nazionale”
(foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
Furto in casa del dirigente del Real Forio: denunciato un calciatore del Lacco Ameno. «Nessuna rivalità sportiva»
Un calciatore 21enne del Lacco Ameno è stato denunciato per il furto di 2.000 euro in casa del direttore generale del Real Forio. Le società isolane respingono ogni lettura sportiva dell’episodio.
Una vicenda iniziata fuori dal campo e finita nella caserma dei carabinieri di Forio. Un calciatore senegalese di 21 anni del Lacco Ameno è stato denunciato dopo essersi introdotto, nella notte tra giovedì e venerdì, nell’abitazione del direttore generale del Real Forio, rubando 2.000 euro in contanti. Il dirigente, svegliato di soprassalto mentre era in casa con la moglie, ha scoperto il furto soltanto al mattino, quando ha avvisato i carabinieri guidati dal luogotenente Luigi Di Nola.
Le immagini di videosorveglianza e l’identificazione
Grazie alle telecamere della zona, i militari hanno riconosciuto l’autore del furto nonostante il cappuccio della felpa. L’abbigliamento era infatti familiare ai carabinieri, spesso visto addosso al giovane nelle aree della movida. Quando è stato fermato, il ragazzo indossava ancora gli stessi vestiti e aveva con sé un sacchetto con alcuni capi appena acquistati. In tasca sono stati recuperati 1.400 euro, parte del bottino. I contanti sono stati restituiti al dirigente del Real Forio.
Le società respingono ogni “derby della cronaca”
L’episodio non ha incrinato i rapporti tra Real Forio e Lacco Ameno. Il Real ha pubblicato un comunicato su Facebook per «evitare strumentalizzazioni», chiarendo che il furto è privo di qualsiasi connotazione sportiva: l’appartenenza dell’autore e della vittima a due squadre diverse dell’isola è «una mera casualità» e ogni tentativo di collegare l’episodio alle rivalità calcistiche viene «respinto con forza».
Solidarietà al dirigente e vicinanza al giovane calciatore
Anche il Lacco Ameno conferma i buoni rapporti con la società confinante, esprimendo solidarietà al dirigente derubato. Al tempo stesso i dirigenti lacchesi hanno dichiarato l’intenzione di stare vicino al giovane, definendolo un ragazzo «ingenuo» che ha bisogno di essere seguito e riportato «sulla retta via».
Papa Leone con i poveri: messa a San Pietro e pranzo con 1300 persone per la Giornata mondiale
Papa Leone celebra la Giornata mondiale dei poveri con una messa gremita a San Pietro e un pranzo con 1300 persone in difficoltà, richiamando i leader mondiali ad ascoltare il grido degli ultimi.
Papa Leone ha scelto di vivere la Giornata mondiale dei poveri accanto a chi affronta ogni giorno la fatica della sopravvivenza. Il pranzo con 1300 persone in difficoltà ha rappresentato il momento più intenso di una giornata nata da un’intuizione di Papa Francesco, che Leone ha voluto ricordare e applaudire.
La messa a San Pietro e il saluto fuori dalla Basilica
La mattina si è aperta con la messa nella Basilica di San Pietro, troppo piccola per contenere le migliaia di persone presenti. Prima della celebrazione, il Papa è uscito in Piazza San Pietro per salutare chi non era riuscito a entrare e invitarlo a seguire la celebrazione dai maxischermi.
Il richiamo ai responsabili del mondo
Nell’omelia, Papa Leone ha rivolto un appello diretto ai leader mondiali: «Ascoltate il grido dei poveri». Ha parlato delle tante forme di povertà, materiali, morali e spirituali, ricordando che alla radice di tutte c’è una ferita comune: la solitudine.
Secondo Leone, la sensazione di impotenza globale nasce da una menzogna: credere che nulla possa cambiare. «Il Vangelo – ha detto – ci dice che proprio negli sconvolgimenti della storia il Signore viene a salvarci. La comunità cristiana deve esserne oggi segno vivo, in mezzo ai poveri».
Pace, giustizia e responsabilità
Il Papa ha insistito sul ruolo dei responsabili istituzionali: «Non ci potrà essere pace senza giustizia», richiamando alle proprie responsabilità capi di Stato e governanti. Il grido dei poveri, ha ricordato, è spesso soffocato da un mito del benessere che non include tutti e lascia indietro chi non riesce a reggere il passo.
Il pranzo nell’Aula Nervi e la visita ai volontari
La giornata si è conclusa con il pranzo nell’Aula Nervi, organizzato grazie alle realtà che ogni giorno lavorano accanto ai poveri: Vincenziani, Caritas, Sant’Egidio e l’associazione francese Fratello, che ha curato un secondo pranzo nei Giardini Vaticani.
Papa Leone, a sorpresa, si è recato anche lì per salutare e benedire volontari e ospiti, ribadendo così la sua vicinanza concreta agli ultimi.